Il blog ufficiale della squadra di calcio a 7 dell'ASD CDM Bonate Sotto

Il blog ufficiale della squadra di calcio a 7 dell'ASD CDM Bonate Sotto

mercoledì 25 febbraio 2009

CALCIO A 7

Il calcio a 7 è un modo di essere.
Il calcio a 7 sono i campi in terra battuta, senza un filo d’erba.
Il calcio a 7 sono quei campi in erba brutta, selvatica, a ciuffi.
Il calcio a 7 è anche la segatura talvolta usata per fare le righe.
Il calcio a 7 sono i palloni duri e pesanti in allenamento.
Il calcio a 7 sono i palloni morbidi e leggeri nelle trasferte del sabato.
Il calcio a 7 sono gambe magre e pance abbondanti.
Il calcio a 7 è il pallone che finisce dalle Perle.
Il calcio a 7 è il sole del sabato e il gelo del martedì.
Il calcio a 7 sono le macchinate per andare in trasferta.
Il calcio a 7 è la quotidianità di quando si gioca in casa.
Il calcio a 7 non sono le tribune, ma è il pubblico in piedi a bordo campo.
Il calcio a 7 sono gli applausi e le urla di chi assiste da fuori.
Il calcio a 7 sono squadre di tutti i tipi: dalla Bassa alla città, fino alle montagne.
Il calcio a 7 sono spogliatoi spesso improponibili, così da chissà quanti anni.
Il calcio a 7 sono arbitri “normali”, gente comune, nel bene e nel male.
Il calcio a 7 sono le spallate che si vedono in mezzo al campo.
Il calcio a 7 è chi arriva prima sul pallone
Il calcio a 7 è chi tira più forte.
Il calcio a 7 è sudore che cola dalla fronte.
Il calcio a 7 è il sangue che colora le ginocchia a fine partita.
Il calcio a 7 è sofferenza, ma anche adrenalina e gioia pura.
Il calcio a 7 è l’essenza del sabato.
Il calcio a 7 è una valvola di sfogo.
Il calcio a 7 è il desiderio di riscatto.
Il calcio a 7 è la voglia di scendere in campo, semplicemente per giocare.
Il calcio a 7 a Bonate Sotto è un idea nata dal nulla.
Il calcio a 7 siamo noi che quest’idea l’abbiamo portata avanti.
Il calcio a 7 è una possibilità per tutti, compresi quelli là, su in alto nella foto.
Il calcio a 7 è la nostra passione, non è un modo di essere qualunque, ma il nostro modo di essere.
Il calcio a 7 siamo noi, orgogliosi di esserlo e di farne parte.

