Il blog ufficiale della squadra di calcio a 7 dell'ASD CDM Bonate Sotto

Il blog ufficiale della squadra di calcio a 7 dell'ASD CDM Bonate Sotto

sabato 26 novembre 2011

BONATE DA RIMONTA: TRE PUNTI D’ORO IN CHIAVE SALVEZZA

Un avvio da incubo, un affossamento a inizio ripresa, un lungo periodo di pessimo Bonate, ma grazie ad una reazione grintosa, rabbiosa, determinata, potente, collettiva, arrivano tre punti fondamentali in uno scontro diretto con i Grey Horse, tradizionalmente avversari rognosi per il Bonate, in chiave salvezza.
Amaranto di casa schierati, a detta di Mister Maurinho, con una formazione più abbottonata del solito, con Vittorio tra i pali, Mapo in marcatura, Gozzi in appoggio, Capitan Stefano in fascia destra, Luis a sinistra e Visca centrale offensivo, tutti coordinati dalla sapiente regia di Natali.
Visca mostra subito la sua voglia, andandosene in fascia e tentando il diagonale fuori misura, poi scendendo per tutto il campo palla al piede prima di essere chiuso al momento del tiro. Gli ospiti si fanno vivi con un destro da fuori di Erba bloccato senza problemi da Vittorio, ma al primo vero tiro Vanotti, da lontano, pesca l’angolino e beffa Vittorio.
Il centravanti ospite fa ammattire un Mapo che non riesce a raccapezzarsi per tutto il primo tempo: si libera ancora Vanotti ma Vittorio è attento e di nuovo il funambolico attaccante ospite brucia Mapo ma trova la parata d’istinto di Vittorio e dal corner successivo una nuova dormita difensiva procura la doppietta, facile facile per Vanotti che un minuto dopo si beve nuovamente Mapo dalla linea di fondo, si accentra e beffa Vittorio con un tocco morbido a pallonetto per uno scioccante 0-3: 10 minuti e il Bonate “abbottonato” è già sull’orlo di un tracollo di proporzioni bibliche, anche perché non si vedono segni di reazione bonatese.
Un Natali invisibile nei primi minuti si fa vedere con un destro da lontano parato in corner da Pellegrini, che è attento anche su palla vagante spedita in area da Capitan Stefano in contrasto al limite e dopo uno scambio in contropiede con destro a lato di Frosio, il Bonate accorcia: Natali è travolto dal portiere in area, dal dischetto Visca non perdona e fissa l’1-3.
Un Gozzi ancora splendido ci prova da fuori ma alza la mira, mentre il mancino di Visca dal limite è smorzato dalla difesa e facile preda di Pellegrini, mentre Vanotti dall’altra parte beffa Mapo ma spara alto. Ma gli ospiti hanno rallentato e la mediana bonatese con Luis e Natali, riemersi dalle nebbie dei primi terribili minuti, prende in mano la situazione imperversando nel cuore del centrocampo e maturando il 2-3 che arriva grazie ad un destro al volo di Gozzi su corner “bucato” da tutti.
È un buon momento per il Bonate che prima dell’intervallo tenta di completare la rimonta, ma in contropiede Natali è troppo precipitoso e Luis alza troppo la mira.
Ad inizio ripresa il Bonate si presenta con Ivan in campo al posto di un frastornato Mapo, arretrando Capitan Stefano in marcatura sul “terribile” Vanotti, spostando Luis in cabina di regia e Natali a sinistra, ma mentre si riequilibra la formazione gli ospiti non perdonano: Vanotti si libera di Stefano e centra il palo, ma nemmeno il tempo di spazzare la palla che Vanotti la riprende, si incunea in area e batte Vittorio sul primo palo il 2-4 che diventa la mazzata del 2-5 con un diagonale preciso di Erba che da lontano infila facendo sbattere la palla sul palo.
Sembra davvero troppo anche per il Bonate reattivo dell’ultima parte di primo tempo, anche perché Vanotti ci prova ancora ma è fuori, eppure la reazione degli amaranto lascerà tutti a bocca aperta: Visca tenta la rovesciata su corner con l’ausilio involontario di un braccio, ma Pellegrini è attento, mentre non può nulla il portiere ospite su una punizione precisa dello stesso “Earthquake” che accorcia sul 3-5 con un mancino perfetto e dopo un solo minuto arriva addirittura il 4-5 con Ivan che in tocco acrobatico sfrutta una torre di Visca per beffare il portiere
Il Bonate ci crede, ma rischia grosso quando un Gozzi fin li quasi perfetto, commette una leggerezza che da il via alla percussione di Vanotti sul cui centro Vittorio si produce in un vero miracolo su colpo a botta sicura di Locatelli e sul ribaltamento di fronte Visca è chiuso in corner e dalla bandierina ancora Visca è parato di piede.
“Earthquake” è indiavolato, determinato come non mai: ci prova ancora su punizione ma è troppo centrale e parato in corner e sull’uscita a vuoto di Pellegrini, il colpo di testa dello stesso Visca si perde a lato, ma il pareggio ormai è nell’aria e matura grazie ad un destro non irresistibile di Luis a chiudere una punizione battuta a sorpresa e che beffa Pellegrini sotto la traversa.
Gli ospiti sono sotto shock e Visca ne approfitta subito: si fionda su palla rinviata in modo imperfetto da Mazzoleni e con una volèe di sinistro infila il 6-5 che vale il primo vantaggio bonatese di giornata e la concretizzazione di una rimonta incredibile.
Gli ultimi minuti sono all’insegna della stanchezza e della tensione, ma dopo le recenti beffe finali subìte, il Bonate si dispone in modo più attento e concentrato, senza concedere spazi agli ospiti che praticamente non si rendono mai pericolosi, mentre sulle ripartenze gli amaranto creano occasioni a ripetizione: un “Re Leone” indomabile ruba palla in mezzo al campo e serve un liberissimo Visca, bravo a controllare a infilare in rete la sua ennesima formidabile quaterna e il 7-5 che fissa lo score finale, anche perché lo stesso Visca mette a lato un diagonale da buona posizione e “Pantera” Ivan, pescato da Visca, manca il tocco decisivo per eccesso di sufficienza.
Finisce in trionfo per il Bonate, con tre punti importantissimi, che permettono di accorciare il gap in chiave salvezza e regalano morale alla squadra, reduce da troppe batoste nelle ultime settimane. Ma sono anche tre punti soffertissimi, frutto di una rimonta andata a segno (troppo spesso ultimamente le rimonte non portavano punti, ma il fatto che il Bonate prima di “svegliarsi” abbia bisogno di regalare preziosi minuti e qualche gol agli avversari, dovrebbe continuare a far riflettere…poi non sempre riesce il miracolo) da un passivo di tre reti e, all’inizio della rimonta, altri tre gol da recuperare: da ammirare il cuore di questa squadra, in tutti gli effettivi, capaci di sacrificarsi per il bene del gruppo. Non è un caso che il Bonate abbia giocato un primo tempo non “da squadra” mentre nella ripresa ci sia stato il giusto atteggiamento, di aiuto reciproco, di sacrificio, di voglia di lottare tutti insieme verso un traguardo che oggi sembra meno lontano, avendo noi fatto un piccolo passo avanti.
Certo il cammino è ancora lungo e pieno di insidie, a partire dalle tre gare che mancano per chiudere l’andata, con due trasferte su terreni sintetici contro squadre di alto livello e la gere interna contro il Camorone, altra sfida salvezza.
Con umiltà e coraggio, migliorando ogni partita, passo per passo, proviamo a far vedere che ci siamo anche noi.

