E’ un Bonate poco spumeggiante quello che scende sul terreno del San Giorgio per affrontare un agguerrito Ghiaie 86, ma grazie alla classe dei suoi singoli, più che al consueto gioco di squadra, oggi grande assente, ottiene tre importanti punti, che lo tengono ancorato alle prime posizioni, in vista delle prossime sfide d’alta quota in calendario.
Per l’ennesima volta la strana coppia Berto-Sandrel dispone un settebello assolutamente inedito e piuttosto abbottonato: tra i pali, per offrire respiro a Vittorio, è la volta di Omarone e davanti a lui Ricky in marcatura protetto dall’esordio dal primo minuto del rientrante, dopo anni di assenza dai campi, di Sgumì, al secolo Stefano Brembilla. Centrocampo ruggente con cabina di regia affidata al solito “Re Leone” Natali, non al top della condizione, affiancato dal Puma Grez e da “Pantera” Ivan mentre a Bobo è affidata la trazione anteriore dello schieramento.
Gli ospiti si mostrano subito molto grintosi, con un pressing alto e costante, ma al primo affondo i bianco-azzurri sono già avanti: gran botta di Natali e palla in rete. Sembra tutto facile per il Bonate, anche in considerazione della non eccelsa qualità del portiere ospite, tale che sembra che ad ogni azione si possa andare in rete, ma non è così: il Ghiaie aggredisce, morde e ruggisce su ogni pallone, mettendo in difficoltà il Bonate, che fatica a ritrovarsi e a sviluppare il consueto gioco arioso e rapido. In verità i pericoli per Omarone sono relativi, tant’è vero che è chiamato in causa più con uscite che con parate, ma il forcing ospite non da respiro ai locali. Ci vuole un’altra invenzione di Natali per sbloccare lo stallo che si è creato: diagonale sporco di Manuel sul quale la difettosa presa di Facheris materializza un gol beffardo.
Il Ghiaie non demorde e con un mancino al vetriolo di Sala troppo angolato per Omarone, si porta sul 2-1 rimettendo tutto in discussione.
L’intervallo arriva puntuale per rimettere ordine nelle idee del Bonate che rientra nella ripresa con Leghi al posto di un disorientato Puma e Visca per un volenteroso ma troppo solo Bobo.
Sembra che la scossa sia arrivata, tant’è vero che il Bonate si porta sul 4-1 nel giro di tre minuti, prima con una sassata di sinistro di Natali (tripletta per lui!) dalla tre-quarti, poi con un fendente di Leghi che beffa Facheris anche grazie al prezioso velo di Visca, in un gol costruito dai due neo-entrati. Di nuovo sembra tutto facile, ma il Bonate decide di complicarsi la vita, tornando ad un gioco abulico che soffre della scarsa vena di Ivan, più prezioso in chiusura che in costruzione, e soffrendo un avversario che davvero non molla un metro e mette in crisi le svogliate manovre bianco-azzurre.
Il Ghiaie, sospinto dai numerosi e rumorosi ultras, chiude il Bonate nella propria metà campo e solo qualche sporadico affondo riesce ad alleggerire la pressione: nemmeno un altro doppio cambio (Mapo e Gozzi per Ivan e un applauditissimo Sgumì) riesce a dare la svolta, ma il Bonate regge comunque l’urto anche per la non eccelsa precisione degli ospiti: ci provano più volte Dossi e Boschini ma Ricky e Gozzi fanno buona guardia e quando i mastini di casa sono superati Omarone non si fa sorprendere con un paio di parate sicure a terra e una respinta d’istinto su insidioso diagonale del frizzante Dossi, ma più spesso le conclusioni si perdono sul fondo e il risultato non cambierà più.
Certo non è stato il miglior Bonate della stagione, autore di una prestazione deludente e confusionaria, forse anche frutto di sottovalutazione dell’avversario, dimostratosi, un po’ a sorpresa, grintoso e determinato, davvero mai morto, pericoloso e aggressivo per tutti i 60 minuti.
