Il blog ufficiale della squadra di calcio a 7 dell'ASD CDM Bonate Sotto

Il blog ufficiale della squadra di calcio a 7 dell'ASD CDM Bonate Sotto

martedì 29 dicembre 2009

2009, UN ANNO COL BONATE

Volge al termine il 2009 ed è tempo di bilanci; anche se il vero bilancio di una squadra di calcio viene stilato a maggio e non a dicembre, vogliamo comunque voltarci indietro a valutare l’anno solare del Bonate Sotto dilettanti a 7, un anno solare ricco, come sempre, di emozioni, vittorie, dolori, sofferenze, gol presi e gol subiti. Prima di dedicarmi a questo post sono andato a rileggere quanto scritto un anno fa a proposito del 2008 che si stava chiudendo… e sono emersi dei particolari davvero interessanti, tanto che lo scrivere questo post è diventato un confrontare quanto ci si era augurati con quanto poi effettivamente si è verificato. Riporto testualmente:
“E’ stato un anno da terzo posto: il Bonate ha chiuso il campionato 2007-2008 conquistando il gradino più basso del podio e ad una giornata dalla fine del girone d’andata del torneo 2008-2009 si ritrova ancora al terzo posto, anche se virtuale (il Grey Horse ha gli stessi punti dei nostri pur avendo disputato una partita in meno). Per il 2009 l’augurio è quello di riuscire a riconfermarsi, spinti comunque dallo stimolo a migliorare ulteriormente, come si è fatto in questi anni.” Beh… se l’obiettivo era la riconferma, tanto di cappello a questo Bonate, al terzo posto provvisorio anche in questo campionato 2009-2010. Applausi alla squadra per la precisione. Lo stimolo a migliorare ulteriormente? Teniamocelo per il 2010.
“Poca gloria nelle stracittadine per il settebello bonatese, l’augurio per l’anno che verrà è quello di tornare a vincere queste sfide dal sapore speciale.” Detto, fatto. Un derby del Badalocc perso e l’altro finito in parità e due vittorie con i Brembo Rangers. Si può chiedere di più? Accontentiamoci ed anzi andiamone orgogliosi, viste le magre figure del passato.
“E’ stato un anno fatto anche di partite sofferte e delusioni amare da digerire… ovviamente non si può pensare di poter vincere sempre, si spera comunque che il 2009 riservi al Bonate il minor numero possibile di delusioni!” Qualche delusione c’è stata anche in questo 2009, ma siamo nei limiti della normalità: le sconfitte con Bonate Sopra, Grey Horse, Strozza, San Paolo, Cerro e l’amara serata di Martinengo non sono certo stati bocconi facili da digerire, tuttavia a conti fatti si è trattato di piccoli incidenti di percorso, anzi di partenza, visto che quasi sempre le batoste sono avvenute ad inizio girone (rispettivamente di ritorno e di andata) ed hanno poi motivato la squadra ad infilare una più che positiva serie di vittorie (cosa che si è ripetuta sia in primavera che in autunno).
“Per il 2009 l’augurio è di continuare a ritagliarsi delle soddisfazioni nel Trofeo Bresciani, sperando di vedere un Bonate che sappia mettere in difficoltà la Polisportiva Mazzoleni negli ottavi di finale.” Relativamente al Bresciani, il 2009 è stato un anno magro per il settebello bonatese, visto che ha portato solo due eliminazioni. Bottino magro, ma se il risultato è da buttare, tutto il resto è da salvare: il Bonate ha prima messo in difficoltà la Polisportiva Mazzoleni (finalista nel Trofeo e battuta solo dal Selino Alto), poi ha mancato la qualificazione di un soffio a scapito dell’Or.Martinengo, anch’essa una buona squadra. Gioco e carattere, nel Bresciani si vede sempre il volto migliore del Bonate Sotto; e se le sconfitte servono per maturare, stiamo certi che l’anno prossimo ci sarà ancora da divertirsi in questa competizione.
“Per l’anno che sta per cominciare l’augurio è di poter ripetere un’esperienza dello stesso tipo (Torneo di Dalmine, ndr), magari accompagnata da qualche vittoria in più.” Appunto, quest’anno almeno una partita l’abbiamo vinta.
“Per il 2009 l’augurio è che Ivan riesca a sfondare il muro dei 150 gol in maglia biancazzurra (ora è a 139) e, certi che ci riuscirà, non possiamo di augurargli di arrivare anche a 200, per la gioia sua e della squadra che non può fare a meno delle sue giocate vincenti.” Ppfff… il muro dei 150 gol Ivan non l’ha sfondato…l’ha polverizzato… per i 200 ormai manca poco (ora è a 193) ma è solo questione di settimane (nel frattempo anche Manuel ha tagliato il traguardo dei 150 gol). Nel 2009 il n°7 bonatese ha realizzato ben 54 reti, contro le 50 del 2008 le 30 del 2007. Che dire? Avanti così e guai a te se smetti di fare gol!
“Per l’anno nuovo, l’augurio è ovviamente quello di continuare così, di vedere un Kollettivo che si diverte sempre al fianco del Bonate, in casa ed in trasferta, di giorno o di sera, sotto il sole e sotto la pioggia.” Un po’ particolare è stato il 2009 del Kollettivo: gli alti e bassi di questa primavera avevano fatto mormorare che “non è più il Kollettivo di una volta” e proprio per questo, al termine dello scorso campionato, era stato annunciato lo scioglimento del gruppo di supporters, che si sarebbero dovuti riunire sotto un altro nome. Niente di tutto questo: il Kollettivo Bonate Sotto è vivo e vegeto, non molla ed anche nella prima parte della stagione in corso ha dimostrato di voler stare sempre a fianco della squadra. Fa della spontaneità, della schiettezza, del divertirsi stando assieme le sue armi migliori. Che non sia più il Kollettivo di una volta lo dicono gli invidiosi, perché ancora una volta i supporters bonatesi hanno dimostrato che in giro non c’è nessuno come loro.
“E’ stato un anno con due importanti dipartite all’interno della squadra, quelle di Leghi e di Julian, compensate da due nuovi innesti, Visca e Sandrel, che pur essendosi integrati bene nel gruppo, non sono ancora riusciti ad esprimersi al meglio sul campo a causa di vicissitudini varie. Per il 2009 non possiamo che augurare ad entrambi di guarire da acciacchi ed infortuni, per ritagliarsi delle grandi soddisfazioni con la maglia del Bonate!” L’augurio ha portato bene al Visca, letteralmente esploso nel 2009 (sono 34 i suoi centri nell’anno solare), un po’ meno al Sandrello che, dopo una manciata di partite in primavera (inframezzate da un infortunio), ha preferito lasciar perdere il campo, almeno per il momento, dedicandosi invece alla panchina e con ottimi risultati. Il 2009 ha visto anche un’altra rinuncia a giocare, quella del Robertino, infortunatosi a febbraio giocando a calcetto e re-inventatosi allenatore da settembre in poi in concomitanza con l’assenza, per motivi di lavoro, di Mister Roby Panseri. L’inesperta coppia Berto-Sandrel ha condotto la squadra per le prime 12 partite ufficiali di questa stagione, non facendo rimpiangere l’esperienza del Mister “titolare”, gestendo al meglio il gruppo e, dal punto di vista dei risultati, conseguendo anche discreti successi. A loro va un ringraziamento speciale per l’impegno, l’entusiasmo e le fatiche messe in campo per fare del proprio meglio per il bene della squadra e soprattutto un augurio a continuare così; i momenti difficili non mancheranno, ma, sia gli allenatori che i giocatori, hanno già dimostrato di saperci fare. Il 2009 è stato anche l’anno del ritorno per due “ex”, ovvero Leghi e Puma, che hanno scelto di tornare: il gruppo ha gradito questi ritorni ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti. E’ stato anche l’anno del ritorno in campo dello “Sgommino” Stefano, o meglio è stato l’anno del suo esordio, visto che la maglia del Bonate a 7 non l’aveva mai indossata prima, nonostante 4 stagioni di “purgatorio” nel ruolo di vice-allenatore. Alcune buone prestazioni ed un serio infortunio nella penultima partita, come se la sorte avesse ancora dei debiti con lui: ovvio che per il 2010 non si può che augurargli un rapido ritorno in campo.
“E’ stato un anno caratterizzato da un “Trop bel” ritiro di Novazza, due giorni divertenti come non mai assieme ai Compagni di Merende con i quali è scattato il gemellaggio-aggiotaggio. Per il 2009 è dura pretendere di più, un ritiro bello la metà potrebbe anche bastare!” Inutile dire che nemmeno quest’anno ci si è tirati indietro, anche se forse il livello di degenero di Novazza 2008 non verrà mai più raggiunto. Il ritiro di quest’anno è servito a farci conoscere l’Omarone con la malaria, il Visca Party Boy, le solite gag di DJ Papo ed anche il lato più nascosto del nostro Guardalinee, ma soprattutto è servito per farci capire che in fondo, chi più chi meno,…’a ‘n sé tocc sfigacc….
“Per il 2009 l’augurio è che il blog si possa ulteriormente sviluppare e che possa accogliere nuovi scrittori (di post e commenti) e nuovi lettori, restando sempre un punto di riferimento per la squadra.” Diciamo che in quest’ultimo anno sono stati accolti nuovi scrittori ma ne sono stati silurati altri (ovvero gli anonimi). Il blog rimane un punto di riferimento, tante persone leggono i post e specialmente la domenica e il lunedì sono veramente tanti coloro che cliccano su queste pagine per conoscere i risultati o i racconti delle partite o per votare i sondaggi. Se proprio bisogna trovare un lato negativo diciamo che, rispetto alle annate precedenti, si commenta molto meno; sarebbe bello se ci fosse un po’ più di “scambio” ma chissà, forse gli scambi si preferisce tenerli nello spogliatoio evitando di sbandierarli sul blog e d’altra parte è anche giusto così.
Il 2009 che se ne va porta con sé anche tanti numeri, come quelli dei 64 allenamenti affrontati e delle 33 partite disputate in quest’anno solare, per un totale di 20 vittorie, 2 pareggi ed 11 sconfitte, Trofeo Bresciani e Torneo di Dalmine incluse. E con i numeri, tanti ricordi: di trasferte lontane, di allenamenti al freddo, di partite sofferte, ma anche di sabati da protagonisti, di ritrovi post-partita e di momenti indimenticabili. A tutti l’impegno di migliorare laddove sia possibile e l’augurio, per il 2010 che viene, di ripetere le stesse prestazioni, di rivivere le stesse emozioni, di raggiungere risultati sempre più grandi, di sentirsi, ancora una volta, orgogliosi di far parte di questo gruppo e di questa squadra.

