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Vitto → 7 Anche se non è mai chiamato ad interventi miracolosi, da sempre una sensazione di solidità e sicurezza. Giù la saracinesca, di qui non si passa. AUTORITARIO
Gozzi → 7 L’autorete (ininfluente) non macchia una prestazione coi fiocchi: concentrato fin dall’inizio, non sbaglia nulla e ad inizio ripresa è pure protagonista di un gran salvataggio su conclusione a botta sicura di un avversario. A quanto pare la “camola” che si è ritrovato giovedì sulla sacca gli ha portato bene. QUADRIFOGLIO
Capitano → 6,5 Al rientro dopo oltre un mese, per i primi 10 minuti non ci capisce niente: corsa a vuoto e abbracci in area, poi finalmente entra in partita, cresce nella ripresa e chiude da vero Capitano. GLADIATORE
Leghi → 7 Se a lui piace contare le ondine, a noi piace fare lo stesso con i suoi gol. Nervoso e inconcludente per tutta la prima mezz’ora, cambia radicalmente nella ripresa: apre e chiude i giochi, eguaglia il proprio record di segnature in una stagione (19) e strappa applausi fra i presenti. TRANSFORMER
Manuel → 6,5 E’ il più pericoloso dei suoi nella prima frazione, ma non ha fortuna. In fase ascendente ad inizio ripresa, deve però chiedere il cambio per un improvvisa “frustata” alla schiena. COLPO DELLA STREGA
Ivan → 6,5 Arriva negli spogliatoi e subito racconta che la sera prima era in giro col “Cavalla”… (a Bunàt bastaa mia l’Ape, il Tacchino, l'Orsetto, il Lupo, la Cozza, ecc… adès ghè po’ ol Cavalla… va beh…). Come molti suoi compagni cresce con il passare dei minuti, anche se non incanta come altre volte. Trova lo stesso il gol, giusto per arrotondare il bottino, suo e del Bonate. DOSATO
Bobo → 6,5 Affronta la partita bello carico e non delude le aspettative: l’occasione che non gli capita fra i piedi se la costruisce da sola, calciando una rabbiosa punizione che piega le mani al portiere. DINAMITE
Mapo → 6,5 Il suo ingresso in campo crea scompiglio sulla fascia: il Bonate respira grazie alle sue discese e anche grazie al suo gol di rapina. FALCO
Visca → 6,5 Quando entra in campo la partita è praticamente conclusa, ma il n°18 non si accontenta e sfiora il gol da posizione difficilissima. Nel post-partita propone le più disparate attività di svago in cui coinvolgere tutta la squadra e fare gruppo. ANIMATORE
Panz → 6,5 Dieci minuti in cui dimostra di avere voglia di giocare. Un paio di pestoni sulle caviglia avversarie ne sono la conferma. CARICO
Puma, Seba → s.v. Il primo, ancora alle prese col cosciotto, è sempre fermo ai box, il secondo invece fermo non lo è mai o quasi: alle 14.15 prende la bici e va a Sotto il Monte per vedere Terno – Longuelo, alle 15.10 torna indietro, arriva a casa, doccia, sacca, va in oratorio, borracce, thè, si sposta al centro sportivo e poi bon…si cambia e va a cazzeggiare in panchina, ma voci di corridoio dicono che avrebbe anche voluto giocare.
All. Roby - Sandrèl → Fra una battuta (“L’arbitro al sumèa ol Giuan Bamba!!”) e una foto osè col “pacco” in bella vista, trovano anche il tempo di fare gli allenatori. E con ottimi risultati, viste le 16 vittorie su 21 partite. Sapranno portarci nella Terra Promessa? NAVVNEEE NAVVNAAA
Omar → Udite, udite…si mormora che la dieta lo stia già spolpando… ma forse se decidesse di radersi perderebbe peso più in fretta. YETI
Giulio → Beh…lui si è già rasato tempo fa. Però continua a portare le arachidi e le patatine al martedì, segno che la squadra va bene. Però secondo me potrebbe risparmiare un po’ sulle cibarie per organizzare qualcosa di socialmente utile… tipo una gita al Pepe Nero a fine stagione non sarebbe male… TOUR OPERATOR
Kollettivo → 8,5 Gran casino, loro e di quelli delle Ghiaie. Schiamazzi e disquisizioni sul Brembo e sul Badalocc, cori a squarciagola e autentiche martellate sui rispettivi tamburi. Chi volete che la spunti? Il Kollettivo, più rodato e continuo, e che, galvanizzato dal successo per 5-1, torna a mandare in scena un pogo e degli spintoni che non si vedevano da tempo immemore. SCONQUASSATI
Dopo la vittoria sofferta nella gara d’andata, il Bonate si presenta al Comunale di Bonate, dove gioca le sue partite casalinghe il Ghiaie 86, per inseguire altri tre punti che permettano di mantenere il passo della capolista continuando a sperare in un miracoloso recupero.
Come all’andata, però, la sfida presenta numerose difficoltà, con un Bonate ancora incerottato che soffre l’aggressività dei locali e deve mostrare tutta la sua classe ed esperienza per risolvere la questione.
La coppia Berto-Sandrel schiera un centrocampo agile con Ivan a sinistra e Leghi a destra, mentre la potenza è affidata al solito “Re Leone” Natali, supportato da Capitan Stefano; la difesa è imperniata su Gozzi e sigillata da Vittorio, ultimo baluardo, mentre Bobo è il puntero di giornata.
Pronti-via e si capisce subito che il Bonate non riesce a manovrare e, come spesso succede nelle gare esterne, fatica a prendere confidenza con il campo: è su una sassata in diagonale di Sala che si spegne sull’esterno della rete che arriva il primo brivido, mentre la botta di Leghi su apertura di Ivan è fuori misura, come anche il tentativo da lontano di Natali. Brividi anche su una “foto” di Bobo che esce di un soffio, mentre Vittorio deve respingere su incursione di Dossi.
Un Natali non al meglio prova a scuotersi e la sua volèe è parata, mentre il suo sinistro in precario equilibrio si perde a lato. Anche Ivan appare spento e prova a lanciare un segnale con una sassata da fuori deviata da Mattia Facheris sulla traversa. È l’altro Facheris di casa, Maurizio, a piazzare un paio di punizioni sempre ben bloccate da Vittorio mentre, sempre su calcio piazzato da lontano, una spizzata di Colombi esce di un soffio. L’aria dei tiri da fermo esalta “Pantera” Ivan che piazza una punizione splendida nell’angolino, ma il portiere sventa in corner con bravura.
E’ il Ghiaie a fare la partita ma un Gozzi monumentale blocca ogni affondo e quando Dossi si libera bene, calcia poi male consentendo a un attento Vittorio di sigillare lo 0-0 che chiude un primo tempo di poco gioco e tanta confusione.