domenica 22 febbraio 2009

DISAMINA DI UN MOMENTACCIO

Un Bonate Sotto svuotato, privo di gioco e di mordente annaspa davanti al proprio pubblico al cospetto di un modesto ma determinato Locatello, rimediando nel finale di partita un punto che sa tanto di sconfitta; i biancazzurri sciupano un paio di occasioni per portare a casa l’intera posta in palio, ma devono ringraziare anche gli avversari per aver fallito il colpo del KO in più circostanze, talvolta per la bravura di Vittorio (con l’aiuto dei legni), talvolta per proprio demerito. Per il settebello bonatese c’è da salvare poco o nulla: almeno questa volta l’avvio di partita è stato convincente, per i primi 10 minuti si è visto un Bonate discreto che Natali aveva il merito di portare in vantaggio, poi però è iniziata una lenta ma progressiva involuzione, in tutti i sensi: gioco scadente e poca corsa, l’1-1 del Locatello arrivava come naturale conseguenza. Troppo poco incisivo questo Bonate per fare male agli avversari, che riuscivano a chiudere il primo tempo in parità grazie ad un paio di salvataggi del proprio portiere e alla sciagurata mira di Ivan e compagni. Nella ripresa l’immediata doccia fredda a complicare ulteriormente le cose: imbarazzante palla persa a centrocampo, contropiede ospite e gran gol del centravanti valdimagnino. Il Bonate, già in enorme difficoltà, sbaglia quasi tutto lo sbagliabile nel cercare di raddrizzare la partita: Mister Panseri utilizza tutti gli uomini presenti in panchina pur di dare una scossa e riuscire a cambiare il match, purtroppo però non si è vista chissà quale differenza fra chi è uscito e chi è entrato, complice anche la frenesia che in questi frangenti si fa sempre sentire. Pareggia Manuel a cinque minuti dalla fine grazie ad un tocco astuto su calcio da fermo e il 2-2 rimarrà il risultato definitivo nonostante un finale infuocato da ambo le parti: prima Seba e poi Visca hanno sui piedi la palla per il terzo gol ma sulle loro conclusioni è meglio sorvolare; dal canto suo il Locatello costruisce almeno tre contropiedi velenosissimi, ma non finalizzati. L’ultima chance è ancora per Natali, sempre su punizione, ma il suo destro si infrange sulla barriera.
Si materializza così la terza partita consecutiva senza vittorie per il Bonate Sotto , ma al di là del risultato e dei numeri (peraltro davvero deludenti: solo 4 punti nelle ultime 5 partite e solo 7 gol fatti nelle ultime 3) ciò che ha fatto sensazione è stata la negatività della prestazione del nostro Bonate sul campo. Non penso che sia stato sottovalutato l’avversario e questo, per certi versi, rende il tutto ancor più preoccupante: nonostante siamo scesi in campo con una mentalità ed uno spirito positivi, non siamo riusciti a combinare granchè, anzi siamo andati vicini a perdere la partita, contro un avversario sì volenteroso ma che sappiamo essere mediocre. La realtà parla oggi di un Bonate Sotto in grossa difficoltà, che non è lo stesso degli ultimi due campionati e che, parole grosse, sembra non avere la stessa identità di squadra e di gioco che si era costruito nel tempo. Esagerato? No, è quello che vedo al sabato, ma con questo non vorrei criminalizzare nessuno. Negli anni passati ci siamo resi protagonisti di una grossa ascesa che ci ha portati dall’ultimo posto del nostro primo campionato al secondo posto di due stagioni fa, dai 9 punti del 2002-2003 ai 54 del 2007-2008, fino agli ottavi di finale del Trofeo Bresciani che ci giocheremo fra una decina di giorni. Con la stessa rapidità con cui siamo saliti, stiamo ora scendendo; dopo tanti passi avanti, ora ne stiamo facendo tanti indietro. Non è facile accettare questa situazione, ma penso anche che il riuscire a riconoscerla sia l’unico modo utile per gettare le premesse per una nuova risalita. Dispiace doverlo ammettere, ma sono sempre più convinto che le cose stiano così; dispiace per noi, che evidentemente avevamo aspettative diverse, dispiace anche per i nostri sostenitori che sempre ci seguono e meriterebbero migliori soddisfazioni. Succede a tutte le squadre di provare a giustificare i brutti risultati con i motivi più vari come l’arbitraggio, gli episodi, la sfortuna, il campo brutto, la bravura del portiere avversario, ecc… ma il fatto di non riuscire a segnare un gol in più del Locatello sul nostro campo penso che davvero debba indurci a fermarci e a riflettere un attimo; immagino che tutti siano più o meno concordi in questo. Ripeto, al di là dei risultati (ieri una nostra vittoria in extremis avrebbe di sicuro fatto piacere, ma non avrebbe cancellato tutte le lacune che si sono viste), penso che nelle stagioni passate riuscivamo ad esprimerci meglio sul campo, sotto tanti punti di vista: gioco, aggressività, forma fisica, lucidità…E’ difficile capire perché questo non succede più: ci prova il sottoscritto ad interpretare la metamorfosi negativa che stiamo accusando, ci provano gli allenatori, ci prova il Guardalinee, ci provano i giocatori; ci provano un po’ tutti, ma la sostanza alla fine non cambia e partita dopo partita continuiamo a chiederci cosa è che non va. Boh?!?...Se però i motivi ci sono ignoti, le difficoltà sono invece una certezza e un dato di fatto con cui dobbiamo fare i conti. Se vogliamo ricominciare a raccogliere qualche soddisfazione dal campo, ci dobbiamo compattare ancor di più: già siamo messi male, se poi ognuno va per conto suo è finita, ma questo per fortuna non sta accadendo. Uniti come mai prima e determinati come non riusciamo più a essere: è dal profondo di noi stessi che dobbiamo trovare forze nuove e stimoli nuovi, non sarà semplice perché è la prima volta che ci capita di essere così delusi da noi stessi, visto che in passato succedeva esattamente l’opposto (eravamo stupiti proprio noi dai miglioramenti che facevamo) e neanche le sconfitte per 9-0 del primo campionato ci amareggiavano come un 2-2 casalingo come quello di ieri. Personalmente penso di essere uno dei principali responsabili di questa “crisi” in cui siamo finiti e proprio per questo cerco di dare una scossa, un qualcosa che possa essere d’aiuto per la squadra. La parola “crisi” però la metto tra virgolette, perché concordo pienamente con la tesi del Bobo che dice che “l’obiettivo principale era quello di divertirsi quando si vinceva e si lottava per le prime posizioni e deve rimanere lo stesso anche ora che le cose vanno meno bene”, dunque non è il caso di calcare troppo la mano, anche perché le vere crisi sono ben altre e in questa squadra non sono mai esistite.
Ragazzi, il nostro Bonate Sotto fa acqua e proprio per questo dobbiamo sentirci spronati a riparare tutte le falle e possibilmente farlo ricominciare a vincere: il Segretario non abbandona la nave e, certo del fatto che tutto l’equipaggio lo seguirà, è il primo a voler ripartire, consapevole che alle parole bisognerà far seguire i fatti.

giovedì 19 febbraio 2009

AUGURI MISTER!!!

