Freddo, pioggia e vento infame non fermano la corsa del
Bonate, nemmeno sul campo della capolista in uno scontro al vertice davvero
poco pronosticabile a inizio stagione. L’USO Sforzatica B dal dente avvelenato
per la clamorosa goleada rimediata al San Giorgio e capolista con tre punti di
vantaggio sull’accoppiata composta dalla Libertas Longuelo e, appunto, dai
bianchi di Bonate, si presenta con la voglia di allungare il passo, ma il
Bonate di oggi, reduce da un paio di prestazioni piuttosto sottotono, non ha
alcuna intenzione di mollare la presa sul campionato.
Assenti sia Mister Maurinho che Seba, il Bonate si affida ad un “Uomo Solo Al Comando”, quel Pizzo che ormai è una figura imprescindibile per questo gruppo: il suo settebello prevede Vittorio tra i pali, Mauro e Capitan Stefano (di nuovo con la fascia al braccio dopo anni) in difesa, il rientrante Gerry in cabina di regìa, Giorgio e l’acciaccato Pasta sugli esterni e Visca davanti.
Pronti via e si capisce subito che sarà una battaglia nella quale l’arbitro non ci capirà molto: fortunatamente le sue strampalate decisioni non saranno decisive per il risultato finale. E’ subito Visca a sbloccarla, dopo nemmeno due giri di lancetta: si libera del suo marcatore e fulmina a rete in diagonale un mancino che si insacca dopo aver sbattuto sul palo.
La reazione dei locali è furente e il Bonate capisce subito quali saranno i due grandi leit-motiv del pomeriggio: le sceneggiate dei locali in cerca di punizioni, rigori ed ammonizioni, ma soprattutto gli schemi dei locali che prevedono sempre e immancabilmente che la palla arrivi ad Agazzi, il quale, in qualsiasi angolo si trovi, a qualsiasi distanza dalla porta, prova la conclusione.
Bloccato lui si bloccano le manovre locali e infatti Pasta lo argina alla grande e quando le sue conclusioni arrivano verso la porta bonatese trovano sempre le respinte dei difensori o l’attenzione di Vittorio.
Meno attento è l’arbitro, che concede un rigore ai locali per un fallo di Mauro, ma in realtà il difensore era stato strattonato dall’avversario: tant’è, i locali pareggiano e spingono nei minuti successivi in cerca del vantaggio.
In verità non creano grosse opportunità: qualche mischia e qualche tiro da fuori ben controllato dalla difesa e le due volte che la palla arriva a centrare lo specchio della porta si stampa sui legni. Invece il Bonate di oggi è cinico e anche un po’ fortunato: sul corner calciato non benissimo, Mazouz esce male deviando la palla che sbatte sul ginocchio di un ben piazzato Giorgio e finisce in rete in modo rocambolesco per l’1-2 che premia il Bonate.
Il copione della partita non cambia, se non che aumentano i colpi proibiti, le sceneggiate e i momenti di tensione che rendono la partita non bella ma più che combattuta. Nel finale di primo tempo arriva addirittura il terzo gol dei bianchi con una perla di Visca: controlla al limite, arretra di qualche passo sul pressing di due difensori, si libera di potenza di entrambi e fionda in rete un gol di rara bellezza.
Nel secondo tempo il Bonate sale definitivamente in cattedra e con un quarto d’ora di straordinaria forza ed efficacia travolge gli avversari che, al contrario, spariscono dal campo: il 4-1 è opera di Giorgio con un diagonale in girata, poi è Visca che, innervosito dalle scorrettezze del suo marcatore, scarica a rete tutta la sua forza con un diagonale sul primo palo che annichilisce Mazouz e porta lo score sul 5-1.
