PAROLA AL BOSIO

Sull'inserto de L'Eco di Bergamo di oggi è stato pubblicato il seguente articolo a firma del Presidente del CSI di Bergamo Vittorio Bosio.

Ci sembra interessante dedicargli spazio sul blog del Bonate a 7 dato che si parla del "nostro" calcio e più in generale del CSI bergamasco:

OLTRE 25000 PARTITE ALL'ANNO
Dirigenti, giocatori e sostenitori delle squadre di calcio a 11 troveranno, nelle pagine interne di questo inserto, il calendario delle prime quattro giornate di campionato. Entro fine settimana verrà steso anche il calendario dei campionati di calcio a 7: le prime giornate saranno pubblicate sull’Inserto e saranno disponibili anche sul sito internet www.csibergamo.it. Il gruppo di dirigenti Csi che ha lavorato alla preparazione delle giornate ha veramente fatto tutto il possibile per chiudere il lavoro, considerato che hanno avuto pochissimo tempo avendo ricevuto venerdì sera i calendari della Federazione, che ringraziamo per la disponibilità e la sollecita collaborazione.Siamo consapevoli di quanto questi calendari siano attesi, non certo per semplice curiosità, quanto perché le società hanno necessità di programmare, organizzare l’utilizzo dei campi, preparare le trasferte (pensiamo solo al problema dei mezzi di trasporto).Un lavoro non facile per nessuno perché quest’anno il numero delle squadre iscritte ai campionati a 11 e a 7 giocatori è elevatissimo, il più alto di sempre per il Csi di Bergamo: 1.038. Questo significa un incredibile intasamento dei campi, con richieste di ogni tipo e ad ogni orario. Ne conseguono difficoltà organizzative ma anche una valutazione positiva. Tutte queste squadre sono il riscontro concreto di una voglia di fare attività sportiva. Se poi aggiungiamo le 583 formazioni di calcio a 5 arriviamo alla non indifferente quota di 1.621 squadre di calcio. Un dato che fa impressione se rapportato alla provincia di Bergamo ma che lascia una sensazione positiva di voglia di stare insieme facendo sport. È anche un dato impressionante per l’impegno organizzativo che ne consegue. Per quanto si faccia il possibile per andare incontro a tutte le aspettative delle singole società, alla fine bisogna sempre fare i conti con la realtà e quindi spesso bisogna chiedere ai dirigenti di fare qualche piccolo sacrificio, adattandosi alle necessità generali. Va sottolineato che in un’Associazione non può passare il concetto “pago (l’iscrizione al campionato) quindi ho diritto”. Se, per fare un esempio, “diritto” significa pretesa di giocare la partita in orari che non consentono la miglior valorizzazione possibile degli arbitri è evidente che non ci siamo. Purtroppo anche quest’anno alcuni segnali che ci arrivano dalle società sportive ci fanno pensare che non tutti capiscono. La nostra preoccupazione è invece di riuscire a far quadrare il cerchio e a proporre un’organizzazione che sappia continuare a “servire” questo stupendo progetto sportivo che è il modo di fare attività del Csi.Ineludibile è di conseguenza il tema degli arbitri. Poiché tutti li vogliono bisogna rendersi conto che meglio si utilizzano le loro disponibilità e più partite riescono a dirigere. Nell’anno appena concluso il gruppo arbitrale ha diretto qualcosa come 25.015 partite. Sembrano cifre da capogiro ma è così. Questi arbitri (circa 200) l’anno scorso non si sono mai fermati, nemmeno ad agosto. Lo faranno per un paio di giorni, sabato e domenica prossimi, in occasione della tradizionale Due giorni che serve a riprendere fiato, riflettere sul proprio ruolo, aggiornarsi sugli aspetti tecnici. Per poi ripartire se possibile con rinnovato entusiasmo.