domenica 20 novembre 2011

MILLE PASSI INDIETRO

Dopo i passi in avanti delle ultime uscite, il Bonate precipita in un baratro inaspettato, e per questo più difficile da digerire, di una brutta sconfitta, strameritata e soprattutto molto mal affrontata.
Vittorio torna tra i pali dopo ben tre gare ufficiali, Mapo in marcatura sorretto da Gozzi, Natali al centro delle manovre, Luis in fascia destra, Ivan a sinistra e Bobo davanti. In panchina scalpitano Omarone, Berto, Seba, Puma, Leghi, Panz e Visca per una rosa finalmente al completo.
Il terreno di gioco dell’Ambria, padrone di casa, è uno strambo connubio di terra mista a sassi, ricca di dislivelli e irregolarità, stretto, e sovrastato da gradoni per il pubblico a diretto contatto con i giocatori, per finire con spogliatoi da hobbit.
Nemmeno il tempo per capire dove siamo capitati che i padroni di casa sbloccano lo score, ancora una volta grazie a una dormita difensiva su rimessa laterale: il rimpallo tra Mapo e il bomber di casa non dà scampo a Vittorio. Il Bonate non c’è: ci prova ancora l’11 di casa, riprendendo una sassata da lontano e provando un diagonale da ottima posizione, ma la mira è imprecisa.
Luis sembra l’unico davvero in partita per i bianco-azzurri: lotta, corre, spinge, ed è proprio lui a realizzare il pari per i suoi, infilando a rete uno schema da calcio d’angolo, ma non solo, perché sempre dai piedi del laterale bonatese arrivano le migliori occasioni per i suoi: si libera al limite e piazza un diagonale mancino sul quale il portiere di casa non si fa sorprendere.
Ivan prova a rendere viva la sua partita da dimenticare con un centro insidioso sul quale sia Bobo che Natali sono in ritardo, ma ci vuole ancora il mancino ruvido di Luis per portare il Bonate avanti: raccoglie una palla vagante in area e infila di potenza il 2-1, ma ancora una volta (troppo spesso in questa stagione) il Bonate non sa mantenere il vantaggio se non per una manciata di secondi: rimessa laterale a centro area, tocco in rete a difesa in bambola e 2-2, praticamente la fotocopia del primo gol, alla faccia del riconoscere gli errori per migliorare…
Bobo prova a scuotere i suoi ma il suo mancino a risolvere una mischia in area è troppo alto, mentre il bomber di casa non perdona: riceve al limite dopo una palla persa da Ivan e fulmina Vittorio di potenza il 3-2 e proprio sul duplice fischio una sassata su punizione dal limite vale il 4-2.
La ripresa si apre con un numero di Bobo chiuso da un destro insidioso ma ben parato, mentre dall’altra parte Natali salva su punizione insidiosa poi Vittorio è bravo a salvare su diagonale dalla destra. Si scuote Ivan che con una puntata dal limite costringe il portiere a una parata affannosa ma per accorciare il gap ci vuole una punizione precisa e decisa di Visca (in campo a inizio ripresa per Bobo) che si infila nel sette per il 4-3.
Incredibilmente, invece di spingere alla ricerca del pari, il Bonate sembra non avere la forza di reagire: sono i locali a creare le occasioni migliori, con un diagonale del 10 fuori misura e poi portandosi sul 5-3 a seguito di un errore di Vittorio, mentre per il Bonate ci sono solo un paio di diagonali di Leghi (dentro per uno spento Ivan) insidiosi ma respinti senza eccessivi problemi dal portiere e una punizione bomba di Visca che sbatte sulla traversa.
Nel finale c’è tempo, insieme a una girandola di cambi, per il 6-3 su spietata punizione del regista di casa e per il 6-4, proprio sul fischio finale di Visca in girata diagonale.
Sconfitta cocente, non c’è che dire, l’ennesima di questa disgraziata stagione: evidentemente in questo momento non siamo all’altezza del campionato che stiamo affrontando, meritando l’orrenda posizione che occupiamo in classifica.
Quali sono i problemi concreti? Ce lo siamo chiesti varie volte, ma pur trovando risposte non siamo mai riusciti a risolverli, né a mostrare un barlume di via di risoluzione degli stessi.
Per quanto visto oggi in campo si può dire che siano mancati: determinazione (l’Ambria non era niente di trascendentale, squadra fisica e decisa, ma niente di più), spirito di squadra (ci siamo aiutati poco in campo e anche in panchina), umiltà (spesso sembra che ognuno si senta arrivato senza capire che siamo tutti qui per imparare, e i campionati trascorsi a vincere spesso e volentieri ci hanno montato un po’ la testa), fame di vittoria (siamo stati in vantaggio non più di 40 secondi in un’ora di sfida e ci dovrebbe far riflettere) concentrazione (mentre loro aggredivano su ogni pallone, noi aspettavamo che la sfera ci piovesse dal cielo sui piedi, mentre loro calciavano con rabbia e decisione, noi tergiversavamo troppo e cercavamo improbabili tocchetti innocui).
Giudizio duro? Credo di si, ma siamo oltre il primo terzo di campionato e ancora non siamo stati capaci di capire la realtà che dobbiamo affrontare, salvo qualche partita in cui sembravamo all’altezza di tutti, puniti dagli episodi, ma la realtà è un’altra, e dice che siamo mestamente sul fondo della classifica in un campionato dove di squadroni non se ne sono visti.
Citazione di merito odierna per un Luis a tratti devastante e un Gozzi monumentale nel reggere la difesa; Vittorio solido, ma con una pecca piuttosto grave in un momento chiave che ci ha un po’ tagliato le gambe, Mapo volenteroso ma con svarioni incredibili a funestare la sua prestazione, Natali sottotono e molto nervoso, Ivan inguardabile, Bobo sufficiente ma spesso troppo solo, Berto in palla quando è entrato, ma senza incidere, Puma determinato ma in campo pochi minuti, Leghi fumoso e poco concreto, mentre Visca, in campo 25 minuti e autore di due gol e una traversa è stato più che sufficiente, ma in chiaro ritardo di preparazione dopo le lunghe assenze di questo periodo.
La parola d’ordine ora è: rimbocchiamoci le maniche, recuperiamo concentrazione, determinazione, umiltà e tutto quello che oggi è mancato, altrimenti vale la pena di mettere una pietra su questa stagione e cominciare a fare sperimentazioni per la prossima nel gruppo D, ma sarebbe un peccato arrendersi senza lottare: purtroppo però le risposte vanno date in campo, nei 60 minuti a settimana di partita, come detto dal segretario, e per ora i segnali che arrivano dal campo sono piuttosto chiari e deprimenti.
Rialziamoci, subito! Scuotiamoci e ripartiamo!