In ogni squadra che si rispetti il ruolo più delicato e difficile è quello dell’allenatore: scelte difficili da prendere, tante teste da mettere d’accordo, equilibri da mantenere nello spogliatoio, critiche da sopportare quando la squadra non gira, quando gli allenamenti sono pesanti, quando “mi metti sempre in panchina anche se mi sbatto”… Per svolgere al meglio un ruolo così ci vogliono notevoli qualità: nervi saldi, caparbietà, attenzione e concentrazione, un carisma non indifferente, grande capacità di comunicazione e naturalmente ottima visione di gioco, capacità di impostare la squadra ed elasticità per interpretare la partita. Il Bonate ha la grande fortuna di avere un allenatore dotato di tutte queste caratteristiche: il suo nome è Roberto Panseri. Ex difensore che ha dovuto abbandonare la carriera a causa di guai fisici, ha saputo prendere in mano la squadra e condurla con grande autorità a una splendida serie di stagioni piene di soddisfazioni sportive e non solo: con il suo carisma ha contribuito a cementare lo spirito di gruppo, meritandosi il rispetto e l’affetto di tutta la squadra. Ma la grande e più splendida qualità di Mister Panseri è l’umiltà: cercare di imparare qualcosa ogni giorno, riconoscere con serenità gli errori per cercare di migliorarsi, voglia di mettersi in gioco offrendo la sua esperienza per portare avanti il progetto della squadra con intelligenza, correttezza e personalità. Oggi il nostro Mister compie 36 anni e noi, i suoi “ragazzi”, gli auguriamo un felice compleanno: lo festeggeremo con la solita semplicità, nello spogliatoio nel quale abbiamo imparato a conoscerlo e ad apprezzarlo; BUON COMPLEANNO “BERTO”! Adesso il tuo compito è uno solo: PAGA DA BERE, DAI MISTER PAGA DA BERE!