I locali, forti dell’orgoglio della capolista, tentano una reazione ma la difesa bonatese, tra l’altro il reparto più in emergenza della squadra, regge bene, sorretta da una linea mediana pronta al sacrificio con Natali (che ha rimpiazzato già nel primo tempo un Gerry nervoso e oggetto delle provocazioni avversarie) e Fede Medici (subentrato a un sofferente ma sempre gigantesco Pasta). Ci vuole un altro rigore per rimettere in gioco i padroni di casa, ed è sempre Mauro che affonda l’avversario: Agazzi batte Vittorio e sul 5-2 l’USO Sforzatica crede nella rimonta, ma dopo un paio di minuti Giorgio si libera in area e calcia male ma il portiere si produce in una papera clamorosa ed è 6-2. Il break dei locali era solo un episodio in un tratto di partita spettacolarmente in mano al Bonate: è “Re Leone” Natali a inchiodare il coperchio sulla bara della capolista: prima scarica una punizione da lontano, velo di Giorgio e Mazouz è battuto, poi sempre da fuori area arriva una conclusione velenosa sulla quale Franchini, in completa confusione, si produce in un intervento goffo che beffa Mazouz.
Sull’8-2, con ancora un quarto d’ora da giocare, Pizzo offre un po’ di minuti a Puma (per un applauditissimo Stefano) e a Stiven (per un positivissimo Giorgio): l’assetto della squadra ne risente e il Bonate soffre più del dovuto, offrendo opportunità ai mai domi locali che con un paio di reti rendono meno amara la loro sconfitta, ma l’8-4 con il quale il Bonate espugna il campo della capolista è più che eloquente, frutto di una squadra che non ha rifiutato la battaglia, affrontandola con la sciabola e il fioretto, giocandola davvero da squadra, coesa e compatta.
Il calendario non fa sconti né offre respiro, specie in un campionato come questo così disperatamente equilibrato: finito uno scontro al vertice eccone subito un altro all’orizzonte, visto che il Bonate, che oggi si è issato in testa alla classifica, seppur in coabitazione, ospiterà al San Giorgio Stadium l’agguerrita Dinamo Tassino, staccata di un solo punto e più che mai in corsa per una seconda promozione consecutiva.
Godiamoci questa vittoria importante ma pensiamo da subito che la prossima sfida sarà altrettanto importante, confidando che i ragazzi non soffrano troppo di vertigini e che sappiano mantenere questo spirito il più a lungo possibile.
Assenti sia Mister Maurinho che Seba, il Bonate si affida ad un “Uomo Solo Al Comando”, quel Pizzo che ormai è una figura imprescindibile per questo gruppo: il suo settebello prevede Vittorio tra i pali, Mauro e Capitan Stefano (di nuovo con la fascia al braccio dopo anni) in difesa, il rientrante Gerry in cabina di regìa, Giorgio e l’acciaccato Pasta sugli esterni e Visca davanti.
Pronti via e si capisce subito che sarà una battaglia nella quale l’arbitro non ci capirà molto: fortunatamente le sue strampalate decisioni non saranno decisive per il risultato finale. E’ subito Visca a sbloccarla, dopo nemmeno due giri di lancetta: si libera del suo marcatore e fulmina a rete in diagonale un mancino che si insacca dopo aver sbattuto sul palo.
La reazione dei locali è furente e il Bonate capisce subito quali saranno i due grandi leit-motiv del pomeriggio: le sceneggiate dei locali in cerca di punizioni, rigori ed ammonizioni, ma soprattutto gli schemi dei locali che prevedono sempre e immancabilmente che la palla arrivi ad Agazzi, il quale, in qualsiasi angolo si trovi, a qualsiasi distanza dalla porta, prova la conclusione.
Bloccato lui si bloccano le manovre locali e infatti Pasta lo argina alla grande e quando le sue conclusioni arrivano verso la porta bonatese trovano sempre le respinte dei difensori o l’attenzione di Vittorio.
Meno attento è l’arbitro, che concede un rigore ai locali per un fallo di Mauro, ma in realtà il difensore era stato strattonato dall’avversario: tant’è, i locali pareggiano e spingono nei minuti successivi in cerca del vantaggio.