Nella ripresa il Bonate prende finalmente in mano la situazione: è Leghi, dopo un primo tempo inesistente, a controllare un pallone sporco, e, appena dentro l’area, mette in porta un diagonale imparabile e sull’1-0 il Ghiaie crolla: Ivan spara da lontano, Facheris non trattiene e Bobo si fionda sul pallone con un briciolo di ritardo, e l’occasione sfuma, e un minuto dopo Gozzi apre splendidamente per Ivan il cui tiro a girare esce di poco.
Prova a rialzare la testa il Ghiaie e ci vuole un super-Vittorio a sventare due volte su altrettanti diagonali di Boschini, mentre Dossi, liberato dopo aver caricato Gozzi, spara alto.
Natali esce e lascia spazio a Mapo che va a destra, spostando Leghi a sinistra e Ivan in cabina di regia: proprio Mapo, smarcato da una pregevole sponda spreca tutto con un tiro inguardabile; ci vuole il piede ruvido di Bobo per raddoppiare: scarica a rete un mancino su punizione che buca un incerto portiere e porta i suoi sul 2-0.
La reazione, sempre più stanca, dei locali, materializza in una capocciata di Colombi che sbatte sulla traversa, mentre la punizione di Sala trova la risposta sicura di Vittorio, ma è sempre Bonate: sassata da lontano di Capitan Stefano, Facheris non trattiene la palla che Mapo raccoglie e spedisce dentro in diagonale per il 3-0 che diventa 3-1 dopo pochissimi secondi grazie a una deviazione sfortunata di Gozzi che beffa Vittorio, ma una fiondata spettacolare di Ivan si infila nell’angolino e rimette a posto le cose sul 4-1.
Il Bonate è appagato, ma trova ancora il modo di andare a segno: Leghi scarica a rete un bolide che Facheris respinge di nuovo sul funambolico esterno bonatese il quale vince il duello fisico con Sormanni e infila con un tocco morbido, quasi irriverente, sull’uscita del portiere.
I bianco-azzurri tirano i remi in barca e si limitano a controllare e tentare qualche sortita in area avversaria: la zuccata di Mapo su centro di Ivan è parata in modo avventuroso ma efficace da Facheris, bravo anche quando devia sulla traversa un diagonale violento del neo entrato Visca, mentre Ivan mette a lato da lontano e la punizione di un Panz, in campo una manciata di minuti, è salvata da Boschini di testa.
Bonate double-face, con un primo tempo al limite dell’inguardabile e una ripresa condotta con classe e autorità per portare a casa tre punti davvero importanti per continuare a provarci, camminando passo dopo passo e concentrandosi su ogni impegno, da preparare al meglio.
Citazione d’obbligo per un Gozzi strepitoso: preciso, puntuale, arcigno, ha saputo reggere la difesa praticamente da solo: davvero il migliore in campo
Certamente avremo davanti sfide più difficili e il Bonate di oggi non è stato il migliore possibile: per continuare a sognare bisogna affrontare con la massima concentrazione le partite e regalare un tempo agli avversari potrebbe risultare fatale.
Godiamoci questa nuova vittoria, frutto del collettivo più che delle individualità, che porta entusiasmo e voglia di crederci fino alla fine.
Vitto → 7 Ordinaria amministrazione per lunghi tratti, poi è chiamato agli straordinari nel finale di partita, quando salva il risultato mettendo in cassaforte i 3 punti. PROVVIDENZIALE
Ricky → 6 Si conferma un osso duro per tutti i centravanti avversari, ma un paio di volte perde la posizione e per il Bonate son dolori. Sufficienza, niente di più. CAPOGIRI
Mapo → 6 Il temperamento è sempre quello (bene), la scarsa lucidità pure (male). Sblocca la partita con un tiro deviato, ma è solo un picco nell’ennesima partita ricca di alti e bassi. MONTAGNE RUSSE
Leghi → 5,5 Il gol del 4-1 (peraltro decisivo visto il risultato finale) è l’unico vero lampo della partita fantasma del n°16, troppo poco per poter ambire ad un voto positivo. Probabilmente, anziché essere concentrato sulla gara, stava ancora pensando alla conta delle “ondine”. CASPER
Manuel → 8 Due gol, altrettanti salvataggi sulla linea (uno alla Bruce Arper…) e tanti contrasti vinti per l’unico giocatore bonatese (portiere a parte) veramente in partita. Se la fisicità e la durezza degli avversari sembrano intimorire il Bonate, il n°10 è il solo che risponde a tema, riuscendo ad essere efficace senza essere falloso. VOCE DI UNO CHE GRIDA NEL DESERTO
Ivan → 5 Corre poco, tira in porta una volta sola, quasi mai ispira le azioni offensive di un Bonate stralunato. Siamo sicuri che sia veramente sceso in campo? Tranquilli, magari stasera su Rai 3 ci danno sue notizie… CHI L’HA VISTO?
Panz → 5,5 Sufficiente fino a quando alza un pallone facile sopra la traversa, da qui la bocciatura nel voto. Partita non facile comunque per lui, sono più le botte prese che i palloni toccati. SACCAGNATO
Bobo → 5 Impeccabile al giovedì (“Ueh..sembri Borriello…” diceva qualcuno), poi il sabato si divora gol incredibili con la stessa facilità con cui il Panz si avventa sui pasticcini. DARKO PANCEV
Puma, Capitano, Gozzi, Visca, Seba → s.v. Il primo si ricicla fotografo come ai vecchi tempi, il secondo si rivede al sabato dopo i noti svarioni, Goz invece si scalda per circa 10 secondi, sembra dover entrare causa guasto tecnico per Ricky ma alla fine si risiede in panca dove rimane fino al sessantesimo. E se Visca non trova spazio anche a causa del recente infortunio, lo stesso vale per il Segretario, che però si mette a fare il vice-allenatore, sperando forse di avere diritto ad una parte dello stipendio che prende “Maurinio” Sandrèl.
All. Sandrèl → Con un Berto in Qatar per lavoro e l’altro in Olanda per studiare nuovi metodi d’allenamento (l’esercizio coi mega-palloni gialli di giovedì è la prova che il Robertino è un allenatore innovatore a cui piace sperimentare), spetta di nuovo al Sandrello ricoprire il ruolo di “Maurinio” di giornata. Schiera una formazione collaudata, la vittoria arriva ma il gioco non decolla e per lunghi tratti il Maurinio se la vede brutta. PERPLESSO
Giulio → Fateci caso, i discorsi del martedì sono sempre più caotici e non si capisce quasi mai quello che vuole dire!!! O meglio, si crede d’aver capito, in realtà lui voleva dire tutt’altro… ENIGMATICO
Kollettivo → 7,5 Solita partenza delicata, poi la voce sale al sorseggiare dell’Oranjeboom. Tifo compatto ma mai esagerato, solo una prova generale in vista dell’espatrio di sabato prossimo al centro sportivo, dove bisognerà fronteggiare lo sparuto gruppetto di supporters delle Ghiaie. ALLENAMENTO
La sfida interna contro i Sobli Forever si sapeva essere complicata, spigolosa, sia per la grande esperienza dell’avversario, sia per l’atteggiamento spesso aggressivo e falloso di alcuni degli osiensi già tastati nella gara d’andata. In effetti un Bonate ancora incerottato ha faticato parecchio per aver ragione di una squadra davvero mai doma, giocando una partita poco brillante, e risolvendola grazie agli assoli dei suoi singoli più che al gioco collettivo; d’altra parte è difficile impostare una manovra fluida quando il gioco è continuamente frammentato da continui falli, veri o presunti, e da un atteggiamento spesso ostruzionistico degli avversari.