sabato 19 dicembre 2009

RINVIATA L'ULTIMA DI ANDATA

Come facilmente prevedibile date le condizioni meteo, il CSI di Bergamo ha rinviato tutte le gare di calcio a 7 e a 11 in programma sabato 19 e domenica 20 dicembre. Analogo provvedimento è stato preso per quanto riguarda i campionati FIGC e non solo a Bergamo ma in tutta la Lombardia. Ancora non si sa quando la 13a giornata di andata del campionato "dilettanti a 7" verrà recuperata, in ogni caso è poco probabile che ciò avvenga entro la fine del 2009, più facile pensare al mese di gennaio. Rimanete sintonizzati, ne saprete di più...

lunedì 14 dicembre 2009

IL BONATE HA BASI SOLIDE: DIFESA D’ACCIAIO

Vitto → 8 Quelli della Virtus se lo sognano di notte e non sono esattamente sogni d’oro. Respinge un tiro dal dischetto, para tutto il parabile e anche qualcosa di più e a fine partita si bulla, a ragione, per i 90 e più minuti di imbattibilità. UOMO RAGNO
Gozzi → 7 Se la squadra non piglia gol è anche merito suo e di tutto il reparto difensivo. Gioca di grinta e concentrazione, nel primo tempo si fa notare soprattutto per un intervento alla Karate Kid nel tentativo di spazzare in out. DANIEL SAN
Puma → 7 Peccato per la mira sbilenca, ma la sua è lo stesso una partita da incorniciare. Coltello fra i denti e carattere da vendere per tutto il tempo in cui rimane sul terreno di gioco. RAMBO
Capitano → 6,5 Ci si ricorda del tiro in occasione del gol e poco altro, il suo è infatti un lavoro sporco, poco appariscente, ma fondamentale; quando parte a testa bassa, ara la fascia come solo lui sa fare, senza preoccuparsi di rovinare il sintetico. TRATTORE
Manuel → 6,5 Al rientro dopo la squalifica è protagonista di una buona prestazione a cui manca però l’acuto più alto, ovvero il gol. Indecisi se dargli un 6,5 o un 7, propendiamo per la prima ipotesi sperando che ciò possa ulteriormente caricarlo in vista del delicato match di sabato prossimo. RAMPA DI LANCIO
Ivan → 6,5 Faro della squadra nel primo tempo, nella seconda mezz’ora si riduce però ad un tenue lumicino. Fino agli ultimi minuti, quando, forse per una reazione d’orgoglio, torna a conquistarsi le luci della ribalta, timbrando il cartellino quasi allo scadere. PUNTUALE
Visca → 7 Ancora un gol facile facile, ma per ciò che mette in campo meriterebbe almeno una doppietta. Fa reparto da solo (anche perché nel calcio a 7 l’attaccante è quasi sempre uno… ah ah ah) ed è già a 40 gol in 36 presenze… nessuno come lui. INARRESTABILE

Leghi → 7 Dieci minuti per lui, il tempo di scoccare la rasoiata che chiude la partita e festeggiare le 50 reti con la maglia biancazzurra. Cosa si può chiedere di più? SPUME’
Bobo → 6,5 Una manciata di minuti sulla fascia, il Mister non ha voluto rischiarlo dopo i dolori costali dovuti ad un abbraccio troppo amoroso del Visca di qualche giorno prima. Questa settimana tocca a lui: CHE SFIGAT
Omar, Stefano e Seba → s.v. Partiamo dallo Sgommino, che non è voluto mancare nonostante fosse in giro “pistorius”, proseguiamo col Segretario, oggi stranamente più tranquillo del solito, e chiudiamo con Omar, protagonista di una tremenda sclerata verso l’arbitro seguita da immediato pentimento in tempo reale.
All. Roby P. - Roby S. - Sandrèl → I risultati sono decisamente dalla loro e parlano, classifica alla mano, del Bonate migliore di sempre. La “triade” è chiaramente padrona della situazione, basti ricordare con quale autorità giovedì, durante l’allenamento, “Luciano” Sandrello ha richiamato i portieri: “Alura leee?!!?” Per la serie: “Chi ha parlato? Chi caXXo ha parlato?” . SERGENTI HARTMAN
Giulio → Ormai l’abbiamo capito, il martedì ce l’ha con i monelli. Omar, preparati alla benedizione del vescovo che, speriamo, sia abbastanza clemente con la penitenza. PATER AVE GLORIA
Kollettivo → 8 Presenti in massa in quel Trezzo dove ci sono pure i tifosi di casa, praticamente mai sentiti o forse, più semplicemente, soffocati dal tifo del Kollettivo. Come da tempo succede, il Bonate gioca in casa anche lontano dal San Giorgio e il merito di chi volete che sia?. INARRIVABILI

domenica 13 dicembre 2009

MA CHE BELLO QUESTO BONATE: LOTTA, CORRE, SOFFRE…E VINCE!

La delicata sfida della penultima di andata, che vede impegnato il Bonate sullo splendido sintetico di Trezzo contro la Virtus “B” presenta una serie di motivi interessanti e di spunti stuzzicanti.
Il settebello che lo staff tecnico sceglie per cercare una vittoria che permetterebbe di mantenersi attaccati alla testa della classifica è quasi obbligato da assenze e indisposizioni varie: Vittorio, inamovibile, al suo posto tra i pali, ben protetto da Gozzi con ruolo di marcatura e Puma a supportare la mediana nella sua fase difensiva; in cabina di regia riprende il suo posto Natali, mentre le fasce sono presidiate dalla classe di Ivan a sinistra e dalla potenza di Capitan Stefano a destra e lo sfondamento centrale è affidato a Visca.
Si inizia con un Bonate subito tonico, che mette spesso in imbarazzo i padroni di casa che appaiono svogliati e comunque sempre il ritardo, costretti a numerosi falli per arginare le continue manovre bianco-azzurre. Visca apre splendidamente per Ivan, ma il sinistro di “Pantera” è da dimenticare, poi lo stesso “Earthquake” si procura una punizione che scarica di potenza un soffio sopra la traversa e un numero strepitoso di Ivan è chiuso in extremis dall’ottimo Casali. Il Bonate insiste sempre sull’asse Visca-Ivan: punizione battuta a sorpresa dall’attaccante per il fantasista che costringe Farina alla prima di una lunga serie di parate; Ivan scarica alto di poco un sinistro in corsa, mentre la percussione di un ispirato Natali è chiusa dalla difesa.
È un ottimo Bonate che però non riesce a concretizzare un’evidente superiorità ed i locali provano ad alzare la testa e dopo un tiro sporco di Butti sul quale Vittorio fa buona guardia, beneficiano di un generoso penalty per un mezzo fallo di Puma: calcia Viviani ma Vittorio indovina l’angolo giusto sventando e mantenendo il risultato bloccato.
Il Bonate sembra rifiatare e solo alcune discese impetuose di Puma lo ravvivano, ma senza incidere; sembra fatta al 18°, quando Visca travolge tutta la fascia destra e centra per Ivan lasciato solo a porta spalancata, ma il cross è fuori misura e nonostante il tentativo in torsione di “Pantera”, l’occasione sfuma, come anche la punizione che Natali mette sui piedi del Capitano, il cui diagonale è parato da Farina. La Virtus Trezzo, poi, sfiora il clamoroso vantaggio, ma Mariani, lasciato solo in area spara alle stelle un gol quasi fatto.
Il finale di frazione è tutto bonatese: Visca ci prova tre volte nella stessa azione, ma centra due volte Natali e una volta un difensore, poi una meravigliosa manovra corale è chiusa da un rasoterra di Ivan sventato dall’ottimo Farina, bravo anche sulla girata al volo di Natali un minuto dopo, ma, dopo un bolide da lontano di Butti che si perde alto, finalmente il Bonate sblocca lo score: Capitano chiude un’azione insistita con un bolide parato ma non trattenuto da Farina, Visca ben appostato appoggia comodamente il rete l’1-0 che chiude il primo tempo.
L’inizio ripresa, però, vede un Bonate incredibilmente involuto, che soffre tremendamente il pressing avversario e fatica a costruire manovre, anche perché troppo sfilacciato tra i reparti: si inizia subito con un nuovo incredibile rigore assegnato ai padroni di casa, e anche stavolta Viviani si fa ipnotizzare da Vittorio: stesso angolo, maggior potenza, tiro intuito ma palla fuori dallo specchio.
Gozzi inizia a soffrire la fisicità di Butti che vince il duello a sportellate e piazza un diagonale ben parato da un superlativo “Tiger”. La reazione bonatese è nei piedi di Ivan che prova un rasoterra insidioso ma centra il palo, mentre la girata di Visca è ben parata da Farina. Gozzi deve sudare per chiudere sulla girata di Butti, mentre è di nuovo Ivan, ben pescato dalla punizione di Visca, ad essere chiuso in corner dalla difesa, mentre il piazzato di Ivan scuote l’esterno della rete dando ai tifosi l’illusione del gol e dall’altra parte è Vittorio bravo a respingere a pugni chiusi una punizione bomba di Butti.
Gli ultimi minuti, con la stanchezza dei padroni di casa che emerge con prepotenza, è solo Bonate, che chiude nel tentativo di rimpinguare lo score: di nuovo Visca si vede respingere la conclusione dalla chiusura precisa del portiere, ma è il neo entrato Leghi a piazzare in rete una fucilata a pelo d’erba che batte un Farina, stavolta, apparso indeciso, e firmando con un gol strepitoso il 2-0 che chiude virtualmente il match, ma prima della fine c’è spazio per il terzo rigore della giornata e per la terza marcatura: Visca viene travolto dal portiere e dal dischetto “Pantera” Ivan non sbaglia, mandando la palla nell’angolino a incrociare e il portiere a spasso dall’altra parte.
Finisce 3-0 una partita difficile e insidiosa, giocata alla grande in un primo tempo dominato da un gioco spumeggiante e ben manovrato palla a terra, e in una ripresa sofferta, lottata e chiusa in gloria. Il grande carattere dimostrato e la sicurezza messa in campo sono le note migliori che il Bonate si porta a casa, in vista dell’ultima giornata di andata che potrà dire qualcosa in più sulle reali possibilità della banda guidata dalla ben assortita e terribile triade Panseri-Sangalli-Brembilla, o, se preferite, Berto-Sandrel-Berto. Entusiasmo e allegria, ben miscelate a doti tecniche e caratteriali: questo è il Bonate che vorremmo sempre in campo.

