Il blog ufficiale della squadra di calcio a 7 dell'ASD CDM Bonate Sotto

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domenica 29 aprile 2012

ISTANTANEE DI UN SUICIDIO SPORTIVO

La pesante sconfitta del Bonate nello scontro salvezza a Camorone si può riassumere in una serie di tragiche istantanee, che descrivono come una squadra già in difficoltà può letteralmente buttare via le residue speranze di salvare una stagione.
Prima istantanea: il Bonate è in vantaggio per 2-1 con i gol di Ivan da fuori area e Panz sottomisura a sfruttare una scorribanda di Natali, che rimontano il vantaggio iniziale di Carminati,  e non mantiene il vantaggio che per una manciata di secondi, allorchè Natali e Gozzi non intervengono su un pallone vagante al limite e lasciano che Rinaldi fulmini Vittorio con un rasoterra che vale il 2-2.
Seconda istantanea: Mister Maurinho, con una decisione piuttosto contorta, toglie Natali e Ivan durante l’intervallo per inserire Leghi e Stefano. Il risultato è che Leghi fallisce due clamorose occasioni (anche un palo incredibile per lui), mentre Stefano fatica a entrare in partita e regala una punizione dal limite agli avversari per il solito fallo “di sodomia con abbraccio” tipico del Capitano, che Carminati infila con un destro non irresistibile che batte un Vittorio poco convincente.
Terza istantanea: Ivan, rientrato in campo per un esausto Panz, ben pescato da Leghi in area, si addormenta e consente alla difesa di recuperare: era la più limpida possibilità di rimettere in parità una partita nella quale i bianco-azzurri si stavano disunendo troppo e mostravano segni di grande nervosismo.
Quarta istantanea: Luis protesta in modo insistito nei confronti di un arbitro irritante per la posizione di una punizione e dopo essere stato ammonito fa la follia (incomprensibile per uno della sua esperienza) di applaudire la decisione del direttore di gara, facendosi spedire anzitempo nello spogliatoio, lasciando i suoi con un uomo in meno e con le speranze ridotte al lumicino.
Quinta istantanea: Ivan prova a scuotere i suoi scaricando un siluro da lontanissimo che sbatte sulla traversa (anche sfortunato questo Bonate), mentre i due contropiedi locali, su palle perse dai bianco-azzurri, non lasciano scampo a Vittorio e fissano il 5-2 finale.
Ci sono poi altre immagini che mostrano in modo preciso quale è stato il livello di confusione e di mancanza di concentrazione che ha portato a questa ennesima sconfitta.
Sesta istantanea: Mister Maurinho prima della partita invita Natali a coprire nel primo tempo per poi spingere nella ripresa, salvo poi toglierlo durante l’intervallo.
Settima istantanea: Capitan Stefano si scalda durante l’intervallo e si stupisce di dover entrare a inizio ripresa, quasi che non fosse ancora in clima partita (dopo 30 minuti dal fischio di avvio dell’arbitro): e infatti ha impiegato troppo a entrare nel vivo della sfida.
Ottava istantanea: Bobo, chiamato a entrare all’improvviso, entra in campo senza parastinchi (ma chi è fuori non dovrebbe essere sempre pronto a entrare in qualsiasi momento, in caso di necessità?).
Nona istantanea: Leghi, entrato nel secondo tempo, dopo aver sbagliato un paio di occasioni, comincia a incaponirsi nella soluzione personale irritando i propri compagni di squadra e sé stesso, tant’è vero che nel finale rischia di farsi cacciare per un fallo di reazione piuttosto stupido.
Decima, e ultima, istantanea, a partita finita: se ognuno non si mette al servizio della squadra, del Mister e dei propri compagni, la stagione potrà considerarsi fallimentare, al di la del risultato sportivo. E se retrocessione sarà, non potrà essere che il segno di una mancanza di maturità per questi livelli.
Recuperiamo umiltà e voglia di chiudere bene la stagione, da subito e fino alla fine.
Nessun altro commento penso sia necessario: ognuno guardi dentro di sé per capire cosa sta dando al gruppo e cosa DEVE migliorare per salvare la stagione.

sabato 21 aprile 2012

E’ ANCORA MAL DI TRASFERTA: BONATE A PICCO!

