Visca, Pasta, Veleni e scintille: l’ultima sfida dell’anno
solare 2016 per il Bonate non è certo passata inosservata. Sul piccolo campo di
Sabbio contro i locali dell’USO, mai battuti nei due precedenti incroci (un
pareggio e una sconfitta), la banda di Mister Maurinho è chiamata a riscattarsi
dopo la pessima prestazione della scorsa settimana, ma l’impresa non è stata
certo facile: su un terreno di gioco di dimensioni così ridotte il gioco
classico dei bonatesi era praticamente impossibile da attuare ed è stato
necessario adattarsi a giocare con palle lunghe per gli attaccanti…fortunatamente
la fisicità di Visca, Pasta e del subentrato Giorgio è stata, alla lunga, un
enorme vantaggio.
E’ proprio Pasta ad aprire le danze dopo pochi minuti e alcuni tentativi da lontano: il suo sinistro in precario equilibrio si infila nel sette, ma in 5 minuti i locali rimontano con un rasoterra che si infila tra una selva di gambe e con una punizione da limite che buca la barriera.
La sfida vive di lampi continui e ripetuti tentativi dalla distanza (quasi d’obbligo su un campo simile), ma per pervenire al pareggio ci vuole una rasoiata di Visca a chiusura di una sua classica percussione.
E’ di nuovo Pasta a portare avanti i suoi, con un colpo angolato, ma dal dischetto di centrocampo il Sabbio perviene a un immediato pareggio beffando Vittorio.
La prima frazione si chiude con il nuovo vantaggio bonatese grazie ad un ispirato Visca che infila sfruttando un pregevole velo di Pasta su centro di Puma, ma, come la scorsa settimana, nei primi secondi della ripresa arriva un gol avversario: sassata dal dischetto di centrocampo sulla quale Vittorio è bravo a mettere in corner, il centro dalla bandierina passa indisturbato in mezzo a tutta la difesa fino ad essere trasformato in gol dall’attaccante di casa e sul 4-4, con 30 minuti di gioco davanti, inizia un’altra partita.
Anche perché gli animi si surriscaldano e l’atteggiamento dell’arbitro non aiuta a far scorrere la partita in modo tranquillo, fischiando in modo iniquo e scontentando entrambe le squadre, ma la svolta è tutta in 5 minuti di fuoco che il Bonate piazza a metà frazione: Visca si gira da par suo e fulmina a rete, poi “Ciclone” Pasta si avventa di potenza su una palla apparentemente irraggiungibile nel cuore dell’area e mette dentro di testa la propria tripletta e infine è Visca a infilare il 7-4 di testa su corner per il proprio fantastico poker (e per fortuna che non si sentiva molto bene).
I locali non ci stanno ma invece di reagire tentando di rimontare si disuniscono e la mettono sulla bagarre (perfino l’allenatore perde la testa e si fa cacciare dall’arbitro), e si moltiplicano i colpi proibiti, le simulazioni e le sceneggiate. Ne fa le spese Pasta: steso in area si scontra con l’avversario cadendo e poi, forse irritato dal fatto che l’arbitro non prendeva provvedimenti, afferra da terra la gamba dell’avversario; per il direttore di gara ci sono gli estremi per il cartellino rosso e il Bonate deve fronteggiare gli ultimi 10 minuti con un uomo in meno.
Il vantaggio di tre reti su un campo così piccolo non può essere rassicurante e infatti i locali ne approfittano per accorciare sul 5-7 in mischia.
Mister Maurinho butta nella mischia Federico “Veleno” Medici che regala una nuova verve alla squadra: il Bonate non subisce più ed è, anzi, più volte vicino al gol, pur in inferiorità numerica: Visca pesca Giorgio smarcato in contropiede ma questi manca clamorosamente il pallone, un paio di volte è decisivo il portiere, ma nel finale diventa determinante proprio Medici: centra due traverse, si perde in un paio di ottime occasioni, ma alla fine riesce a infilare un gran diagonale per il definitivo 5-8.
L’apoteosi avviene nei minuti di recupero, appena prima del triplice fischio: Natali è colpito da un pestone gratuito di un attaccante locale (entrato da poco ma già al centro di ogni “casino” in ogni angolo di campo) e poi affrontato, con tanto di calcio aggiuntivo, da un altro avversario che lo accusa di simulazione: “Re Leone” reagisce e si guadagna un rosso insieme all’avversario, e l’uscita da campo delle squadre non è delle più tranquille, tra insulti, spintoni, lamentele con l’arbitro e qualche colpo proibito.
Tre punti importanti su un campo complicato sono un ottimo bottino, soprattutto perché arrivati grazie ad una prestazione convincente, grintosa, da vera squadra, dove tutti hanno saputo sacrificarsi e dare tutto.