lunedì 7 dicembre 2009

DECISIVI I CAMBI E IL SOLITO IVAN

Vitto → 7 Incolpevole spettatore sui gol ma efficace e concreto in tre/quattro occasioni in cui nega la gioia della rete ai Brembo Rangers. La rottura di una lente a contatto nel prepartita non lo ha condizionato. ALL'ERTA
Gozzi → 6,5 Traballa un po’ all’inizio ma poi cresce col passare dei minuti. Nella ripresa sbaglia pochissimo, abbaiando ogni qualvolta gli avversari si avvicinavano all’area bonatese. FIDO
Capitano → 6,5 Precisiamo subito un particolare importantissimo: in settimana ha portato finalmente le paste!
In partita è l’emblema della squadra, impacciata per tre quarti di partita e sciolta nel finale. Roccioso quando, intercettando di petto un tiro avversario, riesce a lanciare Ivan per l’1-1, evidenziando pettorali importanti. CULTURISTA
Mapo → 6 Protagonista di un bel tiro parato, ma non da’ la sensazione di essere molto in partita, forse condizionato dalla sportellata che Chicco Sala gli rifila dopo pochi minuti con annessa brasata del ginocchio sinistro. MALCONCIO
Stefano → 6,5 Schierato in un ruolo inedito, sceglie la strada della prudenza senza mai strafare ed i fatti gli danno ragione, anche se il vero problema di giornata è la sfortuna che lo costringe ad alzare bandiera bianca a 10 minuti dalla fine. Esempio di impegno ed umiltà per tutto lo spogliatoio (non solo quest’anno), meriterebbe ben altre soddisfazioni rispetto all’andare al pronto soccorso dopo una partita di calcio. Rimane impresso quel “Grandi, scecc!” urlato a fine partita fra le lacrime, un urlo di rabbia di chi non sembra volersi arrendere, di chi pensa già al riscatto. CORAGGIO, TI ASPETTIAMO
Ivan → 7,5 A lungo molle e inconcludente, ma allo stesso tempo spietato nei momenti chiave. E anche se esteticamente a volte non convince, i numeri sono sempre più inequivocabili e dunque non ci si può esimere dallo sganciare per l’ennesima volta il voto alto. INOPPUGNABILE
Panz → 6 La squadra gioca male e di certo lui non può far miracoli. Lascia il campo dopo una punizione alle stelle ma soprattutto dopo aver mangiato rabbia per quel gol annullato, quasi senza capire il perché. CHE SFIGAT

Visca → 7 Ha un bell’impatto sulla partita, non fa sfracelli come nel derby di ritorno dello scorso campionato ma è comunque decisivo. Quando si alza dalla panca per il riscaldamento, gli altri panchinari tirano un sospiro di sollievo, non tanto pensando al risultato della p
artita, quanto in ottica sopravvivenza. PETOMANE
Leghi → 7 Un po’ a viole nei primi minuti, poi il gol lo sblocca e si torna a vedere quel Leghi frizzante che è spina nel fianco per qualunque avversario. PEPERINO
Puma → 7 Dieci minuti di grande temperamento e non solo, visto che l’azione del quarto gol è una discesa in Leghi-style di sette giorni prima. Ormai compagno di avventura del Panz nelle invasioni di campo. SFRENATO
Omar, Ricky, Bobo e Seba → s.v. Partita sentita e brutta giornata per stare a bordo campo. L’invito del Mister a stare tranquilli durante il match è stato raccolto solo a metà, anzi solo da tre, visto che il quarto viene puntualmente colpito da crisi isteriche ai limiti della camicia di forza. TENSIONI
All. Roby P. - Roby S. - Sandrèl → Il rientro di Mister Panseri ristabilisce subito le gerarchie, anche se sul piano del gioco la squadra sembra aver fatto un passo indietro, i cambi nella ripresa danno invece ampia ragione al trio di tecnici biancazzurri. Ma la cosa che vorremmo ricordare è: quante squadre di “dilettanti a 7” hanno in panca 3 allenatori? ABBONDANTI
Giulio → Visto che ormai pensa solo alla Coppa Disciplina, siamo curiosi di sapere se stavolta oserà prendersela con lo Sgommino per l’ammonizione o se invece redarguirà il Visca in versione pit-bull mentre inseguiva lo Stefano Calzi. E’ incredibile come ormai predichi solo pace e amore. VESCOVO
Kollettivo → 8 Partenza soft, ma non appena il derby si infiamma il Kollettivo addirittura esplode, come i fuochi d’artificio ad inizio ripresa. Soliti casinisti, fanno bollire di rabbia gli avversari. SFACCIATI

domenica 6 dicembre 2009

TROPPO POCO CALCIO, MA E’ UN DERBY DA TRE PUNTI

Un Bonate da battaglia, poco pulito ma efficace, vince la stracittadina contro i Brembo Rangers, tradizionalmente sfida tabù per i bianco-azzurri, portandosi a casa tre punti importanti e meritati.
Il settebello schierato dal corposo staff tecnico bonatese, finalmente al completo dopo il ritorno di Mister Panseri, vede Vittorio tra i pali, protetto da Gozzi in marcatura e Mapo in appoggio, con Ivan in fascia sinistra e Capitan Stefano a destra e Panz stoccatore centrale, mentre la novità assoluta è Brembi in cabina di regia, con l’arduo compito di non far pesare l’assenza di “Re Leone” Natali, appiedato dal giudice sportivo.
Si inizia con una girata di Luca Brembilla ben chiuso da Mapo, mentre dopo soli due minuti un’entrata scomposta dello stesso Mapo dà luogo a una punizione dal limite, sulla quale Chicco Sala è bravo a mettere nel sette, imprendibile per Vittorio, portando i suoi sull’1-0.
Il Bonate sembra in bambola, come spesso è successo nei derby passati, e ci vuole tutta la prontezza di Vittorio per opporsi a una punizione insidiosa da lontano e ad un tocco ravvicinato ma debole di Roberto Brembilla e solo una rovesciata spettacolare ma pretenziosa di Panz ben parata da Papini, riesce ad allentare la pressione, ma al minuto 14, a sorpresa, il Bonate acciuffa un pari fin li immeritato: due rimpalli in mezzo al campo e un liscio del suo marcatore danno il via libera a Ivan che, smarcato davanti a Papini, insacca con un traversa-gol, freddo e preciso, l’1-1.
Il pareggio non scuote il Bonate, che non riesce ad imporre velocità alla manovra, subendo, di contro, la rapidità e l’aggressività delle ripartenze ospiti: Locatelli prova il diagonale che Vitto para con sicurezza, poi è Gozzi a chiudere splendidamente sullo stesso Locatelli ben smarcato in area, mentre al 21° c’è una clamorosa beffa per il Bonate: durante un affondo bianco-azzurro che provoca una mischia furibonda nell’area avversaria entra in campo un pallone galeotto, ma l’arbitro, invece di fermare il gioco, aspetta finchè la palla arriva sui piedi di Panz, e mentre il rosso crinito attaccante corregge a rete un diagonale sbilenco, il direttore di gara ferma il gioco tra le proteste bonatesi. Sembra un buon momento per i bianco-azzurri e Papini deve sventare sulla sassata di Ivan e deve trasformarsi in superman quando sventa un bolide di Mapo, il migliore dei suoi nel primo tempo, ma prima del riposo uno svarione di Capitan Stefano consente a Motta di piazzare un siluro all’incrocio dei pali portando avanti i suoi, anche perché Papini salva ancora su diagonale di Panz, smorzato dalla difesa.
La ripresa vede un altro Bonate, anche se non il migliore: più lucido e più determinato. Ivan smarca subito Brembi che mette a lato da buona posizione, mentre il diagonale di Ivan è parato da un attento Papini, mentre Stefano Calzi prima spreca un’occasione d’oro, poi costringe Vittorio a una gran risposta su insidioso calcio di punizione. Il Bonate prova a rivitalizzare la squadra inserendo Visca e Leghi per Panz e Mapo e l’effetto si fa sentire, con una manovra più incisiva e rapida che mette presto alle corde gli avversari: Visca vince il duello con due avversari e viene steso, ma la norma del vantaggio favorisce Leghi che riceve palla e dal limite mette dentro con fendente preciso e imprendibile il 2-2.
È scatenato Leghi e cerca subito il colpo del KO, ma la sua fuga in fascia si chiude con un colpo a lato, mentre la punizione di Visca è alta di poco e quando ci prova Ivan, sempre da calcio piazzato, spara centrale e Papini sventa di piede.
Sono gli ultimi 8 minuti, giocati più con il cuore che con la testa, che danno i tre punti al Bonate: Visca sfodera una gran fuga sulla destra, centra per Ivan che elude il difensore e infila con un piattone chirurgico il 3-2. La reazione disperata dei Brembo Rangers è tutta nella lodevole determinazione di Luca Brembilla che ci prova da fuori ma senza centrare la porta, poi è solo Bonate, nonostante l’infortunio di Stefano Brembilla costretto a lasciare il campo per una brutta torsione del ginocchio che fa temere il peggio: Puma, entrato proprio per “Sgumì” e subito splendidamente determinato, avvia un contropiede perfetto costringendo Papini a una difficile parata sul suo diagonale, la palla è raccolta da Leghi che da buona posizione calcia sul palo, dove Visca, in agguato, anticipa tutti e mette dentro il 4-2, un gol orchestrato dai tre neo-entrati.
Le ultime emozioni sono ancora di marca bonatese, con un missile di Visca che si perde alto e con un rasoterra preciso di Ivan che batte Papini per il 5-2 finale e per la tripletta di un “Pantera” che, dopo un deprimente primo tempo, ha saputo rinascere in una ripresa con i fiocchi.
Finisce in trionfo per il Bonate, una partita giocata certo non bene, ma ostica, com’è tradizione per il derby: di buono ci sono i tre punti incassati, il tris di un Ivan sempre più capocannoniere, le buone prestazioni individuali di molti bianco-azzurri e l’aver affrontato la partita limitando gli attimi di nervosismo, dovuti all’importanza della posta in palio e ad alcuni atteggiamenti tenuti dall’arbitro che hanno irritato non poco i giocatori di entrambe le squadre. Certo non è stata una partita tranquilla ma nemmeno troppo nervosa rispetto al passato. Dispiace per l’infortunio di Brembi, anche se i primi accertamenti hanno dato esito negativo e lo stesso Ste è sembrato più sollevato già in serata: tra qualche giorno potremo saperne di più. Da tutta la squadra, al di la della partita e di quanto accaduto in campo, la preoccupazione maggiore è per lui e a lui va un incoraggiamento in pieno stile Bùnat: mola mia leù!!!