Il Bonate, rimontato e sconfitto da un mediocre Grey Horse, sempre indigesto ai bianco-azzurri, si complica la vita in vista della corsa-salvezza, adesso ancora più difficile.
Sul sintetico di Palazzago il tandem Maurinho-Samuel schiera la solita difesa, con Vittorio tra i pali, protetto da Gozzi e Stefano; al centro delle manovre c’è Luis, spalleggiato da Ivan a sinistra e Sic a destra, mentre davanti è la volta di Bobo.
Il Bonate parte senza paura e dopo una fase iniziale di studio prende risolutamente il controllo del gioco: gran palla a tagliare il campo di Luis per Sic anticipato dal portiere, poi punizione show di Ivan e l’incrocio dei pali dice no e la punizione di Luis a pescare Ivan a centroarea aziona la girata di “Pantera” ma è troppo debole e parata.
I padroni di casa si confermano squadra ostica, furba, che sa ingannare bene un arbitro davvero incapace, irritando oltremodo i bonatesi e guadagnandosi dei falli in ogni occasione in cui il pallone arriva verso uno dei loro, ma nonostante questo il Bonate sblocca lo score: Ivan se ne va sulla destra ed è attaccato a gamba tesa, va comunque al tiro insaccando ma l’arbitro fischia il precedente fallo e dalla punizione Luis non perdona, mettendo dentro l’1-0 con una fucilata mancina.
Il Bonate crea occasioni a ripetizione, sentendosi padrone della sfida: Bobo da limite calcia debole, ma Codognola inventa una incredibile papera prima di recuperare proprio sulla linea, poi Gozzi in proiezione offensiva, ben smarcato da Ivan mette fuori un diagonale da buona posizione, mentre Luis da posizione defilata angola troppo un diagonale sul primo palo. C’è anche una grande occasione per Bobo, pescato da Sic a un metro dalla porta, ma la sua inzuccata è alta di poco, mentre Luis in area prova il destro al volo colpendo male.
Per i locali solo un paio di occasioni sporadiche con Vittorio poco impegnato e da una contestata punizione Locatelli pesca il jolly con un destro preciso nel sette e l’1-1 suona come una atroce beffa. Sulle ali dell’entusiasmo Riva ci prova ancora da fermo, ma Vittorio è sicuro e ancora su punizione il Bonate ritorna avanti: è Ivan a inventare un’altra delle sue traiettorie magiche per il 2-1 che sarà anche il finale di prima frazione, nonostante la veemente reazione dei locali che centrano un palo con Riva da posizione defilata, poi Erba tocca sotto scheggiando la traversa e infine è Vittorio a sventare prodigiosamente di piede su tocco ravvicinato di Vanotti.
La ripresa si apre con ritmi più bassi e con il Bonate che manovra: da un’azione di prima Ivan centra splendidamente per Bobo che a porta vuota infila il tap-in del 3-1. Sembra fatta, ma da un’altra punizione contestata ci vuole Luis per salvare sulla riga e dal corner l’arbitro indica misteriosamente il dischetto, senza che nessuno capisca che fallo abbia fischiato. Vanotti insacca il 3-2 nonostante Vittorio arrivi ad un soffio dalla parata. Il Bonate, furioso, perde lucidità e rischia su punizione di Locatelli che sbatte sulla traversa e sul rasoterra di Cattaneo sventato da Vittorio.