Il settebello schierato da Sandrel, un uomo solo al comando, vede Vittorio tra i pali, sorretto dal determinatissimo Ricky in marcatura e da Mapo con maggiori compiti di spinta e di sostegno a Natali, regista di centrocampo, mentre le fasce sono affidate alla leggerezza e alla rapidità di Ivan a sinistra e Leghi a destra, con Panz centrale offensivo.
Si fanno vedere subito gli ospiti con il pimpante Giugno, ma Vittorio fa buona guardia, mentre il missile di Ricky in proiezione offensiva esce di nulla. Vittorio respinge una botta centrale di La Piana sugli sviluppi di un corner e, dopo un paio di conclusioni velleitarie degli ospiti, è Ivan a piazzare un missile a spiovere che sorvola di un soffio la traversa, ma il gol è nell’aria e viene da un bolide di Mapo che beffa il portiere grazie alla fortuita deviazione di Saladino e quando, due minuti dopo, una punizione strepitosa di Natali si infila di potenza nel sette, sul 2-0 al quarto d’ora, sembra tutto facile. Ma, come all’andata, i Sobli Forever non si danno per vinti e accorciano con una punizione dal limite di Giugno che si insacca beffarda tra mille gambe. Vittorio ha il suo da fare per respingere la percussione dello stesso Giugno mentre la rasoiata di Mapo da fuori area si perde su fondo dopo aver sfiorato il palo. Sembra che il 2-1 debba concludere la prima frazione, ma è ancora “Re Leone” a dare lo sprint ai suoi, trasformando un’altra punizione da centrocampo con un resoterra nell’angolino che batte Aversa e manda tutti a bere il te sul 3-1.
L’inizio ripresa sembra spianare la strada ai bianco-azzurri che vanno subito sul 4-1 grazie ad una folgore di Leghi che raccoglie una palla vagante in seguito a una percussione insistita del suo “gemello” Mapo e incenerisce il portiere.
Tutto finito? Ovviamente no: Giugno si libera sulla diagonale, batte a rete ma trova un Vittorio che devia sulla traversa e più rapido di tutti è Fenili che infila il 4-2 da sottomisura. Natali ci prova due volte su punizione ma senza incidere, poi si immola sul piazzato di La Piana deviato all’ultimo. Ancora Giugno si libera e ancora Vittorio è pronto a salvare, mentre Natali se ne va, resistendo ad almeno due falli, apre per Panz che da ottima posizione alza clamorosamente la mira.
Ci prova Guidati su punizione ma di nuovo Natali salva sulla riga e quando un minuto dopo, ancora una volta “Re Leone” respinge il tentativo avversario sembra che la porta bonatese sia stregata, ma il rasoterra di Giugno dal limite si infila proprio nell’angolino riaprendo il match sul 4-3. La beffa, però, è ancora più atroce, perché l’azione del gol arriva pochi secondi dopo che l’arbitro aveva fermato Ivan lanciato in porta per ammonire un giocatore avversario…senza parole, davvero.
Il finale di partita è un continuo brivido che si apre con una punizione di Guidati sventata da Vittorio, poi la sassata di Ivan non è trattenuta da Aversa, sulla palla irrompe Bobo, appena entrato per rilevare un esausto Panz, che evita il portiere ma, pressato, manca l’impatto con il pallone a porta vuota. Ancora Bobo, servito meravigliosamente da Ivan, mette a lato un allettante diagonale, mentre il fendente di Ricky esce di un soffio su velo dello stesso Bobo e il numero 11 locale, disturbato, manca la porta anche quando si ritrova smarcato in area da un rimpallo. Gli ospiti tentano il tutto per tutto con una punizione di La Piana respinta da Mapo e con una di Guidati sventata da Vittorio ma i brividi maggiori arrivano da un contropiede di Giugno su un Bonate colpevolmente sbilanciato: ci vuole un vero miracolo di Vittorio per salvare il 4-3 che vale oro, anche se l’ultimo tentativo è del Bonate, con un centro di Ivan per Leghi che al volo e in corsa alza troppo la mira.
Non è stato certo il miglior Bonate di sempre: troppo confuso e lento nella manovra; poco movimento senza palla e qualche errore di troppo sottoporta. Certo, l’avversario ci ha messo del suo, spezzando il gioco in modo sistematico e impedendo la continuità di gioco che è l’arma in più dei bianco-azzurri, ma il Bonate non è riuscito a imporre la legge del San Giorgio se non a sprazzi e nella cinicità di sfruttare praticamente ogni occasione avuta nei primi tre-quarti di partita.
Da tenere buono ci sono questi tre punti d’oro che tengono in corsa il Bonate e alcune singole prestazioni: menzione speciale la merita Vittorio, sempre attento e autore di un autentico miracolo a salvare la vittoria, dimostrando una freddezza non comune; Ricky sempre attento in difesa e pungente nelle proiezioni offensive, rischia qualcosa nel finale esponendosi al contropiede avversario; Mapo travolgente nelle discese e preciso nelle chiusure, pecca di precisione, ma ha il merito di sbloccare la partita con la collaborazione della dea bendata; Leghi altalenante da paura, offre giocate spettacolari e errori imperdonabili, infila, però, con classe il 4-1 che a conti fatti risulterà decisivo; Ivan da rivedere, con qualche buona giocata e poca fantasia, ma dopo le tre triplette consecutive ci sta che tiri un po’ il fiato; Panz lottatore, si prende un sacco di botte dal suo aguzzino e non riesce a incidere, ma la volontà è encomiabile; Bobo da rivedere, con troppi errori sottoporta, ma si sa che il nostro numero 11 ha bisogno di tempo per carburare e entrare a partita in corso non è il suo forte, ma la palma del migliore è tutta per “Re Leone” Manuel Natali, che in un clima da battaglia sfodera tutta la sua grinta, piazza in rete due punizioni splendide e salva tre volte sulla linea i tentativi avversari: cosa chiedere di più?
La necessità ora è trovare continuità, specie negli allenamenti: forse la mancanza di tono atletico di oggi è anche il frutto di queste ultime settimane dove le presenze agli allenamenti, pur per vari e giustificabili motivi, hanno un po’ latitato.
Raccogliamo le forze e la determinazione per affrontare al meglio questo rush finale che ci porterà alla fine del campionato: è un dovere che abbiamo nei confronti nostri e della maglia che indossiamo.
