E alla fine è arrivato anche questo momento, atteso a lungo e giunto finalmente durante l’estate trascorsa: Don Giuseppe Azzola, curato dell’OSG, è stato nominato parroco della parrocchia di Castro, dove ha fatto l’ingresso ufficiale nei giorni scorsi.
Ci sembra giusto salutarlo anche da qui, perché Don Giuseppe è stato, nel lontano 2002, uno dei più accesi sostenitori dell’idea di costituire una squadra di calcio per dare spazio ai giovani dell’oratorio: grazie anche al suo entusiasmo, senza considerare il fatto che fu proprio sua l’idea di sistemare il campo a sette facendone il fondo in sabbia e rendendolo un campo estremamente accogliente nel panorama provinciale, un piccolo gruppo di giovani ha costruito un sogno che in 10 anni è diventato una piacevole realtà che sa regalare emozioni e momenti stravaganti.
Don Giuseppe, inoltre, ha fatto parte di quel piccolo gruppo di pionieri che con entusiasmo ha accettato la sfida di giocare nel primo storico campionato, fatto di disfatte più che annunciate, ma che ha posto le basi per tutta la storia futura: attaccante dallo scatto bruciante sul breve (sul lungo non ce l’avrebbe mai fatta…) e dal discreto senso del gol, autore di 3 reti nelle poche partite che il suo ministero sacerdotale gli ha concesso di disputare, di cui una decisiva nella terza vittoria di quel campionato, in un emozionante 5-4 contro il Real Longuelo ‘97.
Dopo aver abbandonato il ruolo tra i tesserati, ha continuato a stare vicino alla squadra, dandole sempre il suo appoggio e il suo tifo, a volte anche in trasferta e salendo fino al ritiro di Novazza per stare con i ragazzi.
E così sembra un segno del destino il fatto che sabato 24 settembre 2011, proprio il giorno in cui il Bonate ha cominciato il suo decimo campionato, il primo nel gruppo C dopo la promozione della scorsa stagione, Don Giuseppe Azzola fa il suo ingresso come Parroco nella nuova comunità che gli è stata affidata: in qualche modo sembra che anche lui durante l’estate, come il Bonate, ha ottenuto una promozione, sul campo o per ripescaggio poco importa: è meritata in ogni caso.
E allora anche noi, dalle pagine del blog, vogliamo salutarlo, ringraziarlo di tutto quello che è significato per l’Oratorio di Bonate e soprattutto per la nostra squadra, e augurargli un grande “in bocca al lupo” per il campion…ehm, per la missione pastorale che lo aspetta, sempre con l’entusiasmo che lo contraddistingue e che ci è stato tanto utile per diventare quello che siamo.
CIAO DON!!!
Ci sembra giusto salutarlo anche da qui, perché Don Giuseppe è stato, nel lontano 2002, uno dei più accesi sostenitori dell’idea di costituire una squadra di calcio per dare spazio ai giovani dell’oratorio: grazie anche al suo entusiasmo, senza considerare il fatto che fu proprio sua l’idea di sistemare il campo a sette facendone il fondo in sabbia e rendendolo un campo estremamente accogliente nel panorama provinciale, un piccolo gruppo di giovani ha costruito un sogno che in 10 anni è diventato una piacevole realtà che sa regalare emozioni e momenti stravaganti.
Don Giuseppe, inoltre, ha fatto parte di quel piccolo gruppo di pionieri che con entusiasmo ha accettato la sfida di giocare nel primo storico campionato, fatto di disfatte più che annunciate, ma che ha posto le basi per tutta la storia futura: attaccante dallo scatto bruciante sul breve (sul lungo non ce l’avrebbe mai fatta…) e dal discreto senso del gol, autore di 3 reti nelle poche partite che il suo ministero sacerdotale gli ha concesso di disputare, di cui una decisiva nella terza vittoria di quel campionato, in un emozionante 5-4 contro il Real Longuelo ‘97.
Dopo aver abbandonato il ruolo tra i tesserati, ha continuato a stare vicino alla squadra, dandole sempre il suo appoggio e il suo tifo, a volte anche in trasferta e salendo fino al ritiro di Novazza per stare con i ragazzi.
E così sembra un segno del destino il fatto che sabato 24 settembre 2011, proprio il giorno in cui il Bonate ha cominciato il suo decimo campionato, il primo nel gruppo C dopo la promozione della scorsa stagione, Don Giuseppe Azzola fa il suo ingresso come Parroco nella nuova comunità che gli è stata affidata: in qualche modo sembra che anche lui durante l’estate, come il Bonate, ha ottenuto una promozione, sul campo o per ripescaggio poco importa: è meritata in ogni caso.
E allora anche noi, dalle pagine del blog, vogliamo salutarlo, ringraziarlo di tutto quello che è significato per l’Oratorio di Bonate e soprattutto per la nostra squadra, e augurargli un grande “in bocca al lupo” per il campion…ehm, per la missione pastorale che lo aspetta, sempre con l’entusiasmo che lo contraddistingue e che ci è stato tanto utile per diventare quello che siamo.
CIAO DON!!!