Leghi entra per Bobo a dare rapidità alla manovra di un Bonate che non riesce più a pungere, ma il suo ingresso non sarà trionfale come la scorsa settimana: azione tutta di prima, centro di Gozzi per il Calypso che a un metro dalla porta alza clamorosamente, ma non è il solo a fallire occasioni importanti e, nell’economia della partita, decisive: Sic ben lanciato si attarda nella conclusione ed è chiuso dal portiere, che un minuto dopo è attento su Leghi, poi Ivan liberissimo tocca con troppa sufficienza (anche per il pressing dei difensori) ed è parato.
Gli errori davanti diventano la base sulla quale costruire una sconfitta, come già successo troppe volte quest’anno, e il Bonate, purtroppo, non si smentisce: palla vagante in area, Gozzi e Stefano non riescono a spazzare, la sfera finisce sui piedi di Vanotti che spara tra le gambe di Vittorio il 3-3.
La gara è in equilibrio e molto spezzettata anche a causa dell’assoluta incapacità tecnica del direttore di gara e dalle punizioni arrivano i brividi peggiori, a scapito del Bonate dal gioco più tecnico: Locatelli dal limite ma Vittorio c’è, poi Luis spara centrale ed è parato, mentre Leghi, dopo aver conquistato palla, scende a destra e invece di servire Ivan prova la rasoiata da lontano mettendo a lato.
Mancano pochi minuti al termine e la gara prende la piega decisiva: altra punizione dal limite e Riva spara di violenza in rete il 4-3 che completa la rimonta e, dall’ennesima punizione contestata da posizione angolata, Vanotti mette in rete un colpo da biliardo favorito dall’assenza dell’uomo sul palo sinistro della porta di Vittorio.
Finisce 5-3 per i locali, anche perché i disperati assalti finali del Bonate portano a una mischia risolta da Leghi che spara sul portiere, che poi è bravo a sventare la punizione di Ivan.
Musi lunghi nello spogliatoio bonatese: tanta è la delusione dopo le speranze della scorsa settimana. Niente è ancora compromesso, ma un primo scontro diretto è andato male e in vista della sfida di settimana prossima con il Camorone, “migliorare” e “giocare la partita della vita” devono diventare l’imperativo su cui cominciare a concentrarsi già da adesso, altrimenti lo spettro della retrocessione rischia davvero di diventare una amara realtà.
Ci aspetta una settimana di duro lavoro in cui recuperare entusiasmo, forze, brillantezza e convinzione, e magari qualcuno degli indisponibili per dare man forte e un po’ di coraggio al gruppo. Voltiamo pagina e proviamoci fino alla fine.