lunedì 16 febbraio 2009

ZONA CESARINI AMARA PER IL BONATE

La capolista Strozza si conferma squadra forte e compatta e, specie sul proprio terreno di gioco, rivela una grande sicurezza di gioco: nonostante questo, il Bonate Sotto che scende in campo sul “green” del paese valdimagnino, non sfigura, sfodera grinta e determinazione e finisce sconfitto solo in un concitato finale.
In verità nel primo tempo i bianco-azzurri fanno vedere poco, lasciando troppo spazio ad una squadra atleticamente molto ben preparata: palloni lunghi a cercare un tridente d’attacco davvero forte e ben assortito, forse il migliore mai affrontato dal Bonate; la tattica dei locali mette in crisi Natali e Ivan che rimangono troppo risucchiati in ruoli difensivi.
Proprio sulle spalle di “Re Leone”, regista, e “Pantera” Ivan, in fascia destra, sono deposte le speranze di scardinare la difesa avversaria, dove un ottimo Erba francobolla alla grande Visca, mentre Capitan Stefano prova a gettare grinta e polmoni in fascia sinistra; Ricky in marcatura, Gozzi a supporto e “Tiger” Vittorio tra i pali hanno il compito di arginare l’attacco atomico della capolista.
I primi minuti offrono subito una dimostrazione della forza dei locali, che falliscono alcune occasioni con Vassalli e Capelli: Ricky e Goz sono messi alla frusta dalla classe dei due ma riescono a galleggiare; Stefano è graziato dall’arbitro che non vede un suo tocco di braccio in area, ma poi Ricky arpiona in malo modo Capelli: l’arbitro indica il dischetto e Vassalli infila di potenza.
Il Bonate continua a soffrire e solo un incredibile “Gozzi ovunque” si propone in avanti, con poca precisione ma tanta determinazione, mentre Vittorio deve sudare le proverbiali sette camicie per limitare le ripartenze dei locali e Ivan su punizione si vede respingere sulla linea da Erba, che non si lascia ingannare dalla finta di Visca. Ma la prima frazione si chiude con il 2-0 di un indiavolato Vassalli, abile a sfruttare uno svarione difensivo per infilare da posizione defilata.
Il Bonate rientra nella ripresa con un piglio diverso, più deciso e autoritario: vuole dimostrare di essere ancora vivo, di credere alla rimonta: Natali disarciona la palla dai piedi dell’avversario e riesce a servire Visca ben appostato che ringrazia e insacca con freddezza l’1-2 che carica i suoi e manda in crisi i locali, i quali pensavano di aver già chiuso i conti; è Ivan a sprecare l’occasione su assist di Visca imbeccato dal Capitano e poi Mapo, subentrato a Ricky, pecca di egoismo tentando la conclusione da posizione angolata con Visca ben appostato in mezzo.
I locali si scuotono e colgono un palo clamoroso con Vassalli, riparte il Bonate con un diagonale di Visca salvato sulla linea e ancora Vassalli centra il palo da buona posizione: tutto questo in meno di trenta secondi, e quando anche Capelli colpisce la traversa su colpo di testa il Bonate comincia a pensare che la dea bendata oggi vede bianco-azzurro; la partita è intensissima, con il neoentrato Sandrel che manca la finalizzazione di un’azione corale, poi la girata al volo di Capelli è sventata da Vittorio con l’ausilio della traversa e di nuovo il portierone sventa su Vassalli lanciato a rete, mentre non sbaglia “Re Leone” che insacca il 2-2 riprendendo una respinta di Rota su punizione di Ivan.
La partita continua con ripetuti ribaltamenti di fronte, ma il forcing locale si fa sempre più serrato e Vittorio è grande in almeno tre occasioni, ma non può nulla, a due minuti dallo scadere, sulla punizione magica dell’ottimo Vassalli che si infila nel sette e chiude il match sul 3-2 anche perché un esausto Ivan non aggancia l’assist in profondità di Natali e l’occasione del pari sfuma.
Troppo forte davvero questo Strozza per un Bonate gagliardo ma non sempre lucido, anche perché il primo tempo è stato quasi a senso unico: nonostante i locali abbiano ampiamente meritato la vittoria, aver perso il zona cesarini lascia molto amaro in bocca ai ragazzi del tandem Panseri-Brembilla. La grande critica da muovere ai ragazzi, e sulla quale ragionare, è quella che, ancora una volta, è stato lasciato il primo tempo come regalo agli avversari, ferma restando la grande determinazione dimostrata nel voler fortemente recuperare.
Nonostante si tratti della seconda sconfitta consecutiva, l’imperativo deve essere quello di guardare avanti con fiducia, recuperando tranquillità e voglia di divertirsi, con la certezza di avere ancora molto da dire in questa stagione.

mercoledì 11 febbraio 2009

TUTTI COL GUARDALINEE!

Per molte squadre di calcio il martedì è il giorno del primo allenamento della settimana, dedicato anche alle riflessioni post-partita e a fare un attimo il punto della situazione fra l’ultima uscita della squadra e la prossima. In casa Bonate Sotto, ormai lo sanno tutti, una tradizione ormai vecchia di sette anni e mezzo vuole che, tutti i martedì, a parlare per primo nello spogliatoio, a rompere il ghiaccio, sia il meno giovane del gruppo, ovvero il Giulio (meglio conosciuto come il “Giulio Alto” e non chiedetevi il perché), operaio di professione ma con l’hobby della bandierina al sabato pomeriggio. Ogni martedì ci regala qualche “perla”, non tralascia di citare i suoi pupilli e nemmeno di sparare ogni tanto qualche mastodontica cazzata, che il gruppo accoglie sempre positivamente e con grande bonarietà. Ebbene, ieri sera il discorso del Giulio Alto è iniziato col botto…testuali parole: “Più che della partita dell’altro giorno, vorrei parlare di quella di sabato prossimo, PERCHE’ SONO SICURO CHE LA VINCIAMO!” Eeeeehhh?!!?! “Alà Giulio… lo Strozza è capolista con 39 punti su 45 disponibili, viene da 12 (!) vittorie consecutive e in casa ha sempre centrato i 3 punti… e poi hai presente che su là hanno un campo tipo Cerro?!?” avranno pensato un po’ tutti fra le mura dello spogliatoio. Qualcuno ha iniziato a parlare di cena pagata per tutti proprio dal Guardalinee (con la G maiuscola!) in caso di vittoria, il Robertino ha chiesto al Giulio se aveva bevuto qualcosa di “tonico” nel dopocena ma… niente da fare… il signor Pedruzzi era sempre più convinto: “SABATO LA VINCIAMO!”. “E dai che non abbiamo niente da perdere”… “E dai che li ho visti sabato e non mi sembrano granchè, specie in difesa…”… il Guardalinee ieri sera era come un fiume in piena, diciamo pieno di voglia di vincere! Nemmeno il Mister osava smentire cotanto ottimismo e così quatta quatta serpeggiava sempre più insistente la convinzione nello spogliatoio che, forse sì, la partita di sabato la si può davvero portare a casa. Chi lo sa come andrà a finire sabato sul campo finora inviolato della corazzata Strozza (e dopo aver scritto questo post e fatti tutti gli scongiuri del caso, siamo anche preparati psicologicamente ad un'eventuale figura di cacca!), fatto sta che il Guardalinee ci crede per davvero. E probabilmente se ognuno di noi altri ci crede solo la metà di quanto ci crede lui, si sa mai che salti fuori l’impresona…a parte lo Strozza molti sarebbero contenti, comprese le squadre inseguitrici, ma probabilmente nessuno lo sarebbe quanto il nostro Guardalinee, sarebbe perfino capace di trasformarsi in un… pensate un po’… in un “panino imbottito di felicità”. Ammazza ‘o… se ci penso quasi mi tremano le dita sulla tastiera… ho deciso: io sto con il Guardalinee! L’è ‘n po’ mat…ma chi non lo è qua dentro?!?!? Tutti o nessuno?!? Tutti… e allora… e allora... TUTTI COL GUARDALINEE!!!