Natali un po’ sottotono, ancora sofferente per i guai muscolari di questo periodo, eppure autore di una tripletta pur senza non spumeggiare è una delle note positive della giornata, così come molto positivo è stato il rientro di Stefano, protagonista di una partita di classe e sostanza, certamente il migliore del Bonate; anche Ricky ha offerto una buona prova, reggendo all’urto del forcing ospite e lasciando pochi spazi al suo non semplice avversario; Omarone tra i pali non ha demeritato, ma deve migliorare nel gioco della palla, mentre Gozzi si è subito ambientato al clima della sfida senza sbavature; Ivan è apparso non al meglio, ma sono da evidenziare i numerosi recuperi in fase difensiva di cui è stato protagonista; Bobo è stato troppo abbandonato da una disposizione mai ottimale della squadra, ma si è battuto con coraggio pur senza incidere, mentre Leghi, dopo una partenza promettente condita da un gol, si è incaponito troppo nella soluzione personale perdendo di concretezza; evanescente Visca, anche lui troppo solo davanti, ma ha anche sbagliato troppi palloni e non ha saputo incidere a dovere, mentre per Mapo 10 minuti di corse e grinta, ma senza cambiar volto alla sfida, e Puma un primo tempo in difficoltà nella posizione di esterno: non riesce a trovare riferimenti e corre a vuoto spremendosi inutilmente e creando anche difficoltà di posizione a Ricky.
Con questa sono 5 le vittorie consecutive ottenute dai bianco-azzurri che ora sono attesi da un tour de force che ci dirà qualcosa in più sul loro reale livello: l’importante sarà preparare bene queste sfide, con serietà ed entusiasmo.
Per l’ennesima volta la strana coppia Berto-Sandrel dispone un settebello assolutamente inedito e piuttosto abbottonato: tra i pali, per offrire respiro a Vittorio, è la volta di Omarone e davanti a lui Ricky in marcatura protetto dall’esordio dal primo minuto del rientrante, dopo anni di assenza dai campi, di Sgumì, al secolo Stefano Brembilla. Centrocampo ruggente con cabina di regia affidata al solito “Re Leone” Natali, non al top della condizione, affiancato dal Puma Grez e da “Pantera” Ivan mentre a Bobo è affidata la trazione anteriore dello schieramento.
Gli ospiti si mostrano subito molto grintosi, con un pressing alto e costante, ma al primo affondo i bianco-azzurri sono già avanti: gran botta di Natali e palla in rete. Sembra tutto facile per il Bonate, anche in considerazione della non eccelsa qualità del portiere ospite, tale che sembra che ad ogni azione si possa andare in rete, ma non è così: il Ghiaie aggredisce, morde e ruggisce su ogni pallone, mettendo in difficoltà il Bonate, che fatica a ritrovarsi e a sviluppare il consueto gioco arioso e rapido. In verità i pericoli per Omarone sono relativi, tant’è vero che è chiamato in causa più con uscite che con parate, ma il forcing ospite non da respiro ai locali. Ci vuole un’altra invenzione di Natali per sbloccare lo stallo che si è creato: diagonale sporco di Manuel sul quale la difettosa presa di Facheris materializza un gol beffardo.
Il Ghiaie non demorde e con un mancino al vetriolo di Sala troppo angolato per Omarone, si porta sul 2-1 rimettendo tutto in discussione.
L’intervallo arriva puntuale per rimettere ordine nelle idee del Bonate che rientra nella ripresa con Leghi al posto di un disorientato Puma e Visca per un volenteroso ma troppo solo Bobo.
Sembra che la scossa sia arrivata, tant’è vero che il Bonate si porta sul 4-1 nel giro di tre minuti, prima con una sassata di sinistro di Natali (tripletta per lui!) dalla tre-quarti, poi con un fendente di Leghi che beffa Facheris anche grazie al prezioso velo di Visca, in un gol costruito dai due neo-entrati. Di nuovo sembra tutto facile, ma il Bonate decide di complicarsi la vita, tornando ad un gioco abulico che soffre della scarsa vena di Ivan, più prezioso in chiusura che in costruzione, e soffrendo un avversario che davvero non molla un metro e mette in crisi le svogliate manovre bianco-azzurre.