domenica 15 aprile 2012

LEGHI E SIC: I PROTAGONISTI CHE NON TI ASPETTI

Mancano 10 minuti alla fine di una partita che il Bonate sta affrontando con una strana paura e senza la concentrazione necessaria: lo sconforto è palpabile in campo, in panchina e in tribuna, sembra il momento della resa ad una stagione che ha riservato già troppe amarezze. E invece…e invece un Leghi in campo dal minuto 33 e tornato finalmente a giocare con la determinazione dei tempi d’oro di “prosecchi” a go-go, suona la carica spedendo in rete il gol che dà la scossa al gruppo e avvia una rimonta incredibile che cambia radicalmente l’intera storia del nostro campionato.
Il settebello di partenza, quasi obbligato, chiamato a ritrovare la vittoria perduta contro quell’Ambria con cui all’andata si era visto un Bonate troppo brutto per essere vero, è imperniato sulla regia di Luis, con Natali a sinistra e Sic a destra, Gozzi e Stefano a protezione di Vittorio e Visca al centro degli affondi. Senza l’ormai perso Berto e il lungodegente Mapo, Ivan e Puma fermati da impegni personali e Bobo assente dell’ultima ora per malattia, lo staff tecnico deve affidarsi a Visca e Sic che attraversano un periodo poco brillante, Natali alle prese con un fastidio alla schiena e per di più toccato duro dopo pochi minuti, Stefano in uno stato di forma precario e Luis mai recuperato in pieno dopo lo stop forzato; gli unici al top sembrano essere l’inossidabile Vittorio e il gigantesco Gozzi che quest’anno si sta caricando la squadra sulle spalle con grande autorità.
L’Ambria conferma di essere squadra tosta, quadrata, mai morta, anche se fin troppo svogliata per la posizione che occupa in classifica (terzo posto con un’ultima chances di agganciare la coppia di testa anche in vista dello scontro al vertice odierno): per vedere qualche occasione seria bisogna aspettare ben sette minuti, quando da un contestato corner per gli ospiti nasce un contropiede che Visca spara sul portiere, riprende Natali che mette nel sacco l’1-0 a porta vuota.
Vittorio mette in ghiaccio il vantaggio sventando l’immediato tentativo dal dischetto di centrocampo, poi è Visca ad alzare la mira su sponda di Luis, ma gli ospiti si mostrano cinici sfruttando una punizione dal limite con un mancino secco rasoterra di Maini che beffa Vittorio nonostante il tentativo di respinta di Gozzi: è l’1-1 che offre coraggio agli ospiti e sprofonda il Bonate in un lungo calvario di paure e indecisioni.
Visca prova a scuotere i suoi: si libera di potenza e infila il pallone tra le gambe di Palazzi, ma prima che la sfera varchi la linea Rinaldi spazza e l’occasione sfuma e dopo un minuto la mazzata si abbatte sul Bonate: dormita della difesa e Gervasoni insacca facile facile l’1-2.
Visca ci prova ancora su punizione ma, nonostante il velo di Sic, Palazzi sventa, poi Rinaldi di testa costringe Vittorio alla parata e sul ribaltamento ci prova due volte il Bonate trovando sempre le respinte dei grintosi difensori, ma non è finita, perché sul contropiede pericoloso degli ospiti nasce una punizione dal limite sulla quale Vittorio si supera volando a sventare il siluro di Maini. Un Luis a corrente alternata scende bene a sinistra ma manca il centro per i ben piazzati Visca e Natali e prima del duplice fischio Gervasoni ci prova due volte, prima con una rovesciata ben parata da Vittorio, poi con un tiro-cross che non sorprende il portierone bonatese. La ripresa si apre in modo choccante: Maini un passo avanti dalla linea mediana, trova il rasoterra perfetto che sorprende Vittorio nell’angolino