Vitto → 6,5 Incassa ben 5 gol ed è comunque senza colpe. Nella ripresa sventa un paio di situazioni minacciose, magari non bello ma efficace. SOLIDO
Gozzi → 6,5 Si presenta non al top ed è costretto a scendere in campo a causa della quasi totale assenza di difensori. Grinta e voglia di stringere i denti, ma spesso la lucidità ne risente. Protagonista anche di due tiretti innocui dopo due avanzate in punta di piedi. LIBELLULA
Mapo → 6,5 Parte bene, tonico e determinato, ma anche lui perde brillantezza col passare dei minuti. Le nuove Predator attorno ai suoi piedi al tritolo dovrebbero rendere alla grande, ma non hanno ancora dato gli effetti desiderati. SPERANZA
Leghi → 7 Festeggia il ritorno in campo da titolare con una splendida doppietta, si infila due volte in area e in entrambe centra il bersaglio grosso. PUNGENTE
Manuel → 7,5 In gran spolvero, specie nel primo tempo, quando incorna alla grande per il 2-0. Cala nella ripresa, ma il suo marchio di fabbrica su questa vittoria è bello evidente. DETERMINANTE
Ivan → 8 Sbaglia qualcosina anche lui, per carità, però se si pensa che nei sei gol del Bonate ci ha messo sempre lo zampino (3 gol e 3 assist decisivi) come si potrebbe rifilargli un voto più basso? Ed è incredibile come sferza la classifica marcatori a suon di triplette… MARTELLANTE
Bobo → 6,5 Tutto nel primo tempo: prima un incredibile gol sbagliato, poi una rabbiosa galoppata a servire Ivan per il facile 3-0. VARENNE
Visca → 6 Al rientro, ma con lo stinco ancora bordò, non incide come vorrebbe. Deve ritrovare la forma migliore, il vero Visca è ben altra cosa e nel girone di ritorno non si è ancora visto. OMBRA
Puma, Panz, Seba → s.v. Il primo è chiaramente indisponibile a causa dello stiramento accusato sette giorni prima, il secondo gode solo per i gol delle partitelle in allenamento ed infine il terzo neanche per quelle, visto che le perde sempre. Però si riscatta alla guida del Ducato, sentendosi forse un po’ Alonso.
All. Robertino - Sandrèl → Da rinchiudere. Tralasciamo per una volta la partita raccontando invece di ciò che accade prima e dopo. Viaggio d’andata, in coda al passaggio a livello ecco un Bmw Serie 1 che affianca il Ducato: “Aluraaaa?!? ‘n va a zzzzozzeee?!?!?”. Ducato sorpassato, peccato che quello della Serie 1 non sapesse dove fosse il campo, accosta sempre in zona passaggio a livello e complici un trattore e ben due “corriere” che provenivano in senso opposto rischia di creare un ingorgo mastodontico che neanche a Milano in Corso Buenos Aires alle 18 hanno mai visto. Vogliamo parlare di quell’altro? Viaggio di ritorno, il Ducato arriva al semaforo del Capelli, davanti c’è un Audi A3 grigia… gli dicono che “…è quella del Cròt…” “Ah seee?!?” Finestrino aperto (non senza difficoltà) ed eccolo che attacca (con la testa fuori dal Ducato): “CROT! CROOT! CROOOT!” Macchè… Verde, si arriva ad uno stop, altra colonna… “CROOOT!! CROOOOT!!!”. Finalmente ha sentito, colpo di clacson e tutti vissero felici e contenti. E anche se non c’entra niente coi misters ma col contesto sì, è stata peleta anche “Tò sò ‘sto cà, Manolo!!” GITA FUORIPORTA
Giulio → Nella stessa partita, due gol su azione da calcio d’angolo, roba che non si vedeva da chissà quanto o che forse non si è semplicemente mai vista. Detto ciò, le patatine del martedì non bastano… PASTE, PLEASE
Kollettivo → 7,5 Arrivano in piccoli gruppetti, poi si compattano, faticano a farsi sentire, sembrano soccombere sotto le urla del pubblico di casa. Fino alla ripresa, quando il Kollettivo finalmente prende in mano la situazione e spinge il Bonate verso la vittoria. GIOCHIAMO IN CASA, LA LA LA LA LA LA, GIOCHIAMO IN CASA
Sono tre punti meravigliosi e strameritati quelli ottenuti dal Bonate sul campo di Piana, tana della Nuova Aurora Terno, squadra che si presentava come una delle più in salute del campionato.
A dispetto dell’assenza del talentuoso ed esperto Bonalumi, i locali hanno messo spesso in difficoltà un Bonate battagliero e concentrato che, come spesso accaduto, sa trovare infinite risorse proprio quando si trova in difficoltà.
Settebello quasi obbligato quello messo in campo dall’ormai inossidabile coppia Berto-Sandrel, con Vittorio tra i pali protetto da un Gozzi fermo da una settimana e da un Mapo non al top; al centro delle manovre il solito Natali, spalleggiato da Ivan a sinistra e Leghi a destra, mentre è Bobo l’incaricato di tenere in scacco la difesa avversaria.
Si inizia con molta battaglia in mezzo al campo ma con occasioni rare e solo un diagonale di Carlomagno deviato da Gozzi crea qualche grattacapo a Vittorio, il quale fa, però, buona guardia. Bisogna aspettare il 5° minuto per vedere un gol: è sempre il piede magico di Ivan a infilare in rete una punizione dalla tre-quarti con un parabola straordinaria che si infila nell’angolino per l’1-0.
Il Bonate, trovato il vantaggio, inizia a crederci e si sente sempre più a suo agio, spingendo sull’acceleratore e mettendo alle corde i padroni di casa: due volte Leghi e una volta Bobo sono chiusi in extremis dalla difesa al momento di concludere, mentre, per la gioia del guardalinee, un corner di Ivan è raccolto da “Re Leone” Natali che infila, con un imperioso colpo di testa che non da scampo a Bertuletti, il 2-0.
Tenta di reagire la Nuova Aurora Terno con Rota che si libera bene ma scarica alto, ma è sempre un Bonate strabordante: Ivan con un tocco delizioso smarca Bobo al centro dell’area, ma la sua conclusione è da dimenticare, mentre due minuti più tardi lo stesso Bobo si fa perdonare: ruba palla, va via di potenza, punta il portiere e serve Ivan smarcatissimo a centro area per un gol facile facile a porta sguarnita, ma il 3-0 dura poco, perché un diagonale di Rottoli è sventato da Vittorio, ma sulla respinta irrompe Ferrari che scaraventa in rete il 3-1 che riapre le speranze dei locali. Infatti il Bonate rallenta, mentre la Nuova Aurora Terno spinge con rabbia in cerca del ribaltone, memore dell’esaltante rimonta che l’ha portato ad espugnare il terreno di Roncola sette giorni orsono e, dopo un velleitario tentativo di Ivan da lontano parato da Bertuletti e una punizione di Carlomagno fuori di un soffio, arriva l’incredibile punizione dell’ottimo Ferrari che spara nel sette il gol del 3-2 nonostante il disperato tentativo di Natali appostato sul palo.