domenica 13 novembre 2011

ANCORA SCONFITTO DI MISURA: BONATE NEL TUNNEL

Reduce da un pareggio e tre sconfitte nelle ultime tre giornate di campionato, il Bonate torna al San Giorgio con la voglia di dare una svolta alla stagione, inseguendo quella vittoria che manca ormai da troppo tempo. Avversario di giornata è la formazione A della Polisportiva Oratorio Concesa.
Bonate in campo con Omar, Mapo, Gozzi, Roby, Manuel, Ivan e Bobo, mentre in panchina siedono Puma, Luis, Leghi, Seba e Panz.
Fin dai primi minuti si capisce che la partita sarà tirata, entrambe le squadre sono ben messe in campo e concedono poco, c’è spazio solo per i tentativi da lontano. Omar è attento sui tentativi centrali dei gialloblu, dall’altra parte Tieghi non è nemmeno impegnato visto che Ivan calcia a lato. Ma è proprio da lontano che il match si vivacizza: siluro ospite da poco oltre la metàcampo e Omar è sorpreso, complice il velo di un avversario appena prima che la sfera si insacchi. Il Bonate reagisce, la squadra c’è ed è trascinata dalla grinta di Manuel in mezzo al campo, ma fatica contro un avversario ben organizzato. Anche ai biancazzurri serve una prodezza da fuori per andare a segno, ci pensa Mapo con un bolide supersonico a riequilibrare il risultato: 1-1. Ci riprovano allora gli ospiti, ma la retroguardia biancazzurra sembra reggere bene, fino a quando Gallo si beve i due difensori bonatesi e scarica a rete di potenza, per il nuovo vantaggio ospite. Lo score potrebbe crescere ulteriormente a favore degli ospiti, ma una perfetta punizione all’incrocio dei pali è sventata da Omarone con un intervento prodigioso e particolarmente decisivo, visto che sull’azione successiva Ivan smarca Manuel che non fallisce l’appuntamento con il 2-2.
Primo tempo equilibrato e tutti a bere il thè, poi la prima parte della ripresa è tutta a favore degli ospiti: il settebello di Maurinho lotta e corre, ma il Concesa appare più fresco. Omarone risolve un paio di situazioni intricate, la squadra resiste, poi crolla di nuovo per quelle disattenzioni che gli avversari sfruttano alla perfezione: rimessa laterale, esterno destro di prima intenzione dal limite e Bonate di nuovo sotto. Dentro Leghi e Luis per Bobo e Roby e i biancazzurri acquisiscono nuova linfa: chance per Manuel in area, ma calcia debole, poi palla a Leghi che incredibilmente calcia alto. Le ripartenze ospiti rischiano di far male, fortunatamente per i nostri la mira è imprecisa, poi la beffa si materializza ancora nella maniera più atroce: rimessa laterale e colpo di testa a sorprendere Omarone, scavalcato in pallonetto. Mazzata e buio profondo. Ma due gol in 12 minuti si possono recuperare, lo sa bene Ivan che di cattiveria scarica un destro rasoterra che vale il 3-4, poi sempre il n°7 cerca per due volte la prodezza su calcio piazzato, ma senza sorte. Altra opportunità, mischia e palla che carambola sul palo esterno, poi l’ultimissima azione da gol della partita vede la palla alzarsi sopra la traversa.
Vince il Concesa, che delle due squadre in campo è stata quella che ha sbagliato meno. Un pareggio non sarebbe stato demeritato per i nostri ma nel calcio, si sa, chi segna più gol ha sempre ragione. E’ la quinta sconfitta in campionato, la quarta per un solo gol di scarto. La classifica è amara e il morale non dei migliori, diciamo così. Qualche settimana fa si diceva che sembrava mancare la “fame” di vittoria. Da questo punto di vista forse è stato fatto qualche progresso, purtroppo i risultati non cambiano. A fine partita ci si rende conto che gli avversari sbagliano sempre qualcosa meno. Credo che si paghi un po’ l’esperienza di giocare sempre con avversari di buon livello, siamo stati abituati per anni a qualcosa di diverso. Tuttavia la strada sembra quella giusta: siamo lì, a due gol dalla vittoria che tanto si aspetta, due gol nel calcio a 7 non sono tantissimi, lo sappiamo. Allora avanti con impegno, sacrificio ed entusiasmo, per migliorare ancora e per far sì che, se la ruota non gira, la gireremo noi.