alla sinistra e per il Bonate, chiamato ad una reazione pronta e potente, è notte fonda e rischia il tracollo: pallone anomalo in area bonatese, Gervasoni a porta spalancata tocca male tra le braccia del portiere. È ancora Visca a tentare di scuotere sé stesso e il Bonate: si accentra dal limite ma conclude male, poi Sic di testa non trova il bersaglio grosso e Luis in percussione conclude male con un mancino che, però, Palazzi non trattiene e Visca, fiondato sul pallone, trova il corpo del portiere a dirgli di no, e alla prima distrazione i bianco-azzurri subiscono l’1-4 dagli spietati ospiti: il tiro da centrocampo sporcato da una deviazione finisce al liberissimo Rondi che, indisturbato, mette in rete.
Gli ospiti sembrano accontentarsi e il Bonate, troppo nervoso per mettere in campo una reazione organica, sembra arrendersi allo sconforto: Luis alza incredibilmente su centro di un Leghi pimpante (dentro per un Natali troppo fuori dal gioco) capace di dare rapidità ed entusiasmo, ed è ancora il Calypso a tentare la puntata pericolosa su sponda di Visca ma è alzata in corner; in mezzo la punizione centrale di Ferrari sventata da Vittorio.
La scossa arriva quando ormai nessuno più se l’aspettava ed arriva proprio dai protagonisti più improbabili: quel Leghi che quest’anno ha faticato non poco ad entrare nella giusta condizione mentale per essere utile al gruppo, e quel Sic che dopo alcune partite di grande sostanza sta attraversando un momento di flessione e nella partita odierna stava soffrendo in modo particolare.
Minuto 50: Luis inventa un gran centro per Leghi che stacca imperioso di testa, la palla supera Palazzi ma sbatte sulla traversa, riprende lo stesso Leghi e in acrobazia di destro insacca il 2-4.
Minuto 53: Leghi dalla bandierina alla destra dell’attacco bonatese trova la testa di Sic, abile a infilarsi nell’immobile difesa ospite per firmare il 3-4.
Minuto 55: come due minuti prima ma dall’altra bandierina, Leghi centra di nuovo per la testa di Sic che di potenza pareggia incredibilmente i conti.
Minuto 57: da una punizione ospite respinta il contropiede bonatese è micidiale: Visca inventa una sponda perfetta per Leghi che taglia la difesa dell’Ambria come una lama di ghiaccio e fulmina Palazzi con un diagonale perfetto che fa esplodere il “San Giorgio Stadium” e manda il Bonate su un pazzesco, incredibile, inaspettato 5-4 che i bianco-azzurri, stavolta, sono bravi a mantenere fino al fischio finale senza più rischiare, anzi, creando altre occasioni con una punizione dell’esaltatissimo Leghi respinta da un difensore, con una sbucciata di testa di Rinaldi che rischia di beffare Palazzi su lunga punizione di Vittorio e con un corner di Leghi corretto a rete da Sic con il corpo che rischia la clamorosa tripletta ma è parato d’istinto dal portiere.
Finisce nel modo più inaspettato, con una grande festa dopo la grande paura, e con tre punti importantissimi in tasca in chiave salvezza; non è ancora fatta, mancano ancora tante partite e tanti punti a disposizione e sappiamo che i nostri avversari non molleranno e allora dovremo mantenere i nervi saldi fino alla fine, mantenere la concentrazione alle stelle per le prossime sfide, specialmente i prossimi due appuntamenti, due scontri diretti nei quali la parola d’ordine è una sola: VINCERE!
L’unico modo per ottenere vittorie e soddisfazioni è quello di restare uniti, lavorare con impegno e serietà e mantenere il livello di attenzione e di umiltà al massimo: solo così si può sperare di festeggiare ancora con entusiasmo e follia.