Proprio “Re Leone” tenta di alleggerire la pressione ma, dopo essersi ben liberato in area, scarica un diagonale potente che viene parato di piede, ma è sempre il pimpante Ferrari a tenere in scacco la difesa bonatese: prima si libera bene ma scarica alto da buona posizione, poi ubriaca Gozzi al limite e infila in rete un rasoterra beffardo per il 3-3. Sembra che la prima frazione debba chiudersi qua, ma un guizzo di Leghi su perfetto cross di un ispirato Ivan porta al gol di testa del Calypso e al 4-3 che manda tutti al riposo.
La ripresa vede un inizio da incubo per i bianco-azzurri, con una punizione di Gavazzeni dopo un solo minuto, deviata da Leghi, che rimette tutti in parità e addirittura con il 4-5 grazie ad un tocco sottomisura dell’indiavolato Ferrari su centro dello stesso Gavazzeni, ma rispetto ad alcune partite in cui il Bonate si è sfaldato dopo essersi trovato sotto, stavolta la voglia di portare a casa i tre punti è nella caparbietà di Natali che scende in percussione sulla fascia sinistra, centra per Ivan che allarga di prima per Leghi: il suo piattone destro sul primo palo vale il 5-5: gol da applausi.
La partita rimane molto spigolosa e frammentata, con molti falli che aumentano anche per la grande stanchezza dei protagonisti di entrambi gli schieramenti: ci prova ancora Leghi con una volèe dal limite, ma dopo la deviazione fortuita di un difensore è alzata in corner da Bertuletti, mentre Vittorio devia in corner un diagonale di Carlomagno e poi blocca con sicurezza una rovesciata di Ferrari. Il diagonale di Mapo in percussione è deviato in corner da Longhi, ma dimostra come, tra tutta la stanchezza che affiora, è il Bonate ad avere ancora energia per provare a vincere e al 48° la svolta: lo sfondamento centrale di Natali, con Leghi e Ivan larghi e liberissimi, è fermato da un fallo sistematico di Carlomagno che si merita così il secondo giallo della partita, lasciando i suoi con un uomo in meno. Il Bonate, cinico come mai prima, ne approfitta subito, andando sul 6-5 con Ivan che devia in gol con una puntata astuta un corner battuto corto da Visca (subentrato a Bobo nella ripresa).
I padroni di casa si sfaldano, demoralizzati dallo svantaggio e dal fatto di dover giocare inferiorità numerica gli ultimi minuti e il Bonate controlla bene, anche se sbaglia occasioni incredibili per chiudere la partita e lasciando qualche brivido di troppo alla difesa: Ivan ben lanciato è chiuso dal portiere, poi sempre “Pantera” tocca per Visca ma è troppo lungo e il sinistro da lontano di Natali è alto di poco, mentre il cross teso di Ivan non trova la deviazione vincente né di Leghi né di Visca.
Con un Ferrari stanco, ben arginato da Mapo e Gozzi, e abbandonato nella metà campo bonatese, i locali riescono a rendersi pericolosi solo con un paio di punizioni che si perdono a lato, mentre l’azione manovrata del Bonate in area avversaria non arriva al dunque e la percussione di Mapo si conclude con un destraccio fuori misura, ma su questo arriva il triplice fischio liberatorio.
Il Bonate conquista tre punti pesantissimi grazie ad una prestazione di spessore ed esperienza, di cinismo e grande attenzione; come dice un proverbio: quando la situazione si fa dura, i duri cominciano a giocare. Il Bonate di queste ultime partite sta veramente reagendo ai vari infortuni e alle situazioni di emergenza più svariate, con la giusta dose di spirito di gruppo che aiuta a superare le difficoltà.
Da evidenziare la terza tripletta consecutiva di un ispiratissimo Ivan, autore oggi anche di tre assist. Nota di merito per tutti i ragazzi, specialmente per un grande Gozzi, influenzato per tutta settimana ha dovuto scendere in campo ed arginare l’ottimo Ferrari e alla fine, mentre gli avversari arrancavano, lui sapeva essere ancora un baluardo insormontabile nonostante l’evidente stanchezza.
Inoltre è da rimarcare il fatto di aver infilato ben due gol dai calcio d’angolo e di aver tenuto in mano la partita con sicurezza e maturità; unica nota stonata: con un uomo in più e con le occasioni avute bisognava mettere dentro i gol della sicurezza, anche perché di fronte c’era una squadra che solo mezz’ora prima ci aveva rimontato ben tre gol e la cosa avrebbe potuto creare problemi.
Avanti così, quindi, con un nuovo passo in avanti sotto ogni punto di vista.
Vitto → 7 Facile farsi prendere dall’abbiocco in questo tipo di partite, non per lui che rimanda più volte il gol della bandiera per il Brembate; se capitola solo all’ultimo minuto, ci sarà pure un motivo. E fisicamente non era al top. INOSSIDABILE
Ricky→ 7 Uno dei più in forma nell’ultimo mese, concede pochissimo agli avversari e si permette anche di impostare l’azione. SPLENDENTE
Puma → 6,5 Affronta bene la partita fin dall’inizio, ma dopo 20 minuti si accascia ed è costretto ad uscire a causa di un quadricipite che fa le bizze. PATO
Mapo → 6,5 Piazzato sulla destra, da spesso la sensazione di non affondare i colpi come è invece nelle sue potenzialità. Ma le sue scarpate sono lo stesso schegge impazzite: propizia il secondo gol di Ivan e trova anche il quarto centro personale in stagione. FLIPPER
Manuel → 7,5 Presente in ogni azione, chiude praticamente la partita dopo un quarto d’ora grazie a due rasoiate che depilerebbero anche l’Omar. PHILIPS SHAVE
Ivan → 7,5 Altro giro, altra corsa, altra tripletta. Gonfia la rete con la solita facilità, nel finale sale pure in cabina di regia dispensando palloni succulenti per i compagni. BRASIL
Panz → 6,5 Partita in crescendo la sua: subito un’azione lentissima (l’agilità sembrava quella di un elefante sovrappeso), poi una rovesciata in stile “Pasquale Luiso” ma senza gloria, infine un pregevole assist al bacio per Ivan. Non trova il gol, ma ci hanno pensato i compagni. AMORUSO
Gozzi → 7 Sostituisce il Puma talmente a freddo che quasi entra in campo con la tuta, ma per fortuna si scalda subito: ottima partita condita da una discesa in fascia vanificata dalla pessima conclusione del Panz. VALDES
Leghi → 7 Il finale di partita è principalmente suo: folate offensive, assist e anche un gol, che lo porta a quota 14 alla pari del Visca. FICCANTE
Bobo → 6,5 Poco tempo a disposizione, i movimenti sono ok, peccato che non gli arrivino palloni giocabili. MALSERVITO
Seba → 6,5 Entra in campo osannato dal Kollettivo e spedisce subito in rete il primo pallone toccato, peccato che i due successivi li sprechi malamente. BALOTELLI
All. Robertino - Sandrèl → Formazione ineccepibile, cambi azzeccati e tredicesima vittoria in campionato. Il tutto dopo due settimane di vicendevole turnover (se c’era uno mancava l’altro e viceversa), finalmente si sono ritrovati. RICONGIUNGIMENTO FAMILARE
Stefano, Capitano, Omar, Visca → Viste le condizioni degli assenti, sembra di essere al pronto soccorso, anzi, all’ospizio, anziché nei dintorni della panchina o della tribuna. FLEBO
Giulio → Ma i premi di fine stagione in caso di piazzamento sul podio sono stati decisi? Ragazzi, è ora di avanzare le richieste… LELE MORA
Kollettivo → 8 Partenza soft, prima di un crescendo esponenziale ma nemmeno troppo caotico, anche perché la partita era a senso unico. Il top è l’ingresso in campo del Segretario con conseguente richiesta di tripletta, soddisfatta solo per un terzo. TRIPUDIO
Un Bonate preciso, ordinato, determinato, travolge l’Oratorio Brembate Sopra “A” sotto una valanga di gol e occasioni, e soprattutto di un gioco corale che ha sbriciolato l’avversario. Eppure i gialli di Mister Preda si erano affacciati all’incontro con un ruolino di marcia impressionante, e con l’etichetta di squadra del momento, al pari della Nuova Aurora Terno, peraltro prossima avversaria dei bianco-azzurri.