venerdì 11 novembre 2011

PRIMA DOBBIAMO CREDERE DI POTER VINCERE, POI DOBBIAMO VOLERLO FINO IN FONDO, DOPODICHE' NON CI RESTA CHE COMBATTERE!!!



La partita che affronteremo domani deve essere la svolta!!!

Per farlo serve rimanere UNITI, compatti…serve ogni singola caratteristica di ognuno di NOI…
servono le parate miracolose del Vitto, la capacità di farsi trovare pronto e la pazienza dell’Omar, la voglia e il cuore di Puma selvaggio del Grez, la potenza e l’esplosività del Mapo, la calma e la correttezza del Gozzi, la tenacia e la rudezza del Capitano, la fantasia e l’eleganza di Ivan, l’entusiasmo e la tecnica del Luis,il genio e la sregolatezza del Leghi, la grinta del Manuel, la malizia e l’esperienza del Robertino, la saggezza e la disponibilità del Seba, l’estro e la voglia di migliorarsi del Sandro,la genuinità e il desiderio del Panz, la potenza e la classe del Bomber Visca, le sbandierate del saggio Giulio, la preparazione tecnica del mister Maurinho, la spensieratezza e l’esuberanza del Samy e La follia contagiosa del Kollettivo!!!

E allora ragazzi,anzi, AMICI… tiriamo fuori tutto quello che abbiamo, tutto il nostro carattere,tutta la nostra voglia, la nostra cattiveria agonistica il nostro entusiasmo,la nostra classe, la nostra esperienza, la nostra pazzia e andiamo a VINCERE QUESTA CAZZO DI PARTITA!!!

PER NOI, QUESTA VOLTA SOLO PER NOI!!!TUTTI INSIEME!