lunedì 9 febbraio 2009

VOGLIA DI STRINGERE I DENTI

La sconfitta di due giorni fa con il Grey Horse è, per il sottoscritto, una delle più difficili da digerire degli ultimi anni, una sconfitta che brucia per tanti motivi: primo, perché alla vigilia speravo di poter dare continuità alla vittoria di Brembate e tutto sommato ero abbastanza fiducioso, visto che le premesse erano buone e gli allenamenti della settimana più che dignitosi. Secondo, per il modo in cui è maturata, con diverse occasioni buone per rimediare allo 0-1 e invece il primo tempo si è concluso con un passivo di 4 gol… sul campo del “San Giorgio” una cosa del genere non accadeva da tantissimo tempo, forse dal secondo campionato di questa squadra, alias 2003-2004. Terzo, perché si tratta della quinta sconfitta in questa stagione e ciò non può che lasciare un po’ di delusione se si pensa che l’anno scorso chiudemmo perdendo “solo” quattro volte e nel 2006-2007 addirittura soltanto due. Quarto, perché è stata una di quelle partite in cui tutto sembra girare storto, episodi compresi e senza escludere qualche decisione arbitrale discutibile, anche se non è certo per colpa dell’arbitro che non si sono portati a casa punti. Il nervosismo (mea culpa…) che ne è derivato, visto anche l’andazzo che la partita aveva preso, è comprensibile solo in parte, dato che di buono alla squadra non ha portato nulla, se non qualche cartellino e ulteriore nervosismo, che solo parzialmente siamo stati in grado di trasformare in grinta ed energia positiva che ci potesse far credere in una rimonta. Il Grey Horse è apparso una buona squadra, solida e pungente, ma ciò non toglie che si potesse fare qualcosa in più, non certo errori visto che già ne sono stati fatti a bizzeffe. La palla è girata, è vero, ma spesso, arrivata a 10-15 metri dalla potra, si fermava: il Bonate è andato spesso a cozzare contro il muro gialloblu, vuoi per imprecisione, vuoi perché di movimento se n’é visto poco; ciò nonostante siamo riusciti a creare all’inizio 3-4 palle gol abbastanza nitide, peccato non averle sfruttate, cosa che invece hanno fatto benissimo i nostri avversari. Da lì in poi tutto si è fatto più difficile e forse la vera nota positiva (oltre agli 11 gol stagionali del Visca, 7 nelle ultime 4 partite) è stata il non perdere la testa di fronte ad uno 0-4 casalingo a metà partita; tutto sommato abbiamo cercato di riaprirla e, chissà, un secondo giallo che poteva starci per un loro giocatore avrebbe forse cambiato il finale…Ma con questi ragionamenti non si va da nessuna da parte, bisogna invece ripartire con la giusta convinzione per disputare al meglio le 11 partite di campionato rimanenti. Risultati alla mano, ciò che dispiace è che, quello in corso è il primo campionato della nostra storia in cui non riusciamo a migliorarci o quantomeno ripeterci sugli stessi livelli delle annate precedenti (meno male che c’è il Bresciani!!). Non vedo l’ora di ritornare a vedere questo gruppo che gioisce per un grande risultato sportivo e sono certo che questo accadrà senza aspettare troppo tempo, serviranno umiltà e l’aiuto di tutti e soprattutto ci sarà da sudare molto. Di certo nessuno ci regalerà niente, il Grey Horse non solo non ci ha concesso nulla o quasi, ma addirittura ce le ha suonate di santa ragione; nessuna sfiga da tirare in ballo per i gol mancati o quelli subiti, preferisco parlare di meriti o demeriti, che più si adattano alla nostra realtà e che forse sono il modo migliore per essere onesti con noi stessi. Ogni sabato una sfida importante e le battaglie non sono certo finite: fiducia nei nostri mezzi e tanta voglia di stringere i denti per tornare a raccogliere soddisfazioni!