Il Bonate chiude così l’andata a quota 21 punti e con una gara ancora da giocare (il girone di andata si chiuderà dopo la lunga pausa invernale), frutto di 6 vittorie, 3 pareggi e 3 sconfitte, con un bottino di 63 reti realizzate (tra i migliori score del girone) e 51 subìte (troppe, senz’altro…): la classifica è molto corta e tutto è possibile, ma ogni punto, ogni sfida, ogni istante, sarà da giocare al massimo, con determinazione e concentrazione (la sconfitta con l’Atletico Chignolo è indicativa di come basta poco per perdere punti imperdibili), ma soprattutto con quell’entusiasmo che sta diventano la vera arma in più di questo gruppo.
E’ proprio Pasta ad aprire le danze dopo pochi minuti e alcuni tentativi da lontano: il suo sinistro in precario equilibrio si infila nel sette, ma in 5 minuti i locali rimontano con un rasoterra che si infila tra una selva di gambe e con una punizione da limite che buca la barriera.
La sfida vive di lampi continui e ripetuti tentativi dalla distanza (quasi d’obbligo su un campo simile), ma per pervenire al pareggio ci vuole una rasoiata di Visca a chiusura di una sua classica percussione.
E’ di nuovo Pasta a portare avanti i suoi, con un colpo angolato, ma dal dischetto di centrocampo il Sabbio perviene a un immediato pareggio beffando Vittorio.
La prima frazione si chiude con il nuovo vantaggio bonatese grazie ad un ispirato Visca che infila sfruttando un pregevole velo di Pasta su centro di Puma, ma, come la scorsa settimana, nei primi secondi della ripresa arriva un gol avversario: sassata dal dischetto di centrocampo sulla quale Vittorio è bravo a mettere in corner, il centro dalla bandierina passa indisturbato in mezzo a tutta la difesa fino ad essere trasformato in gol dall’attaccante di casa e sul 4-4, con 30 minuti di gioco davanti, inizia un’altra partita.
Anche perché gli animi si surriscaldano e l’atteggiamento dell’arbitro non aiuta a far scorrere la partita in modo tranquillo, fischiando in modo iniquo e scontentando entrambe le squadre, ma la svolta è tutta in 5 minuti di fuoco che il Bonate piazza a metà frazione: Visca si gira da par suo e fulmina a rete, poi “Ciclone” Pasta si avventa di potenza su una palla apparentemente irraggiungibile nel cuore dell’area e mette dentro di testa la propria tripletta e infine è Visca a infilare il 7-4 di testa su corner per il proprio fantastico poker (e per fortuna che non si sentiva molto bene).
I locali non ci stanno ma invece di reagire tentando di rimontare si disuniscono e la mettono sulla bagarre (perfino l’allenatore perde la testa e si fa cacciare dall’arbitro), e si moltiplicano i colpi proibiti, le simulazioni e le sceneggiate. Ne fa le spese Pasta: steso in area si scontra con l’avversario cadendo e poi, forse irritato dal fatto che l’arbitro non prendeva provvedimenti, afferra da terra la gamba dell’avversario; per il direttore di gara ci sono gli estremi per il cartellino rosso e il Bonate deve fronteggiare gli ultimi 10 minuti con un uomo in meno.
Il vantaggio di tre reti su un campo così piccolo non può essere rassicurante e infatti i locali ne approfittano per accorciare sul 5-7 in mischia.
Mister Maurinho butta nella mischia Federico “Veleno” Medici che regala una nuova verve alla squadra: il Bonate non subisce più ed è, anzi, più volte vicino al gol, pur in inferiorità numerica: Visca pesca Giorgio smarcato in contropiede ma questi manca clamorosamente il pallone, un paio di volte è decisivo il portiere, ma nel finale diventa determinante proprio Medici: centra due traverse, si perde in un paio di ottime occasioni, ma alla fine riesce a infilare un gran diagonale per il definitivo 5-8.
L’apoteosi avviene nei minuti di recupero, appena prima del triplice fischio: Natali è colpito da un pestone gratuito di un attaccante locale (entrato da poco ma già al centro di ogni “casino” in ogni angolo di campo) e poi affrontato, con tanto di calcio aggiuntivo, da un altro avversario che lo accusa di simulazione: “Re Leone” reagisce e si guadagna un rosso insieme all’avversario, e l’uscita da campo delle squadre non è delle più tranquille, tra insulti, spintoni, lamentele con l’arbitro e qualche colpo proibito.
Tre punti importanti su un campo complicato sono un ottimo bottino, soprattutto perché arrivati grazie ad una prestazione convincente, grintosa, da vera squadra, dove tutti hanno saputo sacrificarsi e dare tutto.
Il Bonate chiude così l’andata a quota 21 punti e con una gara ancora da giocare (il girone di andata si chiuderà dopo la lunga pausa invernale), frutto di 6 vittorie, 3 pareggi e 3 sconfitte, con un bottino di 63 reti realizzate (tra i migliori score del girone) e 51 subìte (troppe, senz’altro…): la classifica è molto corta e tutto è possibile, ma ogni punto, ogni sfida, ogni istante, sarà da giocare al massimo, con determinazione e concentrazione (la sconfitta con l’Atletico Chignolo è indicativa di come basta poco per perdere punti imperdibili), ma soprattutto con quell’entusiasmo che sta diventano la vera arma in più di questo gruppo.
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