sabato 5 novembre 2011

SCONFITTA AMARA PER UN BONATE IN EMERGENZA

Altra sconfitta, ancora per un gol, ancora negli ultimi minuti, ancora amara, anzi, più amara delle precedenti. Ancora una volta il Bonate esce dal campo con le ossa rotte e pieno di una rabbia pazzesca per come è maturata questa sconfitta, frutto di alcuni errori, di qualche sbavatura pagata a carissimo prezzo, di una dose ormai consolidata di cattiva sorte (ma crediamo fortemente che prima della fine il rapporto si riequilibrerà, e non vediamo l’ora che ciò avvenga…) e di un eccesso di nervosismo causato anche da alcune decisioni arbitrali che hanno scontentato tutti i giocatori (panchine comprese), una delle quali ha dato il “la” al gol decisivo. Tutto questo in una giornata in cui il Bonate si trovava in condizioni di emergenza più che assoluta e, con un cuore infinito, stava per piazzare un colpaccio insperato e nemmeno demeritato, sul campo dei quell’Oratorio Almenno SS che la scorsa stagione ci ha soffiato il campionato sul filo di lana.
Formazione quasi obbligata per lo staff tecnico, con Omarone tra i pali (esordio in campionato per lui in questa stagione, 36 ore dopo l’esordio assoluto in coppa), Natali in marcatura e Puma a sostegno. In cabina di regia stringe i denti un Luis in non perfette condizioni, Leghi al rientro in fascia destra e Ivan, eroe di coppa, a sinistra. Conclude il settebello Bobo, puntero di giornata.
I bianco-azzurri sembrano più tonici delle scorse uscite, nonostante il campo pesantissimo, ma le occasioni non sono limpide e alla prima vera opportunità i locali rompono il ghiaccio: Omarone respinge in modo imperfetto una punizione insidiosa, e sulla respinta, dal limite, il destro è letale, nonostante la deviazione dello stesso portiere bonatese.
Il Bonate va in difficoltà concedendo qualche chances agli avversari, ma solo in un’occasione Omarone deve fare gli straordinari, su colpo di testa ravvicinato da calcio d’angolo, per il resto poca paura dalle sue parti. I bianco-azzurri lottano su ogni palla e anche quando Luis non ce la fa e deve lasciare spazio a un Vittorio versione laterale destro, accentrando Ivan e spostando Leghi a sinistra, non molla, e crea disagi agli avversari, salvati da un paio di prodezze del portiere, di cui una, prodigiosa, su bolide di Natali.
Momento chiave il 25°, quando Omarone chiude un contropiede locale, rimettendo in azione Natali, che allunga in fascia per Leghi e il Calypso buca sul primo palo il gol del meritato 1-1.
Proprio allo scadere del primo tempo, però, nel minuto di recupero, una palla vagante al limite non è spazzata e finisce sui piedi del centravanti che fulmina a rete il 2-1, beffa per un buon Bonate.
La ripresa si apre con i locali che controllano il gioco ma senza creare pericoli, mentre “Pantera” Ivan mette la sua zampata per il pareggio, con una punizione d’oro delle sue e qualche minuto dopo penetra come un coltello nella difesa di burro locale e realizza con un preciso rasoterra il gol del vantaggio bonatese e sul 3-2 ci potrebbe stare anche il gol dell’allungo ma i bianco-azzurri sono imprecisi.
Mister Maurinho sostituisce Bobo con Seba a inizio ripresa e poi rileva lo stesso Seba per inserire Panz, ma la sostanza non cambia, con i locali a spingere e con Natali e Puma a ergere una diga a protezione della porta, supportati dal sacrificio dei vari Vittorio, Leghi e Ivan, e a parte qualche mischia insidiosa i locali non sanno creare occasioni vere e limpide. Vittorio salva sulla linea in tuffo di testa la più grande occasione per il pari, ma era su un colpo di testa sporco di Natali a beffare Omarone. L’Oratorio Almenno protesta in modo veemente allorquando, una punizione dal limite è salvata da Natali sulla linea, a loro dire, con un braccio: l’arbitro va in confusione sulle continue urla dei locali e sbaglia un’infinità di decisioni da ambo le parti, innervosendo la partita e condizionandola in modo decisivo.