sabato 7 febbraio 2009

BONATE BATTUTO MA NON DISTRUTTO

Incredibile sconfitta per un buon Bonate Sotto che paga a carissimo prezzo ogni errore commesso contro un coriaceo e cinico Grey Horse, che sfrutta al meglio il contropiede per conquistare i tre punti nella tana bianco-azzurra. Per il tandem Panseri-Brembilla scelte obbligate in difesa, con Vittorio tra i pali, Gozzi in marcatura e Mapèl in appoggio, mentre al centro Natali, capitano di giornata, è supportato da Robertinho a destra e Ivan a sinistra, e il ruolo di stoccatore centrale è affidato a Sandrel.
L’inizio è da choc per il Bonate: Sandrel calcia debole dal limite, gli ospiti ripartono in velocità e infilano l’1-0. Brutto colpo a freddo, ma il Bonate di oggi ci crede e inizia a spingere con decisione: ci prova Mapèl che chiude una percussione alzando troppo la mira, poi Sandrel elude la difesa ma è chiuso dal portiere, la palla arriva a Ivan, che di piatto mette clamorosamente a lato. È ancora “Pantera” a provarci su punizione ma Testa respinge ed è ancora bravo il portiere ospite a chiudere su Sandrel liberato da un fantastico uno-due in area con Ivan, mentre il missile dalla tre-quarti di Ivan centra il palo a portiere battuto, e ancora Sandrel è chiuso dal portiere al momento del tiro. È un forcing senza soste con i bonatesi che sbagliano troppo e sul primo ribaltamento di fronte, beffardo, arriva il raddoppio ospite: fallo fischiato incredibilmente a Ivan in attacco, la palla lunga verso l’area bonatese è respinta dalla difesa e raccolta da Zonca che spara in gol un bolide imparabile. È un colpo tremendo e due minuti dopo un’altra mazzata, su un altro pallone buttato in area la girata di testa di Vanotti è imprendibile per Vittorio. Il Bonate è scosso e fatica a rialzarsi, così gli ospiti, con estremo e perfetto cinismo infilano il 4-0 sfruttando un alleggerimento sbagliato di Gozzi verso Vittorio che diventa un clamoroso assist per Vanotti, il quale ringrazia e incenerisce il portiere. I bianco-azzurri chiudono in attacco, con Sandrel chiuso da Mazzoleni al momento di concludere, ma per il Bonate è una situazione surreale: aver giocato un primo tempo tra i migliori mai visti e trovarsi sotto di quattro gol.
Mister Panseri chiama a raccolta i ragazzi negli spogliatoi, infonde coraggio e voglia di vincere, di sfoderare le energie residue, toglie un Mapèl non al meglio, arretra “Re Leone” in marcatura, sposta Gozzi in appoggio, accentra Roby in cabina di regia portando il neoentrato Visca in fascia sinistra, spostando Ivan a destra e il Bonate, dopo un attimo di assestamento che vede Vittorio salvare in due occasioni, prende di nuovo il controllo del campo: ci prova Roby in girata ma è fuori, poi Visca dopo una percussione centrale libera Sandrel che è di nuovo chiuso dal portiere e ancora Visca riprende una respinta di Testa su diagonale di Natali per mettere in rete l’1-4 della, seppur flebile, speranza. Roby imperversa in mezzo, nonostante la preponderanza fisica degli avversari, ed è proprio lui a recuperare in modo incredibile su contropiede ospite. Visca prova la punizione ma è centrale e parata di piede da Testa, poi uno spiovente di Natali sbatte sul palo, mentre il contropiede ospite è di nuovo letale e Zonca insacca il 5-1: pur sbagliando il tiro infila la palla nel sette. La partita si fa infuocata e l’arbitro ha il suo da fare per controllarla, sbagliando inevitabilmente molte decisioni, ma il Bonate continua a crederci e il diagonale di Roby è corretto in gol da Panz (subentrato a Sandrel) per il 5-2 che diventa 5-3 con Visca, liberato al limite, che infila di potenza. Gli ospiti cominciano a tremare e gli scontri si moltiplicano, favoriti dalla stanchezza e dal campo molto pesante: ne fa le spese Roby, espulso per doppia ammonizione, con la seconda che lascia tutti stupiti, ma non c’è tempo per lamentarsi. Il finale vede un generosissimo Bonate provarci con le ultime energie e Panz è chiuso bene dal portiere, davvero protagonista di giornata.
È una sconfitta che brucia per come è maturata, con una serie di errori pagati a caro prezzo, ma non si può dire che ai ragazzi sia mancata la voglia, o la grinta, o la concentrazione: i Grey Horse si sono mostrati squadra tonica, forte, cinica e completa, e una sconfitta con loro non è disonorevole, specie se condizionata da una certa dose di sfortuna, ammessa sportivamente anche dagli avversari. La prossima fatica sarà sul campo della capolista, ma con la grinta di oggi e un po’ di cinismo e di attenzione in più, pensare in grande non è proibito.

