Altra sconfitta, ancora per un gol, ancora negli ultimi minuti, ancora amara, anzi, più amara delle precedenti. Ancora una volta il Bonate esce dal campo con le ossa rotte e pieno di una rabbia pazzesca per come è maturata questa sconfitta, frutto di alcuni errori, di qualche sbavatura pagata a carissimo prezzo, di una dose ormai consolidata di cattiva sorte (ma crediamo fortemente che prima della fine il rapporto si riequilibrerà, e non vediamo l’ora che ciò avvenga…) e di un eccesso di nervosismo causato anche da alcune decisioni arbitrali che hanno scontentato tutti i giocatori (panchine comprese), una delle quali ha dato il “la” al gol decisivo. Tutto questo in una giornata in cui il Bonate si trovava in condizioni di emergenza più che assoluta e, con un cuore infinito, stava per piazzare un colpaccio insperato e nemmeno demeritato, sul campo dei quell’Oratorio Almenno SS che la scorsa stagione ci ha soffiato il campionato sul filo di lana.
Formazione quasi obbligata per lo staff tecnico, con Omarone tra i pali (esordio in campionato per lui in questa stagione, 36 ore dopo l’esordio assoluto in coppa), Natali in marcatura e Puma a sostegno. In cabina di regia stringe i denti un Luis in non perfette condizioni, Leghi al rientro in fascia destra e Ivan, eroe di coppa, a sinistra. Conclude il settebello Bobo, puntero di giornata.
I bianco-azzurri sembrano più tonici delle scorse uscite, nonostante il campo pesantissimo, ma le occasioni non sono limpide e alla prima vera opportunità i locali rompono il ghiaccio: Omarone respinge in modo imperfetto una punizione insidiosa, e sulla respinta, dal limite, il destro è letale, nonostante la deviazione dello stesso portiere bonatese.
Il Bonate va in difficoltà concedendo qualche chances agli avversari, ma solo in un’occasione Omarone deve fare gli straordinari, su colpo di testa ravvicinato da calcio d’angolo, per il resto poca paura dalle sue parti. I bianco-azzurri lottano su ogni palla e anche quando Luis non ce la fa e deve lasciare spazio a un Vittorio versione laterale destro, accentrando Ivan e spostando Leghi a sinistra, non molla, e crea disagi agli avversari, salvati da un paio di prodezze del portiere, di cui una, prodigiosa, su bolide di Natali.
Momento chiave il 25°, quando Omarone chiude un contropiede locale, rimettendo in azione Natali, che allunga in fascia per Leghi e il Calypso buca sul primo palo il gol del meritato 1-1.
Proprio allo scadere del primo tempo, però, nel minuto di recupero, una palla vagante al limite non è spazzata e finisce sui piedi del centravanti che fulmina a rete il 2-1, beffa per un buon Bonate.
La ripresa si apre con i locali che controllano il gioco ma senza creare pericoli, mentre “Pantera” Ivan mette la sua zampata per il pareggio, con una punizione d’oro delle sue e qualche minuto dopo penetra come un coltello nella difesa di burro locale e realizza con un preciso rasoterra il gol del vantaggio bonatese e sul 3-2 ci potrebbe stare anche il gol dell’allungo ma i bianco-azzurri sono imprecisi.
Mister Maurinho sostituisce Bobo con Seba a inizio ripresa e poi rileva lo stesso Seba per inserire Panz, ma la sostanza non cambia, con i locali a spingere e con Natali e Puma a ergere una diga a protezione della porta, supportati dal sacrificio dei vari Vittorio, Leghi e Ivan, e a parte qualche mischia insidiosa i locali non sanno creare occasioni vere e limpide. Vittorio salva sulla linea in tuffo di testa la più grande occasione per il pari, ma era su un colpo di testa sporco di Natali a beffare Omarone. L’Oratorio Almenno protesta in modo veemente allorquando, una punizione dal limite è salvata da Natali sulla linea, a loro dire, con un braccio: l’arbitro va in confusione sulle continue urla dei locali e sbaglia un’infinità di decisioni da ambo le parti, innervosendo la partita e condizionandola in modo decisivo.
Sembra quasi fatta, nonostante un esausto Puma debba lasciare il posto a Bobo, piazzato in fascia sinistra e obbligando Leghi a mettersi in marcatura con Natali, ma proprio negli ultimi secondi del tempo regolamentare arriva la beffa: Omarone sbaglia il disimpegno su Bobo e sulla ripartenza locale nasce una contestata punizione dal limite; il destro di potenza è solo sfiorato da Omarone con la palla che si infila tra una selva di gambe e finisce la sua corsa nell’angolino per il 3-3.