Niente da fare: troppo devastante questo Bonate, schierato con il solito Vittorio tra i pali, protetto da Ricky e Puma; le chiavi del gioco sono affidate al solito “Re Leone” Natali, spalleggiato da “Pantera” Ivan a sinistra e “Hurricane” Mapo a destra, con Panz centravanti di giornata.
Si parte sul velluto, con una sontuosa sponda di Panz per Mapo che taglia splendidamente per Ivan: controllo e sassata di “Pantera” che incenerisce il portiere: 1-0 e strada già in discesa.
Il Bonate mantiene il controllo del gioco ma senza troppa concretezza, con un atteggiamento di grande serenità, come fosse consapevole di poter sfondare in ogni momento: ci prova Puma da lontano ma è fuori, mentre gli ospiti si fanno vivi con un tentativo di Musitelli contrastato da Natali. Panz si danna l’anima per rendersi pericoloso e prova a sfruttare una sponda di Natali, ma il suo sinistro è debole, mentre la bomba di Ricky in progressione è centrale e parata; è ancora Panz a tentare il gol in rovesciata, ma è debole e non ci sono problemi per Rota, il quale, però, non può far nulla un minuto dopo su incursione di Natali, pescato da un sontuoso assist di Ivan: “Re Leone” scarica a rete di potenza il 2-0.
E’ sempre il pimpante Musitelli il più pericoloso degli ospiti: scarica una punizione potente che trova il salvataggio sulla linea di un ben piazzato Natali, protagonista assoluto, anche perché due minuti più tardi va a raccogliere un corner corto di Ivan per scaricarlo a rete con una rasoiata diagonale di prima intenzione che non da scampo a Rota e porta i suoi sul 3-0.
Gli ospiti tentano una reazione d’orgoglio con Rota Sperti, ma la sua rasoiata da lontano, destinata all’angolino, trova una risposta eccellente da parte di Vittorio, che si allunga e mette in corner, mentre il diagonale sporco di Mapo, destinato a poca gloria, pesca Ivan in mezzo all’area pronto alla deviazione decisiva che porta lo score sul 4-0.
Il Bonate tira un po’ i remi in barca e si fa chiudere dagli avversari che salgono e tentano il tutto per tutto, anche perché Puma, infortunato, lascia il posto a Gozzi e la spinta bonatese perde un po’ di potenza: Rota Sperti si libera al limite ma scarica troppo alto, Caccia tenta il diagonale ma non trova il bersaglio, poi la puntata sottomisura di Musitelli è sventata da un sempre attento Vittorio; in mezzo c’è posto per una triangolazione Panz-Gozzi-Panz che conclude male e per un taglio d’oro di Ricky per Natali che aggancia alla grande e tenta il pallonetto sull’uscita di Rota ma alza troppo la mira: probabilmente non si poteva fare di più.
La ripresa si apre con i bianco-azzurri che ripartono con un pressing alto che annichilisce gli ospiti: è subito 5-0 con un tiro di Mapo, rimpallato, che si infila beffardo alle spalle di Rota, mentre l’inzuccata di Tasca non sorprende Vittorio; ci prova ancora Panz che ruba palla al limite e scarica sul primo palo, dove Rota non si fa beffare con l’ausilio della traversa.
L’ingresso di “Ribéry” Vailati offre un po’ di dinamismo all’Oratorio Brembate e proprio un suo insidioso diagonale costringe Vittorio a distendersi in presa sicura ma, dopo un tentativo di Mapo ben chiuso dal portiere, arriva il 6-0 con il terzo centro personale di Ivan abile a piazzare in rete un tocco morbido su assist di Panz. Mapo continua la sua sfida personale con Rota il quale è bravo a respingere il tocco sottomisura di “Hurricane”, mentre il piattone di Goz si perde fuori di nulla e incredibile è quello che succede al 43°: Rota respinge un diagonale di Mapo, si fionda sulla palla Panz che, solissimo, si attarda e si fa recuperare dal portiere, e il gol più facile della giornata è clamorosamente fallito.
Vittorio continua a mantenere la sua imbattibilità respingendo di piede una puntata sottomisura di Caccia in percussione, mentre, dopo la sassata di Ivan fuori bersaglio, il centro di Leghi, dentro per il “gemello” Mapo, pesca in area Seba (entrato da un minuto per un applauditissimo “Re Leone” Natali) che controlla e con freddezza infila il 7-0. Leghi cerca il successo personale, ma il suo destro dal limite è smorzato e parato e anche quando ci prova da dentro l’area trova un Rota sempre attento, come attento è Vittorio a sventare di piede una pregevole girata di Carastro.
Mancano due minuti al termine, quando finalmente c’è gloria anche per Leghi che scarica di potenza un diagonale su primo palo, abbattendo il disperato tentativo di Rota e portando i suoi sull’8-0 che diventa 8-1 allo scadere con uno splendido diagonale di Carastro, lasciato solo in area bianco-azzurra, che non da scampo a “Tiger” Vittorio e fissa il risultato finale.