martedì 3 febbraio 2009

SEGNALI IMPORTANTI

Non è stata una vittoria semplice quella conquistata sul campo dell’oratorio di Brembate Sopra, ma forse è proprio questo che la fa risultare più apprezzata agli occhi dei giocatori biancazzurri e dei tifosi del Kollettivo. A cinque giri d’orologio dal termine, il risultato di parità lasciava pregustare ad entrambe le squadre la possibilità di incamerare tre punti; in particolare, una vittoria avrebbe consentito al Brembate Sopra il sorpasso in classifica proprio ai danni di Natali e soci. E invece è successo esattamente l’opposto, con il Bonate Sotto protagonista di un finale da urlo che regalava ai ragazzi dell’OSG tre punti meritati e nitidi, per il gioco espresso, il carattere mostrato e una certa solidità che non sempre si è vista in passato. Le raccomandazioni di Mister Panseri nel prepartita hanno evidentemente avuto un certo effetto, visto che quella di Brembate è stata una partita caratterizzata da un basso numero di distrazioni o errori grossolani, roba che spesso è costata risultati e punti importanti. E forse proprio questa è stata una delle chiavi del match: il Brembate ha spinto a lungo, non è rimasto a guardare, ma i nostri sono stati bravi a reggere l’impatto e a rimanere in partita fino ai minuti decisivi, quando la freschezza e la classe delle punte biancazzurre hanno fatto la differenza. Se dei numeri di Ivan (statisticamente parlando e non solo) non ci si stupisce più, colpisce invece come l’ingresso del Visca a partita in corso possa indirizzare l’incontro: era già successo sul campo del Bedulita, se n’è avuta la conferma a Brembate, in 20 minuti il Miki arriva davanti al portiere in almeno quattro occasioni e se in un paio di queste non è molto fortunato, in altrettante fa gioire a suon di gol tutto l’entourage bonatese. Merito anche del Sandrèl, tornato in campo dopo 3 mesi e subito decisivo con un assist (di tacco, per l’accorrente Visca che non sbaglia) e un gol, il primo per lui al sabato dopo quello realizzato nella magica notte di Fiorano. Tanta testa, poche disattenzioni e la capacità di farsi trovare pronti al momento giusto sono segnali importanti che finora in questa stagione si sono visti solo a sprazzi. Segnali positivi, che non devono illudere ma che comunque fanno ben sperare in vista dei prossimi impegni che attenderanno i biancazzurri, a cominciare da sabato prossimo quando al “San Giorgio” sarà di scena il Grey Horse, formazione che ormai si conosce bene ed oltretutto terza forza di questo campionato, proprio qualche punto al di sopra del Bonate Sotto. I gialloblu giocano bene e corrono tanto; un monito per Panseri e compagni, ma anche un incentivo a giocarsela fino in fondo: con il fiato, con la testa, con la forza, con il gioco, con i “sette”, con la panchina e con il Kollettivo. Con tutto.