In verità non creano grosse opportunità: qualche mischia e qualche tiro da fuori ben controllato dalla difesa e le due volte che la palla arriva a centrare lo specchio della porta si stampa sui legni. Invece il Bonate di oggi è cinico e anche un po’ fortunato: sul corner calciato non benissimo, Mazouz esce male deviando la palla che sbatte sul ginocchio di un ben piazzato Giorgio e finisce in rete in modo rocambolesco per l’1-2 che premia il Bonate.
Il copione della partita non cambia, se non che aumentano i colpi proibiti, le sceneggiate e i momenti di tensione che rendono la partita non bella ma più che combattuta. Nel finale di primo tempo arriva addirittura il terzo gol dei bianchi con una perla di Visca: controlla al limite, arretra di qualche passo sul pressing di due difensori, si libera di potenza di entrambi e fionda in rete un gol di rara bellezza.
Nel secondo tempo il Bonate sale definitivamente in cattedra e con un quarto d’ora di straordinaria forza ed efficacia travolge gli avversari che, al contrario, spariscono dal campo: il 4-1 è opera di Giorgio con un diagonale in girata, poi è Visca che, innervosito dalle scorrettezze del suo marcatore, scarica a rete tutta la sua forza con un diagonale sul primo palo che annichilisce Mazouz e porta lo score sul 5-1.
I locali, forti dell’orgoglio della capolista, tentano una reazione ma la difesa bonatese, tra l’altro il reparto più in emergenza della squadra, regge bene, sorretta da una linea mediana pronta al sacrificio con Natali (che ha rimpiazzato già nel primo tempo un Gerry nervoso e oggetto delle provocazioni avversarie) e Fede Medici (subentrato a un sofferente ma sempre gigantesco Pasta). Ci vuole un altro rigore per rimettere in gioco i padroni di casa, ed è sempre Mauro che affonda l’avversario: Agazzi batte Vittorio e sul 5-2 l’USO Sforzatica crede nella rimonta, ma dopo un paio di minuti Giorgio si libera in area e calcia male ma il portiere si produce in una papera clamorosa ed è 6-2. Il break dei locali era solo un episodio in un tratto di partita spettacolarmente in mano al Bonate: è “Re Leone” Natali a inchiodare il coperchio sulla bara della capolista: prima scarica una punizione da lontano, velo di Giorgio e Mazouz è battuto, poi sempre da fuori area arriva una conclusione velenosa sulla quale Franchini, in completa confusione, si produce in un intervento goffo che beffa Mazouz.
Sull’8-2, con ancora un quarto d’ora da giocare, Pizzo offre un po’ di minuti a Puma (per un applauditissimo Stefano) e a Stiven (per un positivissimo Giorgio): l’assetto della squadra ne risente e il Bonate soffre più del dovuto, offrendo opportunità ai mai domi locali che con un paio di reti rendono meno amara la loro sconfitta, ma l’8-4 con il quale il Bonate espugna il campo della capolista è più che eloquente, frutto di una squadra che non ha rifiutato la battaglia, affrontandola con la sciabola e il fioretto, giocandola davvero da squadra, coesa e compatta.
Il calendario non fa sconti né offre respiro, specie in un campionato come questo così disperatamente equilibrato: finito uno scontro al vertice eccone subito un altro all’orizzonte, visto che il Bonate, che oggi si è issato in testa alla classifica, seppur in coabitazione, ospiterà al San Giorgio Stadium l’agguerrita Dinamo Tassino, staccata di un solo punto e più che mai in corsa per una seconda promozione consecutiva.
Godiamoci questa vittoria importante ma pensiamo da subito che la prossima sfida sarà altrettanto importante, confidando che i ragazzi non soffrano troppo di vertigini e che sappiano mantenere questo spirito il più a lungo possibile.
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