lunedì 30 novembre 2009

BONATE DA URLO, SFIORATA LA PERFEZIONE

Vitto → 7,5 Una sola ingenuità, il rigore causato, in un firmamento di parate e guizzi salva-risultato. Nel pre-partita qualcuno sosteneva che “nel calcio a 7 non esistono portieri fenomeni”. Non so voi, ma io inizio ad avere seri dubbi. SPLENDIDO
Mapo → 7,5 Lo mettono spalle al muro già prima di uscire dallo spogliatoio, visto che dovrà contenere, o almeno limitare, il temuto bomber ospite. Grinta, cuore e coraggio gli ingredienti per non sfigurare e lui, il Mapo, ci fa sì una figura, ma è un
a porca figura. PURA DE NEGOT
Puma → 7,5 Bada più al contenimento che alla spinta e lo fa in modo impeccabile, quindi va benissimo così ed è un risultato eclatante se si pensa alla terribile zappata di giovedì (se non hanno trovato il petrolio a Bonate nemmeno questa volta, non lo trovano più). TRIVELLA
Leghi → 7,5 Agonisticamente cattivo e tremendamente efficace dal primo all’ultimo minuto in cui rimane in campo, l’azione che inventa per il gol di Sandrù è un mix letale di fantasia, grinta e velocità che strappa applausi a tutti i presenti. Nessun prosecco ma, signori, quante bollicine. ASSATANATO
Manuel → 7,5 Un guerriero che non ha paura, un gladiatore che non conosce pietà. Classe e potenza nel gol che indirizza pesantemente la partita e pensare che sta giocando da inizio stagione con più di un acciacco. Figuratevi se stesse bene… SFRACELLI
Ivan → 8 Precisione, opportunismo, freddezza. E spirito di sacrificio, nel rincorrere e fermare l’avversario, forse il vero scoop di giornata visto che le sue triplette, i suoi poker, le sue cinquine ormai non fanno nemmeno più notizia. E’ lui che indica la strada, a noi, comuni terrestri, non resta che seguirla. IL MESSIA
Bobo → 7,5 Solitamente è abbonato alle sostituzioni, ma stavolta nessuno ha osato tirarlo fuori dalla mischia. A coronare la solita prestazione generosa, un rigore procurato e un gol di pregevole fattura. MILITO

Stefano → 6,5 Rimpiazza un esausto Puma, portando fiato e ordine nel finale. Quella di tenerlo in panchina è una scelta non facile, ma se la squadra gioca così, il Bonate si può permettere anche questo lusso. GARANZIA
Capitano → 6,5 Dieci minuti tutti grinta per ritrovare una maglia da titolare ma forse non ha capito che se non porta le p
aste è già tanto se va in panchina. Entra in campo per rinviare più palloni possibili e lo fa in modo esemplare. SPAZZINO
Omar, Ricky, Gozzi, Panz e Seba → s.v. La partita in cui meno si sente il peso della panchina, ma anche quella che tutti avrebbero voluto giocare. Il turnover a volte è crudele, ma, quando il gruppo è unito, tutto si sopporta più facilmente. PARTE INTEGRANTE
All. Roby - Sandrèl → 21 punti in 10 partite e capolista tritata, alla faccia di chi a settembre si chiedeva se sarebbero riusciti a mangiare il panettone. In questi giorni tornerà Mister Roby Panseri ma, onestamente, chi ha il coraggio di dire loro di farsi un po’ più in là? INTOCCABILI
Giulio → L’attesa per conoscere il contenuto del discorso di questa settimana si fa sempre più spasmodica!! Eclatante il modo in cui, nella foto post-partita, sembra voler benedire dall’alto i suoi figlioli… QUESTI SONO I MIEI FIGLI PREDILETTI, ASCOLTATELI
Kollettivo → 9 I tifosi sono i primi a sentir puzza di partitone e fin da subito fanno capire all’Or.Roncola SPQR che aria tiri dalle parti del San Giorgio. Il baccano è incessante e piano piano viene ripagato: vittoria importantissima, proprio alla vigilia del derby con i Brembo Rangers e proprio pochi giorni prima del secondo anniversario di quel 1 dicembre 2007 che ha finora segnato l’apice nella storia del Kollettivo. Sarà un caso? Certo che no, non c’era modo migliore per festeggiare questa ricorrenza. TRIPUDIO

domenica 29 novembre 2009

E’ UN BONATE GRANDI SFIDE: CAPOLISTA TRAVOLTA

Un Bonate finalmente spumeggiante, dopo le recenti prestazioni interlocutorie, travolge la capolista Oratorio Roncola SPQR, che si presenta al San Giorgio Stadium a punteggio pieno, sotto una strepitosa mole di gioco, intensità e grande attenzione ai dettagli.
Il settebello a trazione anteriore scelto per abbattere i “galacticos”, mostrando loro la dura legge del San Giorgio, vede la sicurezza di Vittorio tra i pali, l’aggressività di Mapo in marcatura su Facoetti il temuto bomber ospite, la dinamicità di Puma in appoggio tra difesa e centrocampo, la ferocia di Natali in cabina di regia, la fantasia di Ivan in fascia sinistra, la rapidità di Leghi sulla destra e la concretezza di Bobo in attacco.
L’inizio della sfida mostra gli ospiti sornioni, sicuri della loro esperienza, attendere le mosse dei bianco-azzurri che invece sembrano temere le ripartenze locali: ne nasce un inizio molto lento e di attesa della trovata geniale: Vittorio si mostra subito sicuro nel respingere in uscita una punizione insidiosa di Adobati, poi ci prova Natali che, però, strozza troppo il diagonale, mentre la puntata maligna di Puma da lontano si perde sul fondo. La partita inizia a scaldarsi e Natali in percussione spreca un’ottima occasione mettendo a lato da buona posizione, mentre Vittorio deve sudare per sventare prima una complicata punizione di Adobati sulla cui respinta bomber Facoetti spara sul palo, e poi un tocco sottomisura di Diaw.
Il gol è nell’aria e dopo una percussione di Leghi chiusa da un tiro alto di poco, Ivan appoggia una punizione sui piedi di Natali, che nel cuore dell’area viene abbattuto: sacrosanto rigore che Ivan trasforma con un destro sporco che spiazza il portiere.
La risposta orgogliosa della capolista è nei piedi dello specialista Adobati, la cui punizione costringe Vittorio ad una prodezza, ma è sempre il Bonate ad affondare i colpi: Ivan prova il diagonale respinto da Rocchi, la palla viene raccolta da Leghi che appoggia fuori area su Natali e la bomba di “Re Leone” è una folgore che incenerisce il portiere e porta i suoi sul 2-0.
Gli ospiti non ci stanno ed iniziano a spingere con più concretezza: Vittorio è decisivo su tocco di Diaw in mischia, mentre le iniziative di Facoetti & C. esaltano la strepitosa prestazione degli attentissimi Puma e Mapo; la forza di oggi del Bonate è quella di saper rispondere colpo su colpo: Ivan in velocità mette a lato, poi la bomba di Mapo è parata da Rocchi, così come la straordinaria volèe dal limite di Leghi, mentre il rasoterra di Ivan da lontano si infila chirurgicamente nell’angolino per l’esaltante 3-0 che fa volare il Bonate.
Diaw, il “Drenthe” ospite, non ci sta e tenta di riaprire il match ma alza troppo la mira da sottoporta e poi mette a lato il diagonale in girata, mentre la rasoiata insidiosa di Ivan è messa in corner da Rocchi e sul ribaltamento di fronte Vittorio stende un po’ ingenuamente Facoetti, che poi trasforma il conseguente rigore, mandando al riposo le squadre sul 3-1, anche perché la percussione di Mapo non trova il bersaglio grosso.
All’avvio di ripresa tutti si aspettano la reazione ospite, la ricerca della rimonta della capolista che vorrebbe mantenere l’impressionante cammino tenuto fin’ora, e invece in campo c’è un Bonate che non concede sconti: attento, determinato, concentrato; ci prova subito Leghi su punizione che pesca Natali il cui tocco sporco si perde sul fondo non senza un sussulto, poi un Bobo eccellente controlla al limite, affonda il colpo ma viene steso da Sana: è il terzo rigore, secondo per il Bonate che Ivan insacca con grande freddezza per un 4-1 più che meritato.
La nuova, disperata reazione ospite è nei piedi del solito Facoetti, ma la sua girata trova un Vittorio miracoloso che mette in corner d’istinto, e nell’ennesima insidiosa punizione del regista Adobati, sulla quale un gigantesco “Tiger” sventa di piede.
Leghi, inesauribile, prova il diagonale ma è centrale, mentre di nuovo Vittorio risponde con sicurezza al piazzato di Adobati: niente da fare per la capolista, anche perché il Bonate di oggi è travolgente: splendida azione manovrata che nasce da un numero incredibile di Leghi, la palla perviene a Bobo che si gira in area e infila con freddezza il 5-1.
Facoetti, finalmente, trova il gol con una girata in area che ruba il tempo a Mapo e infila Vittorio nell’angolino tenendo accesa una fiammella di speranza per i suoi, ma un ispiratissimo “Pantera” Ivan la spegne subito con il gol che vale il 6-2 per i suoi e il suo favoloso poker personale: c’è una punizione di Leghi respinta fortuitamente dal corpo di Bobo, la palla perviene al fantasista bianco-azzurro che scaraventa in gol con potenza e precisione.
Prima della fine c’è spazio per il 6-3 infilato da Facoetti con una potente punizione e da una gran quantità di emozioni in una partita bellissima: Ivan sfiora la cinquina centrando il palo al termine di un’azione manovrata, poi un passante d’oro di Natali trova pronto Bobo ma Rocchi chiude bene, mentre il virtuoso tacco di Diaw è un brivido che si perde a lato di un soffio, mentre Vittorio para con sicurezza l’ennesima punizione di Adobati.
Finisce in gloria per il Bonate che travolge con pieno merito una squadra davvero ottima, impreziosita da un tandem offensivo forte e ben assortito, divinamente arginato da tre autentici giganti come Vittorio, Mapo e Puma, senza dimenticare l’apporto di Stefano, in campo nel finale per Puma. La marcia in più dei bianco-azzurri? Tranquillità, concentrazione, gioco di squadra, coesione, rabbia agonistica e una straordinaria voglia di vincere.
Si può ritornare a correre, partita per partita, con la stessa determinazione vista in campo oggi e che ha permesso di annichilire una squadra tosta ed esperta.