Match assolutamente dominato da un Bonate convincente, che aggancia il Roncola al secondo posto; squadra concentrata, precisa, ordinata, soprattutto squadra, fortissimamente squadra: più che le prodezze individuali è stata decisiva la compattezza di un gruppo coeso e determinato, in cui ognuno ha saputo dare il suo contributo. Questa deve essere l’arma in più da qui alla fine del campionato, mantenendo concentrazione e nervi saldi, anche perché ogni sfida sarà sempre più difficile e impegnativa: solo l’essere squadra saprà far fare il salto di qualità e regalerà sempre grandi soddisfazioni.
Tema caldo e molto attuale quello delle bestemmie in campo, se ne parla spesso anche nel nostro spogliatoio e addirittura, qualche settimana fa, durante una partita del sabato, si chiedeva all’arbitro di prendere provvedimenti contro i giocatori avversari che eccedevano in questo tipo di comportamento… Proprio questa settimana (peraltro in concomitanza con i primi provvedimenti nel campionato di serie A) il Presidente del CSI di Bergamo, Vittorio Bosio, ha trattato l’argomento sulle pagine dell’inserto settimanale dell’Eco di Bergamo, ho pensato di pubblicare qui di seguito le sue parole come spunto di riflessione…
"E’ di alcune settimane fa, come molti avranno avuto modo di vedere o leggere, la decisione della Federcalcio italiana di sanzionare l’atleta che bestemmia con l’espulsione dal campo, anche usando la prova televisiva. E’ inutile ribadire che la questione delle bestemmie in campo è un atteggiamento sgradevole ed inappropriato a persone civili, tanto più se fanno parte della nostra Associazione. Facendo mente locale, mi sono ricordato di aver diffusamente trattato dell’argomento lo scorso anno: ed infatti, esattamente un anno fa, grazie ad alcune segnalazioni ricevute da nostri dirigenti, avevamo dibattuto a lungo sul senso di bestemmiare, sulle conseguenze disciplinari e soprattutto di quale fosse la ricaduta educativa che un tale comportamento generasse.Credo, infatti, che proprio questo sia il punto della questione: quali conseguenze provoca, in termini educativi, usare la bestemmia? A chi spetta prendere provvedimenti? E soprattutto, chi si deve fare carico delle ricadute educative?
C’è poi chi, anche se allenatore di Serie A, riesce a far ricadere la responsabilità delle bestemmie in campo sui cattivi arbitraggi: credo che se si fa passare che tutto quello che accade in campo (o nella testa dei giocatori...) sia colpa dell’arbitro, non faremo mai passi decisivi verso una rinnovata cultura dello sport. Ho avuto modo, alcuni giorni fa, in occasione della presentazione in Vaticano della “Clericus Cup” di scambiare alcune battute con il Presidente della Figc, Giancarlo Abete, esprimendogli il mio sostegno, ma ricordandogli allo stesso modo che la sanzione comminata in campo dall’arbitro non può essere l’unico strumento per ovviare a questo comportamento disgustoso.
Credo, infatti, come già altre volte ribadito, che questa “battaglia” si vince o si perde insieme: allenatori, dirigenti, genitori ed, infine, arbitri. Sarebbe controproducente affidare alla sola figura arbitrale il compito di fronteggiare la bestemmia in campo. Se l’arbitro, non fosse sostenuto dall’azione comune di tutti coloro che, fuori e dentro il campo, vivono la gara, sarebbe facilmente compromessa la sua autorevolezza.
Sono convinto che, come per altre vicende, tutto ricada nella sfera propria della sfida educativa che i nostri tempi, sempre più urgentemente, ci impongono di non trascurare e che, purtroppo, si sta trasformando in vera “emergenza educativa”. "
Vitto → 6,5 Dopo la partita dimentica la sacca nella macchina del Puma, che sia colpa degli aperitivi? In partita c’è poco lavoro per lui, complice la mira sballata degli avversari; quando viene chiamato in causa non tradisce. SALVADANAIO
Gozzi → 7 Al rientro dopo un bel po' di panca, l’arbitro gli regala un giallo che lo manderà in diffida. Spesso solo contro due o tre avversari, un paio di volte risolve la situazione quando tutto sembrava precipitare, praticamente non si passa. LUCIO
Puma → 6,5 Ci mette un tempo per carburare, poi nella ripresa realizza il gol della tranquillità mandando in visibilio i pochi tifosi presenti. RUGGITO
Ivan → 200 Scontato, scontatissimo. Ma a volte i numeri parlano più delle parole, i gol dicono più di ogni altra cosa e fanno dimenticare, come alla Marigolda, una prestazione a fasi alterne. Non è questo però il momento di disquisire o di commentare, solo si deve applaudire il raggiungimento di un grande traguardo. 200 gol in meno di 6 stagioni, quanto basta per capire che in giro non ce ne sono molti così… FANTASCIENZA
Manuel → 6,5 Il campo è enorme, il Bonate non copre bene gli spazi e lui ne paga le conseguenze perché si trova spesso isolato là in mezzo. Ma è con un assist e un gol che si vedono le doti del gran giocatore anche quando la giornata non è delle migliori… GARANZIA
Visca → 6,5 Il voto è l’esatta media fra un’anonima prestazione nei primi 30 minuti e l’autoritario secondo tempo, durante il quale è artefice di ben 3 sponde a mandare in gol i compagni. Nel gioco aereo i palloni sono tutti suoi, come se riuscisse in qualche modo ad attirarli a sé. CAPITAN VENTOSA
Bobo → 6 Nella mediocrità del primo tempo non brilla nemmeno lui, si divora una facile occasione pochi secondi prima dell’intervallo e praticamente perde la testa dalla rabbia, facendosi sostituire. IMBESTIALITO
Mapo → 7 Schierato in fascia, si rivela l’arma in più che era mancata al Bonate nella prima parte di gara. Pericoloso al tiro, freddo sottoporta. FRECCIA
Ricky → 6,5 Utile nel finale per rafforzare la difesa e difendere il risultato con le maniere forti. PUNTELLO
Panz → 6 Pochi minuti senza gloria; strempia in panchina e quando entra in campo non accade più nulla. Non sembra proprio la sua stagione. DELUSO
Seba → s.v Tutto ok dalle sue parti, finchè un paio di vaccate arbitrali gli fanno venire il prurito. Inveisce contro l’arbitro ed un avversario spocchioso, qualcuno giura pure d’averlo visto mimare le manette. Da chi avrà preso e, soprattutto, per quante giornate verrà squalificato? MOURINHO
All. Sandrèl → Opta per la trazione anteriore, ma quando s’accorge che non funziona è bravo a rimediare e i fatti gli danno ragione. Si bulla facendosi immortalare sulla sedia presidenziale dello spogliatoio, ma il top lo offre sempre il giovedì quando richiama i portieri. ALURA LEEEE’?!?!