Il Ghiaie, sospinto dai numerosi e rumorosi ultras, chiude il Bonate nella propria metà campo e solo qualche sporadico affondo riesce ad alleggerire la pressione: nemmeno un altro doppio cambio (Mapo e Gozzi per Ivan e un applauditissimo Sgumì) riesce a dare la svolta, ma il Bonate regge comunque l’urto anche per la non eccelsa precisione degli ospiti: ci provano più volte Dossi e Boschini ma Ricky e Gozzi fanno buona guardia e quando i mastini di casa sono superati Omarone non si fa sorprendere con un paio di parate sicure a terra e una respinta d’istinto su insidioso diagonale del frizzante Dossi, ma più spesso le conclusioni si perdono sul fondo e il risultato non cambierà più.
Certo non è stato il miglior Bonate della stagione, autore di una prestazione deludente e confusionaria, forse anche frutto di sottovalutazione dell’avversario, dimostratosi, un po’ a sorpresa, grintoso e determinato, davvero mai morto, pericoloso e aggressivo per tutti i 60 minuti.
Natali un po’ sottotono, ancora sofferente per i guai muscolari di questo periodo, eppure autore di una tripletta pur senza non spumeggiare è una delle note positive della giornata, così come molto positivo è stato il rientro di Stefano, protagonista di una partita di classe e sostanza, certamente il migliore del Bonate; anche Ricky ha offerto una buona prova, reggendo all’urto del forcing ospite e lasciando pochi spazi al suo non semplice avversario; Omarone tra i pali non ha demeritato, ma deve migliorare nel gioco della palla, mentre Gozzi si è subito ambientato al clima della sfida senza sbavature; Ivan è apparso non al meglio, ma sono da evidenziare i numerosi recuperi in fase difensiva di cui è stato protagonista; Bobo è stato troppo abbandonato da una disposizione mai ottimale della squadra, ma si è battuto con coraggio pur senza incidere, mentre Leghi, dopo una partenza promettente condita da un gol, si è incaponito troppo nella soluzione personale perdendo di concretezza; evanescente Visca, anche lui troppo solo davanti, ma ha anche sbagliato troppi palloni e non ha saputo incidere a dovere, mentre per Mapo 10 minuti di corse e grinta, ma senza cambiar volto alla sfida, e Puma un primo tempo in difficoltà nella posizione di esterno: non riesce a trovare riferimenti e corre a vuoto spremendosi inutilmente e creando anche difficoltà di posizione a Ricky.
Con questa sono 5 le vittorie consecutive ottenute dai bianco-azzurri che ora sono attesi da un tour de force che ci dirà qualcosa in più sul loro reale livello: l’importante sarà preparare bene queste sfide, con serietà ed entusiasmo.
5 commenti:
Eh sì...non è stata una bella partita quella di ieri... da fuori il Bonate mi è sembrato senza gioco, con poca voglia di proporsi senza palla e senza la giusta dose di grinta e concentrazione...il perchè di tutto questo non lo so (squadra quasi inedita?...avversario sottovalutato?...boh...), fatto sta che per il futuro bisognerà cercare di evitare partite così.
Eppure abbiamo vinto e questo, vista la prestazione, è molto positivo: è una virtù anche quella di raccogliere il massimo con il minimo sforzo.
Ora arrivano 3 partite-verità:
- trasferta a Cerro (che in casa ha sempre vinto)
- Roncola (che finora ha vinto 8 partite su 8)
- il solito, ostico, derby con i Brembo Rangers
Dopo queste partite forse sapremo dove può arrivare questo Bonate... intanto 18 punti sui 24 disponibili sono un ottimo bottino
E' stato bello ricominciare con una vittoria!!! vi ringrazio per l'appoggio che mi avete dato (non fraintendetemi)!! abbiamo davvero vinto con il minimo sforzo e di sicuro le prossime partite saranno veramente toste!!! ENTUSIASMO, GIOCO E CUORE!
"Il Ghiaie, sospinto dai numerosi e rumorosi ultras"....
dov'erano?
io non li ho nè visti nè sentiti...
ho sentito un Kollettivo di quelli che non si sentivano da anni invece, potente e devastante, un Kollettivo di quelli tosti...
Fra i pali l'Omarone era troppo concentrato per capire da dove proveniva il fracasso...
è stato peleto sentire anche da loro "NOI ODIAMO BONATE SOPRA..."
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