Il momento decisivo, però, istante che decreta le sorti della giornata, è il secondo di recupero, con l’azione avvolgente del Bonate che non arriva alla conclusione, si avventa sulla palla Ivan al limite ma è abbattuto prima del tiro: incredibilmente l’arbitro lascia correre e il contropiede, a squadra sbilanciata, porta al gol del 4-3 nonostante la respinta di Omarone sulla prima conclusione. A nulla valgono le proteste bonatesi, la frittata è fatta, Bonate cornuto e mazziato, anche perchè gli ultimi, disperati, assalti non hanno concretezza, soprattutto con Panz che non trova un paio di volte, l’attimo giusto per mettere il suo sigillo.
I bianco-azzurri pagano ancora a carissimo prezzo gli errori (pochi, rispetto alle scorse uscite) ed escono battuti, nonostante una prova di assoluto e straordinario cuore, in condizione di incredibili difficoltà, viste le numerose assenze (Mapo, già acciaccato giovedì, non ha recuperato dall’infortunio come lo stesso Gozzi, Visca e Berto indisponibili, Capitano infortunato, oltre a Luis che ha dovuto abbandonare quasi subito la battaglia per una problema al linguine).
Non è mancata la voglia, né la grinta, né la fame: il vero errore, forse, è stato quello di non tentare quasi più di giocare la palla dopo il gol del 3-2, confidando nel fatto che gli avversari sembrava non avessero la forza di rendersi davvero pericolosi, ma giocando a sette trovarsi spiazzati è un attimo.
Un’ultima considerazione, molto personale: non è la prima volta che incontrando squadre aggressive al di la del regolamento soffriamo e subiamo, e non siamo tutelati da arbitri che non sono in grado di condurre le partite, e di sanzionare in modo deciso il gioco falloso, a scapito di squadre più corrette; forse è un atteggiamento che premia, forse chi picchia di più alla fine vince, forse non vale la pena di impegnarsi a giocare, concentrandosi su un atteggiamento più violento nei confronti degli avversari, con la consapevolezza che alla fine arriveranno anche i risultati. A fine partita era questo il mio pensiero.
Ragionandoci a freddo posso dire che continuo a preferire squadre con le quali si gioca a calcio, senza sceneggiate, urli da manicomio, entrate killer o gomitate a palla lontana: se questo vuol dire non vincerne nemmeno una allora retrocederemo a testa alta, da squadra di calcio più che da squadra di calci, oppure potremo imparare da squadre come la Dinamo Popieluszko, che sa giocare e fare punti con il giusto atteggiamento, aiutando tutti a trascorrere una serena giornata di sport.
Voltiamo pagina e pensiamo alla prossima impegnativa partita, e non pensiamo che saremo già spacciati (devo ammettere che certi discorsi arrendevoli negli spogliatoi suonavano piuttosto sinistri), ma ripartiamo dalla grinta delle ultime due sfide: siamo in crescita e possiamo ancora dire la nostra, con un po’ di determinazione in più, un po’ di serenità da ritrovare e senza più guardare alla classifica, ma concentriamoci, sfida per sfida, istante per istante, per rialzarci e rimetterci a correre.
Formazione quasi obbligata per lo staff tecnico, con Omarone tra i pali (esordio in campionato per lui in questa stagione, 36 ore dopo l’esordio assoluto in coppa), Natali in marcatura e Puma a sostegno. In cabina di regia stringe i denti un Luis in non perfette condizioni, Leghi al rientro in fascia destra e Ivan, eroe di coppa, a sinistra. Conclude il settebello Bobo, puntero di giornata.
I bianco-azzurri sembrano più tonici delle scorse uscite, nonostante il campo pesantissimo, ma le occasioni non sono limpide e alla prima vera opportunità i locali rompono il ghiaccio: Omarone respinge in modo imperfetto una punizione insidiosa, e sulla respinta, dal limite, il destro è letale, nonostante la deviazione dello stesso portiere bonatese.
Il Bonate va in difficoltà concedendo qualche chances agli avversari, ma solo in un’occasione Omarone deve fare gli straordinari, su colpo di testa ravvicinato da calcio d’angolo, per il resto poca paura dalle sue parti. I bianco-azzurri lottano su ogni palla e anche quando Luis non ce la fa e deve lasciare spazio a un Vittorio versione laterale destro, accentrando Ivan e spostando Leghi a sinistra, non molla, e crea disagi agli avversari, salvati da un paio di prodezze del portiere, di cui una, prodigiosa, su bolide di Natali.