lunedì 23 novembre 2009

RETROGUARDIA TRAVOLTA, VISCA CAMBIA L’INERZIA

Vitto → 6,5 Salva subito per due volte, ma molto presto si ritrova solo contro il Cerro ed è costretto a capitolare. Fa il possibile per tenere in piedi il Bonate e non ha responsabilità sui gol. AFFIDABILE
Ricky → 5 Ha la dura missione di contrastare il pericoloso centravanti avversario, missione purtroppo fallita. A volte sembra tira
rsi fuori dalla fanghiglia che lo circonda e lo trae in inganno, ma nei momenti decisivi sprofonda inesorabilmente. SABBIE MOBILI
Gozzi → 5,5 L’impegno e la grinta sono quelli giusti, ma alla fine, fra rimbalzi assurdi, pattinate nel paciucco ed avversari che scappano via, non ci capisce molto nemmeno lui. SVARIONI
Capitano → 5 Un campo del genere fa risaltare all’ennesima potenza l’inadeguatezza dei suoi piedi, tutt’altro che morbidi anche su un campo normale. Ma le paste? IMBARAZZANTE
Manuel → 6 A conti fatti non gli riesce molto, ma quantomeno è il bonatese che più si sbatte (o almeno ci prova…), nonostante i molti cerotti. E’ l’ultimo ad arrendersi, ma per il Bonate non basta. GENEROSO
Ivan → 7 Se il Bonate prova fino all’ultimo a tornare a galla, il merito è soprattutto della sua tripletta nella ripresa. A cercare il “pelo nel pagliaio”, come direbbe il Panz, potremmo dire che se fosse stato più preciso all’inizio forse avremmo visto un’altra partita, ma in realtà, essendo l’unico dei suoi che combina qualcosa, non
gli si può rimproverare nulla. INAPPUNTABILE
Panz → 5 Non sarà solo colpa sua, ma là davanti non si vede nulla di rilevante, se non un gol di braccio che fa ricordare le gesta recenti di colleghi più illustri… Henry? Macchè, il centravanti della Samp… GIAMPAOLO PANZINI

Visca → 6,5 Come successo mille volte, il suo ingresso cambia la partita, peccato però per un paio di conclusioni fallite. Riesce lo stesso a fare gol con il fondoschiena. CHIAPPONE
Leghi → 6 Inventa da solo l’azione del secondo gol biancazzurro, ma troppo spesso si incaponisce in giocate poco utili (tipo le rovesciate che finiscono alla bandierina o giù di lì). Come direbbe lo zio Piero: TESTONE
Stefano → 6 Entra talmente carico che piazza subito due autentiche pattinate nel fango che comunque non gli impediscono di rimanere in piedi senza finire nella melma. Che equilibrio! CARLA FRACCI
Bobo → 6 Dentro a freddo per l’infortunato Visca, non ha il tempo per far vede
re qualcosa. Forse l’unico a lasciare il campo con i pantaloncini puliti. OMINO BIANCO
Omar, Puma e Seba → s.v. Non hanno la fortuna di provare lo scivolo (cioè la discesa pazzesca fra la panchina e la linea laterale) per scendere in campo. ‘n sé ‘ndoe? Caneva?!? STUKAS
All. Roby - Sandrèl → Le provano tutte per motivare la squadra al punto giusto, ma evidentemente non è stato sufficiente. Due minuti dopo il fischio finale si stavano già chiedendo quale fosse il modo migliore per risollevare il morale della truppa. PSICOLOGI
Giulio → Chi, dopo la partita, torna a Bonate sulla Passat, dimostra grande pietà verso i suoi tappetini, levandosi le scarpe e tenendole in mano. E il Guardalinee può sorridere. Ma stavolta, dopo sei settimane consecutive, niente paste al martedì. MANNAGGIA
Kollettivo → 7 Arrivano al campo, rimangono subito a bocca aperta per le condizioni del campo, restano in stato di “trance” per tutta la partita e se ne vanno come erano venuti, senza proferire parola. SBALORDITI

Il “campo a 7” di Cerro → 1 Voto minimo e virgolette obbligatorie. Va bene che è il CSI, va benissimo che siamo “dilettanti a 7”, però a tutto dovrebbe esserci un limite. E una regola dovrebbe esistere per distinguere i terreni da gioco propriamente detti da praterie selvagge come quella di Cerro o i terribili ghaioni tipo Corna Imagna. E’
incredibile come in pochi giorni si possa passare dai campi sintetici ad altri su cui regna l’incuria più totale. E’ incredibile pensare come a Bonate Sotto si trascorrano delle ore il sabato mattina per preparare il campo (più la “ripassata” delle lineee fra una partita e l’altra…) e che invece da altre parti tutto o quasi sia lasciato al caso: dalle buche, all’erba alta, alle cacche di lombrico, all’assenza di spazio per poter mettere delle panchine. Adesso che ci penso, al Parco Brembo ci sono due porte in legno, all’incirca grandi come quelle di Cerro; attorno ad esse ci potremmo disegnare un campo a 7 e piazzare un bel container per gli spogliatoi… lì potremmo ospitare i nostri avversari durante il campionato. Chissà, magari potrebbe essere un vantaggio. Proviamo? Tanto non viene nessuno a controllare e l’arbitro comunque fa giocare… SCANDALOSO

domenica 22 novembre 2009

UN TEMPO REGALATO PER UNA SCONFITTA CHE BRUCIA

C’è grande rabbia a fine partita tra le file dal Bonate per come è maturata questa sconfitta, la terza in campionato, sull’infame terreno dove disputa le sue gare casalinghe l’Oratorio Cerro: una trincea indegna, dove giocare a calcio è una chimera, che è impossibile chiamare “Campo di calcio” e dove chiunque impedirebbe di giocare, evidentemente, escluso il CSI di Bergamo.
Il settebello scelto dalla strana coppia Berto-Sandrel per affrontare questa difficile sfida, è frutto di scelte quasi obbligate, con Ricky in marcatura e Gozzi in appoggio, per un centrocampo in evidente difficoltà, tra un Natali in cabina di regia non al top, Ivan a sinistra, nonostante il risentimento avvertito nell’ultimo allenamento e Capitan Stefano a destra, al ritorno in campo dopo le settimane di influenza, in evidente ritardo di condizione. Panz al centro dell’attacco e Vittorio tra i pali completano lo schieramento.
I Mister chiedono 7 leoni ma, nonostante un inizio promettente, su un terreno simile, gibboso, infangato (in periodo di assoluta siccità…mah?), pesante e scivoloso, servirebbero 7 panzer cingolati: Ivan ci prova direttamente dal dischetto di centrocampo ma trovando Bonzanni attento, poi un affondo di Verzeni esalta i riflessi di Vittorio. Natali spara alto da buona posizione, poi un piazzato di Ivan sbatte sulla traversa; è lo stesso “Pantera”, ispirato e tonico, a scendere bene ma poi scaricando a lato, mentre Locatelli comincia a far vedere le sue qualità, liberandosi dalle grinfie di Ricky e alzando troppo la mira, mentre il destro di Panz dal limite si perde a lato.
La svolta del match è al 9° minuto, quando la fuga di Locatelli, favorita da uno scivolone di Ricky tradito dal terreno infame, si conclude con un perfetto diagonale che batte Vittorio e porta i locali sull’1-0. Il Bonate, incredibilmente, si sfalda, anche perché “Re Leone” Natali in mezzo al campo fatica a ritrovarsi e il Capitano è in imbarazzo di fronte al pressing locale: Vittorio deve farsi in quattro per chiudere su Previtali favorito da un rimbalzo allucinante, mentre non può nulla sul diagonale di Verzeni ben imbeccato da una verticalizzazione del funambolico Locatelli, vero uomo in più e con i bianco-azzurri in piena confusione arriva il 3-0 per i locali con un’inzuccata di Previtali fortuitamente deviata da Natali e che beffa Vittorio. Siamo al quarto d’ora e i sogni di gloria del bonatesi sembrano già conclusi, anche perché la situazione rischia di diventare travolgente, con Costantiniello che spreca da buona posizione e con Locatelli che tenta lo scavetto colpendo la traversa.
Prova a scuotersi il Bonate con Gozzi più volte respinto e con una volèe di Natali che si perde alta. Di nuovo un generoso Gozzi mette a lato di un soffio, subito dopo una parata di Vittorio, sicuro sul diagonale di Bonzanni, e lo stesso Gozzi salva sulla linea risolvendo una situazione imbarazzante. Nel finale di primo tempo c’è un’illusione, con “Thierry” Panz che devia in rete un cross di Ivan, ma il tocco di braccio è visto dall’arbitro che, giustamente, annulla, mentre il diagonale del Capitano, che chiude il primo tempo, è parato da Bonzanni.
A inizio ripresa entra il “Panzer” che serviva ai bianco-azzurri: Visca a sostituire Panz e per il Bonate inizia una nuova partita: è subito “Earthquake” che si libera bene ma spara alto, poi la sua volèe è preziosa, ma troppo debole e centrale, mentre la sua sponda è un invito a nozze per Ivan che infila in rete l’1-3 con un rasoterra, regalando ai suoi un importantissimo filo di speranza.
Di nuovo un indemoniato Visca conquista palla ma poi spara alle stelle, mentre Vittorio mantiene viva la speranza respingendo un diagonale di Villa, e di nuovo Visca spara di prepotenza una punizione sulla quale Bonzanni si supera mettendo in corner e, dopo una palla insidiosa di Villa che sbatte sulla faccia superiore della traversa, arriva l’1-4 che sembra chiudere i conti ed è una nuova beffa per il Bonate: punizione tesa di Previtali sulla quale Ricky, nel tentativo di respingere, sbuccia malamente spiazzando Vittorio. A parti invertite il risultato è ben diverso: punizione bomba di Visca e l’onnipresente Previtali respinge con sicurezza di testa, mentre sulla deviazione di Natali da sottomisura Bonzanni non si fa sorprendere.
Il Bonate butta in campo tutto il cuore di cui è capace: Natali viene abbattuto al limite, la palla perviene a Ivan che scarica a rete, ma la norma del vantaggio per il Bonate, evidentemente, non funziona e l’arbitro fischia il fallo con troppa precipitazione, vanificando la prodezza di “Pantera”; fortunatamente lo stesso Ivan insacca la punizione con un rasoterra chirurgico per il 2-4 che carica i suoi, infatti, dopo una parata di Vittorio su Villa, il neo entrato Leghi riceve palla da Natali e scarica a rete un diagonale deviato sulla riga da Visca per il 3-4 che scatena tuoni e fulmini, ma la sfortuna di oggi non è ancora finita: Visca deve abbandonare per un risentimento muscolare e il contropiede di Locatelli infila in uscita Vittorio per il 3-5, ennesima badilata in faccia ai ragazzi.
Il Bonate prova il tutto per tutto e infila il 4-5 con una girata strepitosa di Ivan su spiovente di Ricky, ma sul diagonale poco convinto di Leghi parato da Bonzanni si spengono le speranze dei bianco-azzurri.
Sconfitta che brucia, che fa male perché c’è la consapevolezza che si tratta di uno stop meritato: un tempo regalato ad avversari estremamente validi non si può concedere e i troppi errori commessi sono stati pesantemente pagati. La scusante di un terreno di gioco, che nemmeno il più ottimista potrebbe definire un campo di calcio, ha un fondamento, ma la forza di una squadra si può anche misurare in un simile frangente: saper affrontare difficoltà ambientali (anche perché tutti sapevamo che si sarebbe giocato su un campo impossibile…) e non farsi distrarre dalla rabbia per una situazione che non si può cambiare, cercare di capire da subito i problemi concreti ed affrontarli con intelligenza, mantenere i nervi saldi anche nei momenti di maggior difficoltà.
Da lodare, invece, la reazione avuta nella ripresa: quella si, da grande squadra…purtroppo la situazione era troppo degenerata per ottenere il massimo, ma ripartendo dalla consapevolezza che tutto è possibile, con entusiasmo e voglia di lottare fino all’ultimo respiro, sarà ancora tutto da giocare.