Sembra quasi fatta, nonostante un esausto Puma debba lasciare il posto a Bobo, piazzato in fascia sinistra e obbligando Leghi a mettersi in marcatura con Natali, ma proprio negli ultimi secondi del tempo regolamentare arriva la beffa: Omarone sbaglia il disimpegno su Bobo e sulla ripartenza locale nasce una contestata punizione dal limite; il destro di potenza è solo sfiorato da Omarone con la palla che si infila tra una selva di gambe e finisce la sua corsa nell’angolino per il 3-3.
Il momento decisivo, però, istante che decreta le sorti della giornata, è il secondo di recupero, con l’azione avvolgente del Bonate che non arriva alla conclusione, si avventa sulla palla Ivan al limite ma è abbattuto prima del tiro: incredibilmente l’arbitro lascia correre e il contropiede, a squadra sbilanciata, porta al gol del 4-3 nonostante la respinta di Omarone sulla prima conclusione. A nulla valgono le proteste bonatesi, la frittata è fatta, Bonate cornuto e mazziato, anche perchè gli ultimi, disperati, assalti non hanno concretezza, soprattutto con Panz che non trova un paio di volte, l’attimo giusto per mettere il suo sigillo.
I bianco-azzurri pagano ancora a carissimo prezzo gli errori (pochi, rispetto alle scorse uscite) ed escono battuti, nonostante una prova di assoluto e straordinario cuore, in condizione di incredibili difficoltà, viste le numerose assenze (Mapo, già acciaccato giovedì, non ha recuperato dall’infortunio come lo stesso Gozzi, Visca e Berto indisponibili, Capitano infortunato, oltre a Luis che ha dovuto abbandonare quasi subito la battaglia per una problema al linguine).
Non è mancata la voglia, né la grinta, né la fame: il vero errore, forse, è stato quello di non tentare quasi più di giocare la palla dopo il gol del 3-2, confidando nel fatto che gli avversari sembrava non avessero la forza di rendersi davvero pericolosi, ma giocando a sette trovarsi spiazzati è un attimo.
Un’ultima considerazione, molto personale: non è la prima volta che incontrando squadre aggressive al di la del regolamento soffriamo e subiamo, e non siamo tutelati da arbitri che non sono in grado di condurre le partite, e di sanzionare in modo deciso il gioco falloso, a scapito di squadre più corrette; forse è un atteggiamento che premia, forse chi picchia di più alla fine vince, forse non vale la pena di impegnarsi a giocare, concentrandosi su un atteggiamento più violento nei confronti degli avversari, con la consapevolezza che alla fine arriveranno anche i risultati. A fine partita era questo il mio pensiero.
Ragionandoci a freddo posso dire che continuo a preferire squadre con le quali si gioca a calcio, senza sceneggiate, urli da manicomio, entrate killer o gomitate a palla lontana: se questo vuol dire non vincerne nemmeno una allora retrocederemo a testa alta, da squadra di calcio più che da squadra di calci, oppure potremo imparare da squadre come la Dinamo Popieluszko, che sa giocare e fare punti con il giusto atteggiamento, aiutando tutti a trascorrere una serena giornata di sport.
Voltiamo pagina e pensiamo alla prossima impegnativa partita, e non pensiamo che saremo già spacciati (devo ammettere che certi discorsi arrendevoli negli spogliatoi suonavano piuttosto sinistri), ma ripartiamo dalla grinta delle ultime due sfide: siamo in crescita e possiamo ancora dire la nostra, con un po’ di determinazione in più, un po’ di serenità da ritrovare e senza più guardare alla classifica, ma concentriamoci, sfida per sfida, istante per istante, per rialzarci e rimetterci a correre.