mercoledì 11 aprile 2012

LA DINAMO HA PIU’ ENERGIA, E ADESSO SI FA DURA…

Il recupero della seconda giornata di ritorno riserva al Bonate una pessima sconfitta sul campo della Dinamo Popieluszko: pessima perché uno scontro diretto e una vittoria avrebbe accorciato la classifica, pessima perché ha evidenziato una condizione fisica non ottimale (il secondo tempo ha visto in campo solo una squadra…), pessima perché materializzata da troppi errori grossolani pagati a caro prezzo e pessima, infine, perché dopo essere stato due volte avanti, al primo svantaggio si è sfaldato senza colpo ferire.
Il settebello scelto dallo staff tecnico vede Vittorio tra i pali protetto dalla solita coppia difensiva Gozzi-Stefano; Sic e Ivan a presidio delle fasce, con Visca stoccatore centrale, il tutto guidato da Luis in cabina di regia. Si parte su un campo pesantissimo e la battaglia infuria in ogni angolo ma la prima vera occasione è per Visca che, smarcato da Luis, spara sul portiere e poi Ivan trova ancora l’opposizione di Cavagna.
Il Bonate sembra più tonico e determinato e va in vantaggio con l’aiuto della Dea Bendata: il corner dalla sinistra di Ivan sbatte sul ginocchio di Luis e finisce la sua corsa nell’angolino per l’1-0. Gli amaranto legittimano il vantaggio: Sic è chiuso il area dal portiere dopo un pregevole scambio, poi lo spiovente di Capitan Stefano trova la grande respinta di Cavagna.
I padroni di casa si fanno vedere con una sassata di Rottoli alzata in corner da Vittorio e, dopo una percussione di Visca mal conclusa, con un contropiede sul quale Vittorio para alla grande il destro di Norberto Cavagna.
Il pareggio arriva al 15° con una precisa inzuccata di Rottoli su corner dalla sinistra, con Stefano beffato dal movimento dell’attaccante. Il Bonate non ci sta e spinge sull’acceleratore: Sic si gira al limite e centra un’incredibile traversa, ma poi ci vuole uno scambio in area tra Luis e Visca per riportare avanti gli amaranto, con il regista che appoggia a rete la sponda del bomber ed è il 2-1 fin li meritato. Visca prova la gloria personale dopo aver rubato palla in pressing, ma, ostacolato, non riesce a dare forza al suo mancino e, dopo un bolide di Segale deviato sulla traversa da Vittorio, ecco il 2-2 con una rasoiata da lontano di Norberto Cavagna che si infila nell’angolino alla sinistra di Vittorio.
Farina ci prova di potenza ma Vitto c’è, poi Visca fallisce un paio di buone occasioni (quanto peseranno gli errori sottoporta dei primi minuti sul punteggio finale…) e nel finale di tempo, dopo un tentativo di autogol di Sic che prova i riflessi di Vittorio e un prodigio del portierone su Farina smarcato in area, Ivan piazza un diagonale che il portiere sventa, la palla finisce in rete sul tocco di Visca ma l’arbitro annulla per fallo sullo stesso numero 1 di casa.
Con il duplice fischio dell’arbitro a chiudere un primo tempo tra i migliori giocati quest’anno, finisce la gara del Bonate, che, misteriosamente, si sfalda nella ripresa: si parte subito con una prodezza di Vittorio su contropiede di Segale originato da un’indecisione di Stefano, che poi si fa perdonare facendo un recupero prodigioso su contropiede di Cortinovis, mentre è Luis a salvare sulla linea una punizione-bomba di Farina, ma la svolta è nell’aria e avviene dopo un gran colpo di Ivan sventato dal portiere: sulla ripartenza è ancora Norberto Cavagna a trovare il siluro dalla mediana che si infila sotto la pancia di un Vittorio che fin li stava tenendo a galla i suoi: è il 2-3 che taglia le gambe, già molli, del Bonate.
Ci prova Luis con una rasoiata da fuori ma è di poco a lato, mentre nella metacampo bonatese imperversano gli avversari e il Bonate si salva grazie al palo e ai riflessi di Vittorio. Ci prova ancora Visca, in un ultimo barlume di speranza, a girare in area a colpo sicuro ma i riflessi del portiere di casa non sono da meno di quelli di Vittorio e la partita si chiude, anche perché i locali hanno ancora energie da spendere e chiudono il match con il 4-2 di Marotto favorito da una carambola incredibile e dalla difesa che sta a guardare, e con il gol di Preda, ancora a difesa immobile, per il meritato 5-2 dei locali.
Sconfitta senza scusanti, con troppi gol sbagliati (anche per la bravura del portiere, ma anche, e molto, a causa di imprecisione e superficialità) e troppi errori in difesa costati caro, oltre a una condizione atletica svanita completamente dopo 30 minuti (e il campo era pesante per entrambe le squadre…).
Un grande fetta di salvezza se n’è andata sul campo allagato di Curno, adesso è davvero vietato sbagliare, sfruttando ogni minima occasione: se si vuole restare in categoria è assolutamente necessario fare di più, a partire dalla presenza e dall’impegno in allenamento, proseguendo con l’umiltà e la determinazione che diventino rabbia agonistica e concentrazione.
Restiamo uniti e tutto sarà possibile, ma solo se ognuno darà tutto quanto è possibile, e anche qualcosa in più, con le maniche rimboccate e la voglia vera di vincere che ciascuno è chiamato a regalare alla squadra.