lunedì 16 novembre 2009

MOLTE OMBRE, MA ANCHE QUALCHE LUCE

Omar → 7 Un po’ sorpreso sull’unico gol subito, si riscatta nella ripresa con un paio di interventi felini. GATTO
Ricky → 6,5 Alla prima da titolare in questa stagione, soffre la velocità della punta avversaria ma fa quello che finora abbiamo visto poche volte in area bonatese: rinviare alla “viva il parroco”. SPAZZINO
Stefano → 7,5 Riassapora, dopo tanti anni, il gusto di quella corsa iniziale verso il centrocampo, non sembra lasciarsi tradire dall’emozione e, udite udite, si rivela come il migliore dei suoi. I casi sono due: o abbiamo un campione in casa oppure il resto della squadra ha fat
to un po’ pena. E’ evidente che propendiamo per la seconda ipotesi, ma è altrettanto chiaro che saremmo ben felici di sbagliarci… E’ LUI O NON E’ LUI? CERRRTO CHE E’ LUI!!!
Puma → 5 Schierato in fascia, non ingrana praticamente mai, come il resto del reparto avanzato. Rincorre la palla senza prenderla e la sua partita finisce all’intervallo. STRANITO
Manuel → 7 Guarda un po’ come è strano il calcio: segna 3 gol decisivi in una partita che lo vede meno determinato del solito e a volte addirittura saltato dalla maggior freschezza degli avversari. Dimostra comunque che la prolificità del giovedì non era un fuoco di paglia e raggiunge l’importante traguardo dei 150 gol in biancazzurro. APPLAUSI
Ivan → 5 Dagli 11 gol in due partite nel Bresciani agli zero tiri nello specchio della porta delle Ghiaie, il passo è troppo lungo per essere vero. Piovigginava, forse si è solo un po’ arrugginito, ora servirebbe una limata. MOLITTA
Bobo → 5 E’ risaputo che se la squadra gioca male, il centravanti non ne becca una. Prova il sinistro una sola volta, ma la sua conclusione è parata. FIACCO

Leghi → 5,5 Subito un gol, poi si perde in un “ti-tic e ti-tac” fino alla fine del match, risultando troppo molle e non ancora al top della condizione dopo i recenti acciacchi. FARRAGINOSO
Visca → 5 La pizza vinta a suon di gol durante l’allenamento di giovedì sembra averlo rammollito: entra in campo con un buon piglio, poi si spegne progressivamente fino a regalare al pubblico l’azione più lenta della storia del calcio. Giornata da dimenticare, il vero Visca è ben altra cosa. IRRICONOSCIBILE
Gozzi → 6 Dentro nel finale, rischia qualcosa ma tutto sommato se la cava, anche perché la mira degli a
vversari è qualcosa di sconcertante. Francamente però, dopo la spettacolare “scialuppa” di martedì in allenamento, ci chiediamo cosa ci faccia in una squadra di “dilettanti a 7”. SPRECATO
Mapo → 6 In fascia per qualche minuto, non demerita ma denota ancora una volta dei cronici problemi nell’inquadrare il bersaglio. IMPRECISO
Vitto, Capitano, Panz e Seba→ s.v. Normale turnover per Vitto e Panz, turnover obbligato per un Capitano appena reduce dall’influenza suina, turnover ad oltranza invece per il Segretario.
All. Roby - Sandrèl → Alla luce delle sei vittorie in otto partite, meritano solo complimenti, anche se le partite più dure arrivano adesso. La squadra stavolta non ha fatto una bella partita, certo è che gli allenatori non sembrano aver paura di nulla: prima schierano una difesa inedita (ed alla fine si può anche dire che abbiano avuto ragione, visto l’unico gol subito), poi, quando capiscono che non è giornata, non ci pensano due volte a cambiare un paio di uomini già nell’intervallo. CORAGGIOSI
Giulio → Vederlo trattenere le risate a due centimetri dall’arbitro che sbagliava tutti i cognomi (o quasi…) è stao qualcosa di impagabile. Non si fa così, il più anziano dovrebbe essere un esempio di serietà… MONELLO
Kollettivo → 8 La presenza dei tifosi ospiti carica a mille i supporters bonatesi, che non si lasciano sfuggire l’occasione del primo derby con le Ghiaie per ricordare a tutti che di Bonate c’è n’è uno, con tanta pace delle frazioni. Taglienti come loro solito, ma se non fosse così, che Kollettivo sarebbe? SPAVALDI

domenica 15 novembre 2009

STEFANO AL GRANDE RIENTRO PER TRE PUNTI IN UN BONATE SOTTOTONO

E’ un Bonate poco spumeggiante quello che scende sul terreno del San Giorgio per affrontare un agguerrito Ghiaie 86, ma grazie alla classe dei suoi singoli, più che al consueto gioco di squadra, oggi grande assente, ottiene tre importanti punti, che lo tengono ancorato alle prime posizioni, in vista delle prossime sfide d’alta quota in calendario.
Per l’ennesima volta la strana coppia Berto-Sandrel dispone un settebello assolutamente inedito e piuttosto abbottonato: tra i pali, per offrire respiro a Vittorio, è la volta di Omarone e davanti a lui Ricky in marcatura protetto dall’esordio dal primo minuto del rientrante, dopo anni di assenza dai campi, di Sgumì, al secolo Stefano Brembilla. Centrocampo ruggente con cabina di regia affidata al solito “Re Leone” Natali, non al top della condizione, affiancato dal Puma Grez e da “Pantera” Ivan mentre a Bobo è affidata la trazione anteriore dello schieramento.
Gli ospiti si mostrano subito molto grintosi, con un pressing alto e costante, ma al primo affondo i bianco-azzurri sono già avanti: gran botta di Natali e palla in rete. Sembra tutto facile per il Bonate, anche in considerazione della non eccelsa qualità del portiere ospite, tale che sembra che ad ogni azione si possa andare in rete, ma non è così: il Ghiaie aggredisce, morde e ruggisce su ogni pallone, mettendo in difficoltà il Bonate, che fatica a ritrovarsi e a sviluppare il consueto gioco arioso e rapido. In verità i pericoli per Omarone sono relativi, tant’è vero che è chiamato in causa più con uscite che con parate, ma il forcing ospite non da respiro ai locali. Ci vuole un’altra invenzione di Natali per sbloccare lo stallo che si è creato: diagonale sporco di Manuel sul quale la difettosa presa di Facheris materializza un gol beffardo.
Il Ghiaie non demorde e con un mancino al vetriolo di Sala troppo angolato per Omarone, si porta sul 2-1 rimettendo tutto in discussione.
L’intervallo arriva puntuale per rimettere ordine nelle idee del Bonate che rientra nella ripresa con Leghi al posto di un disorientato Puma e Visca per un volenteroso ma troppo solo Bobo.
Sembra che la scossa sia arrivata, tant’è vero che il Bonate si porta sul 4-1 nel giro di tre minuti, prima con una sassata di sinistro di Natali (tripletta per lui!) dalla tre-quarti, poi con un fendente di Leghi che beffa Facheris anche grazie al prezioso velo di Visca, in un gol costruito dai due neo-entrati. Di nuovo sembra tutto facile, ma il Bonate decide di complicarsi la vita, tornando ad un gioco abulico che soffre della scarsa vena di Ivan, più prezioso in chiusura che in costruzione, e soffrendo un avversario che davvero non molla un metro e mette in crisi le svogliate manovre bianco-azzurre.
Il Ghiaie, sospinto dai numerosi e rumorosi ultras, chiude il Bonate nella propria metà campo e solo qualche sporadico affondo riesce ad alleggerire la pressione: nemmeno un altro doppio cambio (Mapo e Gozzi per Ivan e un applauditissimo Sgumì) riesce a dare la svolta, ma il Bonate regge comunque l’urto anche per la non eccelsa precisione degli ospiti: ci provano più volte Dossi e Boschini ma Ricky e Gozzi fanno buona guardia e quando i mastini di casa sono superati Omarone non si fa sorprendere con un paio di parate sicure a terra e una respinta d’istinto su insidioso diagonale del frizzante Dossi, ma più spesso le conclusioni si perdono sul fondo e il risultato non cambierà più.
Certo non è stato il miglior Bonate della stagione, autore di una prestazione deludente e confusionaria, forse anche frutto di sottovalutazione dell’avversario, dimostratosi, un po’ a sorpresa, grintoso e determinato, davvero mai morto, pericoloso e aggressivo per tutti i 60 minuti.
Natali un po’ sottotono, ancora sofferente per i guai muscolari di questo periodo, eppure autore di una tripletta pur senza non spumeggiare è una delle note positive della giornata, così come molto positivo è stato il rientro di Stefano, protagonista di una partita di classe e sostanza, certamente il migliore del Bonate; anche Ricky ha offerto una buona prova, reggendo all’urto del forcing ospite e lasciando pochi spazi al suo non semplice avversario; Omarone tra i pali non ha demeritato, ma deve migliorare nel gioco della palla, mentre Gozzi si è subito ambientato al clima della sfida senza sbavature; Ivan è apparso non al meglio, ma sono da evidenziare i numerosi recuperi in fase difensiva di cui è stato protagonista; Bobo è stato troppo abbandonato da una disposizione mai ottimale della squadra, ma si è battuto con coraggio pur senza incidere, mentre Leghi, dopo una partenza promettente condita da un gol, si è incaponito troppo nella soluzione personale perdendo di concretezza; evanescente Visca, anche lui troppo solo davanti, ma ha anche sbagliato troppi palloni e non ha saputo incidere a dovere, mentre per Mapo 10 minuti di corse e grinta, ma senza cambiar volto alla sfida, e Puma un primo tempo in difficoltà nella posizione di esterno: non riesce a trovare riferimenti e corre a vuoto spremendosi inutilmente e creando anche difficoltà di posizione a Ricky.
Con questa sono 5 le vittorie consecutive ottenute dai bianco-azzurri che ora sono attesi da un tour de force che ci dirà qualcosa in più sul loro reale livello: l’importante sarà preparare bene queste sfide, con serietà ed entusiasmo.