Momento chiave il 25°, quando Omarone chiude un contropiede locale, rimettendo in azione Natali, che allunga in fascia per Leghi e il Calypso buca sul primo palo il gol del meritato 1-1.
Proprio allo scadere del primo tempo, però, nel minuto di recupero, una palla vagante al limite non è spazzata e finisce sui piedi del centravanti che fulmina a rete il 2-1, beffa per un buon Bonate.
La ripresa si apre con i locali che controllano il gioco ma senza creare pericoli, mentre “Pantera” Ivan mette la sua zampata per il pareggio, con una punizione d’oro delle sue e qualche minuto dopo penetra come un coltello nella difesa di burro locale e realizza con un preciso rasoterra il gol del vantaggio bonatese e sul 3-2 ci potrebbe stare anche il gol dell’allungo ma i bianco-azzurri sono imprecisi.
Mister Maurinho sostituisce Bobo con Seba a inizio ripresa e poi rileva lo stesso Seba per inserire Panz, ma la sostanza non cambia, con i locali a spingere e con Natali e Puma a ergere una diga a protezione della porta, supportati dal sacrificio dei vari Vittorio, Leghi e Ivan, e a parte qualche mischia insidiosa i locali non sanno creare occasioni vere e limpide. Vittorio salva sulla linea in tuffo di testa la più grande occasione per il pari, ma era su un colpo di testa sporco di Natali a beffare Omarone. L’Oratorio Almenno protesta in modo veemente allorquando, una punizione dal limite è salvata da Natali sulla linea, a loro dire, con un braccio: l’arbitro va in confusione sulle continue urla dei locali e sbaglia un’infinità di decisioni da ambo le parti, innervosendo la partita e condizionandola in modo decisivo.
Sembra quasi fatta, nonostante un esausto Puma debba lasciare il posto a Bobo, piazzato in fascia sinistra e obbligando Leghi a mettersi in marcatura con Natali, ma proprio negli ultimi secondi del tempo regolamentare arriva la beffa: Omarone sbaglia il disimpegno su Bobo e sulla ripartenza locale nasce una contestata punizione dal limite; il destro di potenza è solo sfiorato da Omarone con la palla che si infila tra una selva di gambe e finisce la sua corsa nell’angolino per il 3-3.
Il momento decisivo, però, istante che decreta le sorti della giornata, è il secondo di recupero, con l’azione avvolgente del Bonate che non arriva alla conclusione, si avventa sulla palla Ivan al limite ma è abbattuto prima del tiro: incredibilmente l’arbitro lascia correre e il contropiede, a squadra sbilanciata, porta al gol del 4-3 nonostante la respinta di Omarone sulla prima conclusione. A nulla valgono le proteste bonatesi, la frittata è fatta, Bonate cornuto e mazziato, anche perchè gli ultimi, disperati, assalti non hanno concretezza, soprattutto con Panz che non trova un paio di volte, l’attimo giusto per mettere il suo sigillo.
I bianco-azzurri pagano ancora a carissimo prezzo gli errori (pochi, rispetto alle scorse uscite) ed escono battuti, nonostante una prova di assoluto e straordinario cuore, in condizione di incredibili difficoltà, viste le numerose assenze (Mapo, già acciaccato giovedì, non ha recuperato dall’infortunio come lo stesso Gozzi, Visca e Berto indisponibili, Capitano infortunato, oltre a Luis che ha dovuto abbandonare quasi subito la battaglia per una problema al linguine).
Non è mancata la voglia, né la grinta, né la fame: il vero errore, forse, è stato quello di non tentare quasi più di giocare la palla dopo il gol del 3-2, confidando nel fatto che gli avversari sembrava non avessero la forza di rendersi davvero pericolosi, ma giocando a sette trovarsi spiazzati è un attimo.
Un’ultima considerazione, molto personale: non è la prima volta che incontrando squadre aggressive al di la del regolamento soffriamo e subiamo, e non siamo tutelati da arbitri che non sono in grado di condurre le partite, e di sanzionare in modo deciso il gioco falloso, a scapito di squadre più corrette; forse è un atteggiamento che premia, forse chi picchia di più alla fine vince, forse non vale la pena di impegnarsi a giocare, concentrandosi su un atteggiamento più violento nei confronti degli avversari, con la consapevolezza che alla fine arriveranno anche i risultati. A fine partita era questo il mio pensiero.
Ragionandoci a freddo posso dire che continuo a preferire squadre con le quali si gioca a calcio, senza sceneggiate, urli da manicomio, entrate killer o gomitate a palla lontana: se questo vuol dire non vincerne nemmeno una allora retrocederemo a testa alta, da squadra di calcio più che da squadra di calci, oppure potremo imparare da squadre come la Dinamo Popieluszko, che sa giocare e fare punti con il giusto atteggiamento, aiutando tutti a trascorrere una serena giornata di sport.
