Il blog ufficiale della squadra di calcio a 7 dell'ASD CDM Bonate Sotto

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domenica 6 aprile 2014

UN PUNTO NEL DERBY…E SIAMO ANCORA VIVI!

Aria di derby nella calda mattinata domenicale di Bonate Sopra, tra la compagine locale in crescita costante e un Bonate Sotto con la voglia di rialzarsi dopo il KO di otto giorni fa.
Mister Maurinho, dopo una settimana travagliata, chiede ai suoi di stringere i denti e mostrare, prima di tutto a sé stessi, qual è il valore di questa squadra e per farlo si affida agli uomini più d’esperienza: ossatura centrale formata da Vittorio, Gozzi, Luis, Ivan e Visca, con Natali e Sic ad allargare lo schieramento, sul piccolo campetto dell’Oratorio di Bonate Sopra.
I locali partono con decisione per dimostrare che la scoppola della gara d’andata è stata solo un incidente di percorso, anche perché il Bonate appare timoroso, ancora scosso dall’ultima bruciante sconfitta: il risultato è una partita non bella ma molto combattuta, spigolosa ma abbastanza corretta.
Vittorio fa buona guardia su un paio di conclusioni da lontano poco convinte, mentre su uno dei rari affondi bonatesi Visca sfonda a sinistra e fulmina a rete lo 0-1.
Sale di quota il Bonate per qualche minuto e Ivan si vede respingere sulla linea un’ottima punizione, ma i locali non ci stanno e dopo aver centrato un palo pervengono al pareggio con Agazzi, pronto a fiondarsi su un pallone uscito in modo beffardo dal controllo di Gozzi al limite.
L’1-1 dura fino all’intervallo anche perché il portiere di casa è bravo a respingere il fendente da fuori di Ivan, l’incursione di Visca e la punizione-bomba dello stesso “Pantera”, mentre Vittorio è prodigioso a deviare sul palo una punizione dal limite sporcata da una spizzata di Luis.
La ripresa si apre con un Oratorio Bonate Sopra che prevale sul piano del gioco forte di alcuni cambi che offrono freschezza e rapidità, ma sono i bianco-nero-blu a creare i pericoli maggiori anche grazie alla maggior spinta esercitata da un crescente Luis: Ivan centra il palo con un gran tiro da lontano ed è sempre il talentuoso numero 7, dopo un gran siluro di poco alto sulla porta di Vittorio, la spina nel fianco dei locali, quando battendo una punizione non irresistibile nel mucchio beffa il portiere e porta i suoi sul 2-1.
Non è finita, perché ancora “Pantera” Ivan chiude una triangolazione da applausi con un diagonale perfetto per il 3-1 che, però, dura un paio di minuti: fendente al volo da fuori area e il portierone bonatese è battuto.
Il 3-2 riapre i giochi e mette le ali ai piedi dei locali che prima costringono Vittorio ad una prodezza di piede e poi trovano il 3-3 su una “fagiolata” difensiva del Bonate che costa cara.
I locali chiudono in forcing alla ricerca dei tre punti, ma è il Bonate in ripartenza a mettere i brividi: il destro magico di Ivan taglia il campo in modo sublime per trovare lo smarcato Sic, ma il piedone ruvido del riccioluto esterno bonatese controlla troppo lungo e il portiere è bravo a chiudere e proprio sul fischio finale un destro di Plati (in campo per un dolorante Visca) sorvola di un soffio la traversa avversaria.
Si chiude con un punto  a testa e un po’ di nervosismo di troppo, mal tenuto a bada da un pavido direttore di gara: pareggio che tiene l’Oratorio Bonate Sopra a meno tre e il Bonate Sotto al secondo posto, seppur in coabitazione con il Calcio Basella e a due punti dalla capolista.
La cosa importante era rialzarsi subito, dopo una sconfitta che rischiava di avere ripercussioni pesanti sul morale della banda di Mister Maurinho, e la risposta chiara è arrivata: partita di grande sostanza, lottata colpo su colpo su un campo non congeniale e in un caldo soffocante, praticamente senza cambi effettuati.
Certo non una prestazione esaltante, specie in un primo tempo un po’ troppo timoroso, ma forse non si poteva davvero fare di più.
La delusione nello spogliatoio per la vittoria sfuggita è l’ottimo segnale di una voglia di provarci fino alla fine e per ora niente è compromesso.
Un applauso a tutti quelli che hanno lottato in campo e anche a chi ha masticato amaro in panchina: solo mantenendo il gruppo unito si può provare fino all’ultimo respiro ad essere protagonisti.

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