mercoledì 11 novembre 2009

VITTO, OCCHIO AL PUMA. E NON SOLO A LUI

I grandi risultati, si sa, si raggiungono con l’impegno e la fatica e non si possono minimamente sognare se non ci si abitua a stringere i denti, a soffrire, a non mollare mai. Lo sanno anche i giocatori del Bonate a 7 che tutti gli anni si sfidano a “chi manca di meno”, ovvero a chi ottiene più presenze lungo la stagione, sia in occasione delle partite che dei tanti allenamenti previsti nell’annata calcistica. Chiaro che non tutti possono essere sempre presenti, chiaro che gli impegni della vita di tutti i giorni sono tanti e non riguardano solo il calcio a 7, tuttavia questa speciale classifica è un buon indicatore della tenacia che ogni giocatore mette in campo per mettersi a disposizione della squadra. Il cosiddetto “albo d’oro” delle ultime stagioni è pubblicato qui a fianco e vede un Vittorio grande protagonista dell’ultimo triennio; e, stando, ai primi mesi di quest’annata 2009-2010, sembra che il n°1 del Bonate non abbia nessuna intenzione di abdicare: ancora nessun’assenza e quindi 33 presenze stagionali in compagnia del Puma, che sembra davvero aver ricominciato alla grande anche sotto questo punto di vista. Non mollano Gozzi e Sandrù, staccati rispettivamente di una e due lunghezze, mentre sono appena più indietro Omar (30), Stefano (29) e Mapo (28). I frequenti impegni extralavorativi non permettono al Capitano (25 presenze finora) di rimanere agganciato al treno di testa, con la coppia Leghi-Ivan che invece si attesta a quota 24. Le 22 presenze di Manuel risentono forzatamente dell’infortunio di inizio stagione (da quando è rientrato ha fatto l’en-plein...), le 20 del Panz sono condizionate dal matrimonio di settembre ed infine quelle di Visca e Ricky (rispettivamente 19 e 14) sarebbero state ben superiori se non fosse stato per i tanti impegni di lavoro. Così, mentre il Vitto deve guardarsi dal Puma che ringhia e non molla, tutti fanno a gara su sé stessi e sugli altri: non c’è in palio nulla di prestigioso in realtà, se non la soddisfazione di chi sa d’aver fatto del proprio meglio per sé e per la squadra, mettendo in gioco le proprie qualità. I numeri dicono che quest’anno, finora, ci sono stati mediamente presenti alle partite e agli allenamenti ben 11 giocatori su 14, questo nonostante gli infortuni, il lavoro, ecc… E’ un ottimo dato di quell’impegno e di quello stringere i denti di cui si diceva sopra; di sicuro non sarà facile proseguire su questi livelli, specialmente adesso che l’inverno è alle porte. Ma bisognerà provarci, la competizione interna dovuta alla classifica delle presenze darà sicuramente una mano in questo senso… Vitto, attento al Puma e a chi sta dietro di lui!

lunedì 9 novembre 2009

IVAN, CHE BOTTI! GOZZI E MANUEL, CHE BOTTE!

Vittorio → 6,5 Quando viene chiamato in causa non delude mai: sul primo gol è semplicemente sfortunato, nella ripresa azzecca tutto e in un’occasione ipnotizza pure l’avversario. GIUCAS CASELLA
Gozzi → 6,5 Circa 35 minuti a subire manate e pallonate in faccia: non era la sua giornata. SFREGIATO
Puma → 7 Peccato per l’incertezza che costa il terzo gol, perché prima e dopo ha rasentato la perfezione. Corre, raddoppia, sbroglia… addirittura si spinge in avanti e gonfia la rete. Che volete di più? ESEMPLARE
Mapo → 6,5 Partita onesta, ma priva del guizzo che farebbe decollare il suo voto (peccato per la traversa nel primo tempo). Prima in fascia, poi dietro ed infine in panchina: ovunque lo metti, negli ultimi tempi è una garanzia. JOLLY
Manuel → 7 Una spina nel fianco degli avversari. Il solo modo per fermarlo? Steccarlo da dietro a quanto pare, perfino dopo aver scoccato il tap-in del 4-1. MARTORIATO
Ivan → 7,5 Passano dai suoi piedi fatati tutte le azioni del Bonate; segna subito un gol capolavoro, poco dopo va vicinissimo al bis e semina il panico per tutta la partita. Autore di 15 gol (!!) nelle ultime 4 partite fra campionato e coppa, c’è solo una parola che descriva al meglio il suo attuale stato di forma. FANTASCIENZA
Panz → 6,5 Inizio timoroso, poi il gol gli da fiducia ed il “Buitre” è grande protagonista anche nell’azione della quarta segnatura. Saremo ripetitivi, ma non si può non parlare della sua esultanza, questa volta con piroetta incorporata, ovviamente accidentale causata da uno scivolone sul sintetico. SHOW PANZ

Visca → 6,5 Schierato nell’inedito ruolo di laterale di destra, si mette al servizio della squadra facendo sentire il suo peso. Rispetto ai suoi standard, delude un po’ sottoporta, specie se si pensa al funambolico gol dalla bandierina di mercoledì, ma, se segnano i compagni, ci può stare. BREAK
Bobo → 6,5 Un quarto d’ora fra strattonate subite e decine di stop ad inseguire la palla che puntualmente finiva in fallo laterale. Riesce comunque a prodigarsi in un paio di belle sponde verso i compagni. FLIPPER
Ricky → 6,5 In campo nel finale per rafforzare la difesa e non concedere occasioni agli avversari. Missione compiuta, perché nei pochi minuti in campo il siculo non ne fa passare una. POSTO DI BLOCCO
Omar, Sgommino, Seba, Leghi → s.v. Rivedranno mai il campo? Beh…se vale il detto “squadra che vince non si cambia” la risposta arriva da sé…ATTAPIRATI
All. Roby → Indovina la formazione e non sbaglia i cambi, centrando la quinta vittoria in campionato, la quarta consecutiva, per un Bonate bello e convincente. Tutto bene quindi, guardando la classifica c’è solo qualche rimpianto per qualche punto perso all’inizio. PORCO CANE
Giulio → In barba alla Coppa Disciplina, mercoledì scorso l’arbitro l’ha combinata talmente grossa che perfino il Giulio era lì lì per insultarlo. QUANDO CI VUOLE, CI VUOLE
Kollettivo → 7,5 L’orario di gioco non li aiuta e infatti i supporters bonatesi si presentano in leggero ritardo dopo il fischio d’inizio; non è la giornata dei cori ed infatti anche il trascinatore Pistocchi demorde subito. Ma c’è un Bonate grintoso e tonico sul campo, insomma il Giamma se ne può andare a casa bello soddisfatto. Mezzo voto in più per aver presenziato anche a Martinengo. IRRIDUCIBILI

domenica 8 novembre 2009

ORGOGLIO BONATE: E LA CORSA CONTINUA

Sull’insidioso sintetico di Osio Sopra contro un Sobli Forever, imbattuto in casa, squadra arcigna, esperta, spigolosa, il Bonate Sotto vince e convince, incanalando subito la sfida a proprio favore e soffrendo solo in seguito ad alcune distrazioni difensive.
Settebello nuovamente inedito per mister Berto, di nuovo solo in panchina, con Mapèl a presidiare la fascia destra e Ivan a sinistra, Panz centrale d’attacco, Gozzi in marcatura e Puma in appoggio, mentre gli inamovibili Vittorio tra i pali e Natali in cabina di regia completano lo schieramento.
L’inizio è tutto bianco-azzurro, nonostante un brivido in apertura per errore in disimpegno di Vittorio che poi recupera alla grande, e schiaccia subito i padroni casa, stranamente intimoriti, sotto un’intensità di gioco altissima: è “Pantera” Ivan a piazzare la zampata che apre le danze, con una punizione straordinaria, poi Mapèl prova il diagonale me è parato alla grande e quando un immenso “Re Leone” Natali apre per il Puma che infila in diagonale di esterno destro il 2-0, siamo al 7° minuto e la partita sembra già chiusa.
Ci prova Giugno a riaprire le speranze ma la sua buona iniziativa si conclude con un tiro alle stelle; è solo un fuoco di paglia, in campo c’è solo Bonate: un travolgente Natali viene abbattuto al limite, primo di una lunga serie di entratacce ai danni dei bonatesi, ma la punizione di Ivan si stampa sulla traversa e una traversa viene anche centrata da Mapèl con un tocco morbido dal limite.
Il Bonate rallenta e i locali piazzano un break pericoloso: Giugno scarica fuori dopo un brillante accentramento, mentre Vittorio è sicuro sulla punizione di La Piana e sulla sassata da lontano di Saladino.
Ivan ci prova due volte in diagonale ma è parato, mentre Natali, dopo una fuga lunga tutto il campo, è chiuso al momento di concludere; sembra che da un momento all’altro il Bonate possa chiudere i conti e invece una gran rasoiata da lontano di Gelmini si infila nell’angolino beffando Vittorio e portando lo score sul 2-1, ma il Bonate ha una marcia in più riportandosi avanti di due con Panz che raccoglie un taglio di Ivan e infila il 3-1 sul primo palo. Lo stesso rosso crinito bomber potrebbe fissare la doppietta ben imbeccato da Natali, ma si attarda ed è chiuso dal portiere.
Prima dell’intervallo c’è spazio per un liscio di Gozzi che da il via a Giugno, ma l’attaccante di casa spara alle stelle da buona posizione.
L’inizio ripresa offre due ghiotte occasioni al Bonate: Mapèl scarica un diagonale parato a pugni chiusi da Boschini, mentre la volèe di Natali dal limite è bella da vedere ma non efficace. I padroni di casa si riorganizzano e, scampato il pericolo, tentano la disperata rimonta affondando i colpi e sfruttando un momento di appannamento dei bianco-azzurri, che con l’ingresso di Visca in fascia al posto di Gozzi e l’arretramento a ultimo uomo di Mapèl, faticano a risistemare l’assetto: gran botta di Del Prato alta di poco, punizione di “Butcher” Guidati sulla barriera ripresa di testa dallo stesso difensore sul quale Vittorio non si fa sorprendere e lo stesso “Tiger” Vittorio è prodigioso a sventare su La Piana, sul quale anche Puma chiude con precisione.
Il Bonate si scuote e alla prima occasione firma il 4-1: contropiede di Natali che serve Panz, il diagonale del centravanti colpisce il palo ma “Re Leone” è pronto al tap-in decisivo.
La Piana fugge dalla marcatura di Ivan il quale sbaglia la chiusura lasciando libero l’avversario che non ha difficoltà a insaccare il 4-2 che tiene il match vivo, ma solo per due minuti, allorchè Mapèl verticalizza per Visca il quale apre su Ivan che infila a porta quasi sguarnita la sua doppietta per il 5-2.
“Earthquake” Visca non è al meglio ma prova comunque la soluzione personale girando sul primo palo un sinistro che manca l’obbiettivo grosso e sul ribaltamento di fronte un errore di Puma da il via all’indiavolato Gelmini che mette dentro il 5-3.
Il risultato non cambierà più, anche perché il finale vede qualche occasione fallita per parte: Natali in percussione è chiuso da Boschini, poi Visca mette a lato un gran suggerimento del neo entrato Bobo, di nuovo Natali mette fuori da buona posizione così come a lato si perde il diagonale in corsa di Ivan, mentre Vittorio para con sicurezza una gran girata di Gelmini; l’ultimo brivido è per una punizione di Ivan che, smorzata dalla barriera, è parata senza problemi da Boschini.
Per il Bonate tre punti importanti, che gli consentono di dimenticare le delusioni di coppa e di riprendere a passo spedito il cammino in campionato: vittoria autoritaria e mai in discussione contro una squadra solida e mai morta, interessante mix di esperienza e gioventù, spigolosa e molto fallosa.
Grande merito ai bianco-azzurri di aver imposto da subito il proprio gioco, senza lasciare iniziative ai locali sul cui campo avevano fin’ora costruito il loro campionato, oltretutto su un terreno sintetico che, come noto, ha sempre messo in difficoltà i ragazzi.
Qualche errore di troppo, come sempre pagato a caro prezzo, specie in fase difensiva, ma anche una mancanza di cinismo davanti, dove, dopo i 40 gol realizzati in 5 match, si è notato un lieve appannamento generale, ma va bene così: da inizio stagione la squadra schierata ha sempre vissuto numerose modifiche oltre a cambi di assetto a gara in corso e trovare i giusti dinamismi non è semplice.
Il campionato continua, partita dopo partita, e con serenità ed entusiasmo dobbiamo continuare a correre, preparandoci al meglio per ogni sfida.