Stefano → Vista la contemporanea assenza del 66,6% dello staff tecnico, gli viene suggerito di fare il vice-mister, cosa non del tutto nuova (eufemismo) per lo Sgommino. RICICLATO
Giulio → Scommetto 50 euro che, visti i penosi risultati del campo, martedì sera parlerà ancora dei calci d’angolo. Va bè, parliamo di cose più importanti: cosa ci fa una coperta da pic-nic nel bagagliaio della Passat? ROMANTICONE
Omar → Evidentemente ancora sconvolto dall’esito nefasto della visita medica, rinuncia alla panchina preferendo la tribuna. Qualcuno lo consoli (non sotto la doccia, please…), l’importante è che, panchina o tribuna, continui a scrivere sul suo taccuino. DAL VANGELO SECONDO OMAR
Kollettivo → 7 L’esatto contrario della partita precedente: pochi e silenziosi, ma, ci teniamo a sottolinearlo, comunque presenti (loro e le birre, of course).D’altra parte la partita non era nemmeno di quelle che richiedono una gran partecipazione di pubblico. TACITURNI
Impiega un tempo il Bonate per prendere le misure, ma nella ripresa non ce n’è per nessuno. Nella quarta giornata di ritorno, sul terreno di gioco del Marigolda “B”, contro un avversario determinato a fare bene, i bianco-azzurri guidati oggi dal solo Mister Sandrel, sfoderano una partita di grande attenzione, tecnica ed esperienza, portandosi a casa i tre punti anche grazie ad un Ivan più che mai cecchino che con una tripletta porta il suo score personale a quota 200.
Formazione quasi obbligata, con Vittorio tra i pali difeso da Gozzi e Puma, con Natali al centro delle manovre e una trazione anteriore da paura: Ivan a destra, Visca a sinistra e Bobo stoccatore centrale. In panchina Mapèl e Ricky non al meglio, Panz sacrificato dalla sovrabbondanza di punte e Seba, prezioso extra a disposizione.
Si inizia con un po’ di lentezza, dovuta anche al fatto che il campo, molto grande e sintetico, tende a rallentare le manovre e questo penalizza i bonatesi, ma l’agonismo c’è tutto e nessuna delle due squadre molla la presa.
Il primo brivido è un corner per i padroni di casa ma il colpo di testa di Cerri, lasciato libero davanti alla porta, si perde a lato. Ivan scalda il suo destro su punizione ma è solo l’illusione del gol, mentre Vittorio deve superarsi su un ottimo diagonale di Mazzoleni. L’occasione d’oro di Ivan è al 9°: sempre su punizione, inventa una parabola straordinaria sul palo del portiere che si insacca per l’1-0. La reazione del Marigolda è nei piedi di Ait Khouya che mette fuori di un soffio una sassata dal limite, ma è di nuovo il Bonate ad andare in gol: strepitosa giocata di “Re Leone” Natali che pesca sulla diagonale Ivan, il quale infila il 2-0 con un tocco sontuoso.
Stavolta la reazione dei padroni di casa è davvero veemente e mette in crisi il Bonate iniziando un forcing estremo che però non sfonda la difesa, pur impedendo ogni sortita ai bianco-azzurri, fino al minuto 23, quando il furore locale materializza il gol della speranza con un esterno al volo di Cerri che si infila nell’angolino e dopo un solo minuto arriva il pareggio con una sassata diagonale di Mazzoleni che non da scampo a Vittorio: 2-2 e tutto da rifare, con Restelli che sfiora, con il palo, il gol del vantaggio, ma il finale di tempo è del Bonate: punizione di Ivan per Natali il cui diagonale è salvato sulla riga e, sul tentativo di ripartenza locale ben fermato da un superbo Gozzi, la palla perviene a “Pantera” che serve Bobo, ma il mancino non trova l’aggancio e la possibilità d’oro di chiudere avanti la prima frazione sfuma così.
Nella ripresa Mister Sandrel mischia un po’ le carte, inserendo Mapèl in fascia destra per Bobo, spostando Ivan a sinistra e Visca al centro dell’attacco: questa disposizione, più bilanciata e il calo fisico dei locali che nella prima parte hanno speso davvero molto, materializza un secondo tempo di dominio bonatese: è subito Visca, ben lanciato da Natali, che manca il tocco decisivo a beffare il portiere, mentre la sassata di un Mapèl subito in palla è bloccata in presa da Latrofa, ma Ivan non ha ancora esaurito i suoi numeri e, sfruttando una preziosa sponda di Visca, piazza in rete un delizioso sinistro al volo che riporta avanti i suoi sul 3-2, completa la sua tripletta di questo spumeggiante sabato e porta a 200 reti il suo score con la maglia bianco-azzurra.
In campo c’è solo Bonate, il Marigolda è annichilito: nuova preziosa sponda di Visca per Natali che aggancia splendidamente e mette in rete il 4-2 tra le gambe di Latrofa.
Ci potrebbe stare anche il quinto gol, ma il bolide di Visca a chiudere la percussione di Mapèl è parato in corner. Si rivedono i locali, con un guizzo d’orgoglio a tentare la nuova rimonta: il tocco da sottomisura di Mazzoleni è smorzato da Vittorio e spazzato da Gozzi prima della linea, poi ancora “Tiger” sventa di piede una spizzata di Ait Khouya che, sugli sviluppi dell’azione, centra la traversa con un bolide incredibile; ma ancora più incredibile è quello che succede due minuti dopo: stop in area di Natali l’arbitro vede un tocco con il braccio e assegna un rigore, l’ennesimo quest’anno, assolutamente inesistente contro il Bonate: Innocenti infila il 4-3 che rianima i suoi e manda in bestia i bonatesi, ma questa volta la rabbia si trasforma in furore agonistico e in concentrazione massima, tanto che, fino alla fine, sarà solo Bonate. Nuova punizione dal limite di Ivan, ma stavolta è centrale e parata in due tempi, mentre il tentativo di Natali in rasoterra si stampa sul palo; ci vuole una percussione ruvida di Puma per allungare: scende palla al piede, non sa decidere come giocarla, la perde, la riconquista e la scarica in rete con una fiondata di destro che non da scampo al portiere e porta i suoi sul 5-3 che diventa 6-3 grazie ad una bordata di Mapèl ben pescato dall’ennesima sponda d’oro di un Visca, oggi in versione assist-man.
Ci prova ancora un pimpante Mapèl con un bolide fuori misura, poi il diagonale di Visca è parato, mentre, prima del triplice fischio, il tocco al volo di Ivan si perde a lato di poco.
Vittoria sicura e matura, ottenuta con grande forza morale e con un gioco di squadra davvero spettacolare, favorito dal campo grande e molto bello, peraltro contro una squadra che dopo una partenza difficile ha ottenuto ottimi risultati e non si è mai data per vinta nemmeno oggi, almeno fino al rush potente e determinato del Bonate che non ha lasciato scampo.
Si riparte, partita per partita, sperando di trovare quella continuità che spesso ha fatto difetto e che ora sarà da cercare ad ogni costo per continuare a correre, giocare, divertirsi e, magari, vincere.
E, come direbbe qualcuno: “Siamo ancora vivi”….