Voltiamo pagina e pensiamo alla prossima impegnativa partita, e non pensiamo che saremo già spacciati (devo ammettere che certi discorsi arrendevoli negli spogliatoi suonavano piuttosto sinistri), ma ripartiamo dalla grinta delle ultime due sfide: siamo in crescita e possiamo ancora dire la nostra, con un po’ di determinazione in più, un po’ di serenità da ritrovare e senza più guardare alla classifica, ma concentriamoci, sfida per sfida, istante per istante, per rialzarci e rimetterci a correre.
12 commenti:
Finchè non mi funziona internet a casa non riesco ad aggiornare il blog. Sorry..
Ciao raga, quest'anno non mi ero ancora fatto sentire ma non per questo non vi seguo. L'anno scorso per un motivo o per l'altro non sono riuscito a venire, bene, è giunto il momento di farlo.Sabato prossimo verrò a trovarvi e spero possiate regalarmi una vittoria. So che uscirete presto da questo momento un pò buio dal punto di vista dei risultati, ma sappiamo bene che la forza del gruppo saprà risollevare questa situazione. Vi faccio un grande in bocca al lupo e vi confesso che sarà dura vedervi giocare da fuori non potendo lottare con voi in campo. Comunque ci vediamo presto.
Grande Ricky! Ci vuole una scossa!!!! Dai ragazzi! E' il momento di tirare fuori le energie mentali dei tempi migliori e la compattezza migliore che sappiamo offrire!!!!!
Riiiickyyyy!! Ieri un difensore in più avrebbe fatto comodo..
Ti aspettiamo!
La delusione sta nel fatto che si vorrebbe festeggiare una vittoria ogni tanto e invece tutti i sabati ci si ritrova con una sconfitta di misura e una svalangata di rimpianti.
Nel caso specifico di ieri, credo che i 3 punti (che secondo me fino al 59esimo non demeritavamo, nonostante la sofferenza) avrebbero dato una svolta, quanto meno morale, alla stagione.. anche per le condizioni in cui eravamo.
Non credo che abbiamo rinunciato a giocare dopo il 3-2, semplicemente non ci riuscivamo.. vuoi per il campo pesante, vuoi perchè eravamo in difficoltà di uomini, vuoi perchè l'avversario aggrediva.
Se non si riesce a giocare quando si è avanti di un gol, bisogna anche saper rinunciare a farlo e imparare a difendersi (cosa che fino agli ultimissimi minuti abbiamo fatto abbastanza bene). Credo che paghiamo anche questo.. e il fatto che siamo la terza peggior difesa lo confermerebbe
GRAZIE per aver citato la Dinamo in modo molto positivo!
La vediamo come voi, spesso chi urla di più ha la meglio, ma alla lunga giocare A CALCIO e non a CALCI paga (e sabato ne abbiamo avuto la dimostrazione contro i vostri cugini).
Il campionato è lungo, noi l'anno scorso ci siamo salvati all'ultima giornata, quando a metà del girone di ritorno avevamo 9 punti dalla quintultima! non mollate.
Grazie ancora ed in bocca al lupo! Ci vediamo a Curno per il ritorno.
Pedriol, se non sbaglio sei il regista della Dinamo, il mio omonimo...quello bravo!!! Si, siete davvero un esempio, e la vostra vittoria di sabato penso davvero sia la dimostrazione di questo. Noi ci proviamo...non abbiamo abbastanza cattiveria! Lo scorso anno nel gruppo D non era necessaria, bastava avere qualcosa in più atleticamente e tecnicamente...adesso dobbiamo adeguarci e tentare di arrivare prima possibile a capire le dinamiche di questo campionato: siamo sulla buona strada, un passo per volta e ci crediamo che prima o poi arriveranno anche i risultati...speriamo prima!!!
Qualcuno ha bisogno di un massaggio "al linguine"???
ahahahha
FORZARAGAZZI FORZARAGAZZI FORZARAGAZZI FORZARAGAZZI FORZARAGAZZI FORZARAGAZZI FORZARAGAZZI FORZARAGAZZI FORZARAGAZZI FORZARAGAZZI FORZARAGAZZI FORZARAGAZZI
Sgommino attento a come parli che facciamo tornare apposta il Visca dal Giappone.. ti massaggia lui
con nuove tecniche di massaggio
ma il Bonate è sempre più GIUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUU....che schèfe!!!
50.000 visite!
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