giovedì 5 novembre 2009

BONATE BRAVEHEART NON BASTA: CIAO CIAO BRESCIANI

Amara eliminazione per il Bonate al primo turno del Trofeo Bresciani, sbattuto a casa dall’Oratorio Martinengo, squadra forte, rapida e aggressiva, dopo un’incredibile pioggia di reti: tra andata e ritorno il computo finale dice 17-16 per il team della bassa.
Dopo la risicata vittoria nella gara d’andata il Bonate sfodera sul sintetico di Martinengo una gara coraggiosa, difficile per la difficoltà di un campo veloce e scivoloso e di un avversario davvero forte; la strana coppia Berto-Sandrel, ricomposta dopo alcune partite, premia il settebello vincitore all’andata, con Bobo al centro dell’attacco, fasce presidiate da Capitan Stefano (che oggi ha ceduto la fascia a Natali, al solito posto in cabina di regia) e da Ivan, mentre Gozzi e Puma a difendere Vittorio, ultimo baluardo dello schieramento.
Il Bonate parte a spron battuto e ci prova dalla distanza con Ivan , poi con Bobo e ancora con Ivan, confidando nella modestia del portiere ospite, ma senza precisione e al primo affondo i locali vanno in vantaggio con un diagonale che prende Vittorio in controtempo. Puma e Manuel ci provano ma troppo centrale, mentre la conclusione di Bobo è respinta sulla linea. Grande occasione per Ivan all’8° che calcia sul portiere in uscita, con Bobo che non mette potenza nella respinta e come sempre nel calcio chi sbaglia paga: tocco sottomisura a difesa ferma e Vittorio è battuto: 0-2.
Il Bonate non ci sta, sta giocando meglio e vuole dimostrarlo: Ivan da lontano mette dentro su indecisione del portiere, poi lo stesso “Pantera” chiude con un diagonale vincente un’apertura di Manuel su azione di Bobo ed è 2-2, ma subito arriva il 2-3 con una strepitosa volèe da dentro l’area.
Ivan ritenta la sassata in diagonale ma è parato di piede, poi i tentativi del pimpante esterno e di Manuel non sortiscono effetto e neanche un paio di conclusioni da lontano dei locali schiodano lo score, ma il centravanti locale ipnotizza Gozzi e mette in rete il 4-2 con una gran girata.
Il Bonate va in crisi, si moltiplicano gli errori banali e lo schieramento bianco-azzurro si rivela difettoso sugli affondi dei padroni di casa e prima dell’intervallo arrivano altri due gol, prima in seguito a un errore del Puma, poi su liscio clamoroso di Stefano e sul 6-2 al duplice fischio i locali pensano di avere in mano la qualificazione, ma non hanno fatto i conti con il cuore dei bianco-azzurri: si ricompattano, sistemano lo schieramento e rientrano con una determinazione che sorprende ed esalta: Ivan tenta subito il diagonale ma è parato, poi Natali scarica alto in progressione e di nuovo Ivan da lontano trova il guantone del portiere. La rimonta è nell’aria, i locali in bambola: Ivan sfrutta una sponda al bacio di Bobo per infilare il 3-6 in diagonale. Esce Bobo per lasciare spazio a Visca e subito “Earthquake” scaraventa in rete una punizione sotto la traversa ringraziando il portiere per l’indecisione, ma nemmeno il tempo di esultare che Natali avanza in percussione e spedisce in rete il 5-6 che rimette in parità la doppia sfida; tutto finito? Macchè! Le emozioni cominciano ora: Vitto respinge una punizione insidiosa aiutato dalla difesa e sul ribaltamento un controllo sporco di Visca rotola beffardo in rete per il 6-6. I locali non ci stanno e si gettano all’attacco, ma trovano Vitto che fa buona guardia su un avversario dimenticato in area, parando in due tempi e quando Ivan piazza in rete una punizione morbida da lontano per il 7-6 sembra che la situazione possa mettersi alla grande per il Bonate: ancora una volta è solo un’impressione, visto che un minuto dopo un contestato rigore permette ai locali di rimettersi in parità sul 7-7. Visca e Ivan provano su punizione ma trovano la difesa che respinge e su tiro sporco di un locale Vitto è battuto per l’8-7 che significa di nuovo parità.
È di nuovo Visca a inventare il pareggio: esterno sinistro direttamente dalla bandierina del corner per un gol da urlo, ma i locali tornano avanti sull’8-9 con un tocco sottomisura e di nuovo Ivan inventa una punizione chirurgica per il 9-9: questa punizione era nata da un fallo su Visca che sembrava in area ma il direttore di gara optava per una punizione al limite.
Mancano due minuti e l’arbitro sfodera dal cilindro una punizione da ottima posizione per un presunto fallo di Gozzi quasi sulla riga dell’out (mah?!?): il tiro è deviato fortuitamente da Puma che spiazza Vittorio ed è il 10-9 della parità.
Il Bonate, innervosito dall’atteggiamento platealmente in malafede dell’arbitro (penso che non si possa definire in nessun altro modo quanto fatto dal direttore di gara per tutta la partita, specialmente negli ultimi convulsi, incredibili, grotteschi minuti…) tenta solo di difendere un risultato che rimanderebbe ai supplementari, ma così facendo offre il fianco agli affondi locali: è miracoloso Vittorio a salvare su sassata dal limite ma poi si deve inchinare di fronte ad una rasoiata da lontano ma angolatissima. Sul 9-11 che lo elimina il Bonate si butta all’assalto senza lucidità, spinto solo dalla voglia di recuperare un partita che non merita di perdere, cercando disperatamente di trovare almeno il gol che varrebbe l’extra time e qui si trova a sbattere contro una decisione allucinate dell’arbitro: minuto 61, palla lunga per Visca che salta ma non riesce ad agganciare sulla riga dell’area, la palla rimbalza sul braccio di un difensore, almeno un paio di metri dietro lui, quindi in pienissima area, che la vede all’ultimo e non può evitare il contatto, disperandosi subito perché conscio di aver provocato un rigore pesantissimo; tra lo stupore generale (anche dei locali!!!) l’arbitro assegna al Bonate una punizione dal limite tra le indiavolate proteste dei bianco-azzurri: ne fanno le spese i due Mister, espulsi entrambi: Ivan, tra stanchezza infinita e lucidità latente, prova comunque a trasformare ma la sua conclusione non sfonda il muro locale e al fischio finale lo sgomento e la rabbia rendono elettrica l’atmosfera, beffati senza demeritare da errori propri e malafede di altri.
Il Bonate di oggi ho poco da rimproverarsi: ha affrontato con coraggio una squadra molto forte e compatta, recuperando con lucidità e determinazione una situazione che sembrava disperata e lottando fino alla fine senza smettere di credere al miracolo.
Di errori ce ne sono stati tanti, e negarlo sarebbe inutile e dannoso: troppo tempo ad abituarsi al terreno di gioco (e già fra tre giorni ne dovremo affrontare un altro…), troppa indecisione nel primo tempo (sempre in ritardo sugli uomini) e troppi errori banali (lisci, tocchi sbagliati, passaggi a vuoto, controlli di palla difettosi…); nel complesso abbiamo regalato metà del primo tempo ad un avversario che non aveva certo bisogno di regali per vincere e abbiamo incassato troppi gol: al di la della forza degli avversari, alcuni gol sono stati regali nostri o palloni su cui abbiamo mostrato troppo imbarazzo in fase difensiva, mancando di quella lucidità necessaria per affrontare squadre di livello superiore, insomma necessaria per meritarci davvero un salto di qualità.
Ultima osservazione: non è abitudine di questo blog e comunque del Bonate Sotto quella di giustificare le sconfitte rifilando all’arbitro tutte le colpe, come già accaduto anche nel recente passato, infatti l’analisi della partita di queste ultime righe parla dei nostri errori e dei nostri pregi, ma di fronte ad “errori” così clamorosi e decisivi, oltre che da un atteggiamento quantomeno “strano” nei nostri confronti, non è possibile far finta di niente e se a San Paolo gli errori arbitrali furono decisivi sul risultato ma preferimmo pensare alla nostra modesta prestazione, oggi possiamo parlare di una prestazione buona e di impegno mai mancato, mentre sul risultato e sulla mancata qualificazione le clamorose sviste del direttore di gara non possono non essere considerate decisive ed è davvero difficile riuscire a credere che siano solo errori e non episodi di altissima e completa malafede. Ma dovremo trovare anche da questo la forza per riprendere con entusiasmo il nostro cammino.
In ogni caso si è trattato di una prova di carattere e orgoglio, che ha mostrato difetti, ma anche molti pregi; ora che la coppa non ci terrà più impegnati potremo tornare con serenità a pensare alla regolarità degli allenamenti per preparare al meglio le sfide di campionato dove, con un Bonate così potremo vederne davvero delle belle.