domenica 1 febbraio 2009

ALLA FINE IL GIOCO PAGA: BONATE VITTORIOSO

Il Bonate Sotto torna alla vittoria alla prima ufficiale del girone di ritorno, sul difficile campo dell’Oratorio Brembate Sopra, grazie soprattutto alla voglia di imporre il proprio gioco, nonostante un campo incredibilmente gibboso. Un febbricitante Vittorio stringe i denti e si piazza al suo posto tra i pali, difeso da Ricky in marcatura e Capitan Stefano in appoggio; “Re Leone” Natali torna al suo posto in cabina di regia affiancato da Ivan a destra e Bobo a sinistra, mentre Testa è lo stoccatore centrale di giornata.
L’inizio è bloccato da un grande agonismo, ma poco concreto, anche perché manovrare palla a terra è un’impresa che il Bonate tenta con splendida ostinazione e quando riesce a verticalizzare sono gli interventi violenti degli avversari a frenare le velleità bonatesi. È Belotti a provarci da lontano alzando troppo la mira, poi Stefano sbaglia il disimpegno dando via libera a Carsana chiuso in prodigioso recupero dallo stesso Capitano con l’ausilio di Ricky, e Vittorio salva su diagonale di Belotti lanciato in verticale. Ma al primo affondo il Bonate va in vantaggio, grazie ad una punizione di Ivan sulla quale una deviazione di testa spiazza il portiere e manda i bianco-azzurri sull’1-0. I padroni di casa non ci stanno e Vittorio deve superarsi per salvare su diagonale del solito ottimo Belotti, ma il pareggio è nell’aria: Ricky perde palla e nel tentativo di recuperare affonda in area Carsana: è penalty che lo stesso centravanti di casa trasforma con freddezza per l’1-1. È un buon momento per i locali che sfiorano il raddoppio con Algeri, sul quale Vittorio salva d’istinto, ma poi sale in cattedra un Bonate autoritario seppur poco concreto: Natali in progressione spara a lato, Eustacchio sventa una punizione di Ivan e poi un diagonale di un indomito Capitano e infine un’inzuccata di Testa, mentre è Algeri a salvare sulla linea a portiere battuto una punizione di Natali, chiudendo così la prima frazione in perfetta parità.
La ripresa si apre con uno shock per il Bonate, trafitto da uno strepitoso gol del locali, ma la reazione è immediata e potente: Ivan piazza il diagonale che, smorzato dalla difesa, diventa un assist per Testa, ma Eustacchio chiude in corner, dal quale la capocciata di Bobo va a sbattere sul braccio del difensore: è penalty che Ivan trasforma con freddezza ben due volte, perché l’arbitro comanda la ripetizione della prima trasformazione. La gara si infiamma: Vittorio sventa da campione un diagonale di Belotti, poi Testa lanciato in profondità manca il tocco decisivo, mentre il diagonale di Bobo su sponda di Testa è parato. Ricky dimentica in area Carsana che manca la girata, mentre il siluro di Belotti è alto di un soffio. Entra Visca a rimpiazzare Bobo in fascia sinistra e subito si rende pericoloso: chiuso bene dal portiere alla prima occasione, è spietato quando infila in diagonale il 3-2. Invece di affondare i colpi nel ventre di un avversario scosso, invece di azzannare la preda ormai quasi avvinta, invece di accelerare e schiacciare il nemico con cingoli d’acciaio, il Bonate rallenta e controlla, pagando anche un po’ di stanchezza, ma lasciando il tal modo il tempo all’avversario di riorganizzarsi: il tocco da sottomisura di Carsana, deviato da Ricky, è sventato d’istinto da Vittorio e sempre Carsana centra la traversa con una pregevole girata, mentre Visca, ben pescato da Ivan, sgancia un missile che Eustacchio devia sulla traversa. L’inevitabile pareggio arriva a 10 minuti dal termine, con Algeri abbandonato a centro area che non sbaglia il tocco decisivo.
Il clima si fa sempre più rovente, ma i locali hanno sparato tutte le loro cartucce e crollano sotto i colpi di un Bonate che chiude con un favoloso crescendo rossiniano anche grazie ai neoentrati: Roby, in campo al posto di Natali, alza troppo la mira, poi Sandrel (che rileva Testa nell’incandescente finale), apre splendidamente per Visca, smarcato al limite, che infila con freddezza: è il 4-3 che taglia le gambe all’avversario e nel giro di 60 secondi il Bonate chiude il match: Visca restituisce il favore a Sandrel che, però, si attarda troppo e non trova lo spiraglio, la palla arriva a Ivan che infila in rasoterra il 5-3, ma anche per Sandrel c’è gloria, visto che conclude con un preciso diagonale fissando il 6-3 finale. Sandrel è anche beffato dall’arbitro: diagonale parato da Eustacchio, la palla torna sui piedi del numero 13 pronto a infilare ma l’arbitro, incredibilmente, fischia la fine delle ostilità: no comment!
Nonostante un campo molto gibboso il Bonate riesce a imporre il proprio gioco, vincendo e convincendo: facendo girare la palla ha fatto correre gli avversari che nel finale si sono sgretolati fisicamente mentre gli uomini del tandem Panseri-Brembilla avevano ancora energie fisiche e mentali. Alla fine il gioco premia e consente di riprendere il cammino in campionato con più ottimismo e fiducia, in attesa delle prossime, terribili prove che attendono il Bonate.