Per
il quinto turno di campionato al San Giorgio arriva la Roncola
e, ricordando le sfide passate, tra le due formazioni si preannuncia battaglia.
Nel corso del primo quarto d’ora la partita è bloccata e si segnala soltanto un
tentativo bonatese respinto dal portiere con i pugni. Il risultato si smuove
quando Omar non trattiene una facile punizione e l’attaccante ospite è lesto a
ribadire in rete.
Il Bonate fatica ad ingranare, la manovra non è fluente e le
disattenzioni costano davvero care: uomo colpevolmente dimenticato nella
propria metacampo e risultato sul 2-0 per la Roncola. La reazione bonatese non
si fa attendere e Plati colpisce un palo clamoroso, la palla sembra poi
destinata alla rete ma il portiere si salva con un guizzo straordinario. Lo
stesso Plati però riesce ad accorciare sull’ultima azione del primo tempo,
punizione secca e palla nell’angolino basso. Ad
inizio ripresa il Bonate pareggia subito grazie ad una zampata di Alesì e forse
si illude di poter cambiare la partita ma non sarà così, infatti la palla danza
troppo al limite dell’area e un giocatore amaranto fa 3-2. Tutto da rifare per
i bonatesi che hanno grosse difficoltà ad andare al tiro, là davanti Giorgio
prova a difendere palla ma non è incisivo mentre Ivan è poco ispirato. Lo
stesso Ivan ha un’ottima chance ma la spreca calciando di fretta, poi è la Roncola a giocarsi
il match-point due volte ma prima Omar salva tutto e poi un’azione di
contropiede viene conclusa sopra la traversa. Ci prova Pizzo a pareggiare ma il
suo diagonale è di poco alto, Luis reclama il gol su azione da corner ma l’arbitro
dice che la palla è sulla linea e gli ultimi minuti scorrono troppo tranquilli
per la retroguardia ospite, visto che Boselli e lo stesso Luis non inquadrano
la porta da lontano. Sconfitta dunque, la prima in campionato quest’anno, una sconfitta
che deve far pensare dato che per il secondo sabato consecutivo si è vista in
campo una squadra lenta e con poche idee, troppo pochi i tre gol segnati in due
partite per pensare di fare risultato pieno. Nulla è compromesso naturalmente,
ma urge voltare pagina se si vuole riprendere a marciare.
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