venerdì 4 novembre 2011

NON BASTA UN BONATE IN CRESCITA: CIAO CIAO BRESCIANI

Niente da fare per il Bonate 1951 che quest’anno saluta il Trofeo Bresciani già nei trentaduesimi di finale, ma i segnali arrivati questa sera sono senz’altro positivi. Mister Maurinho può sorridere per la prova gagliarda dei suoi, capaci di cullare la speranza di recuperare i 3 gol di scarto rimediati all’andata; il Solto Collina però ha tenuto testa ai biancazzurri, che si sono comunque aggiudicati la sfida di ritorno per 6-5. Certo che sul 5-3 in molti hanno sognato il clamoroso ribaltone..
Mattatore della serata è stato Ivan, autore di 4 gol di pregevole fattura e ritornato ai fasti di un tempo dopo un avvio di stagione un po’ sottotono. Segnali positivi anche da parte del redivivo Omar fra i pali e in generale per tutta la squadra, fra cui Bobo e Panz autori di un gol a testa. La nota migliore della serata è stata però la voglia del settebello bonatese di rialzare la testa dopo un mesetto di incertezze, l’aggressività e la corsa fatte vedere stasera fanno ben sperare nel ritorno di quella “fame” che finora s’era detto essere un po’ mancata. E’ una vittoria che porta morale, ma purtroppo, essendo la qualificazione resa difficile già all’andata, il risultato è fine a stesso: però le stesse componenti messe in campo oggi non dovranno mancare in occasione dei prossimi impegni. Fra poco più di 36 ore è già tempo di sfidare quell’Oratorio Almenno S.S.A che è stato principale avversario dei nostri nella scorsa stagione. Avanti su questa strada, per ottenere quei risultati che poi potremmo festeggiare degnamente!