Si potrebbe dire che ha dell’incredibile la vicenda del nostro “Sgommino” Stefano con la maglia del Bonate a 7, o meglio ha dell’incredibile la sua avventura calcistica, quella vera, fatta di corse su un campo e di calci ad un pallone.
Era l’estate del 2005 e Stefano entrava in squadra, la cosa singolare all’epoca era il fatto che vi entrasse nel ruolo di vice-allenatore, lui, che aveva solo 21 anni ed era uno dei più giovani del gruppo; allenatore e non giocatore? A 21 anni? Eh sì, perché il soprannominato “Aldair” nel frattempo, dopo una brillante carriera giovanile a 11 con la maglia biancazzurra, aveva già appeso gli scarpini al chiodo a causa di un serio infortunio ad un ginocchio… Di scendere in campo non se ne parlava neanche, troppi rischi e poi non c’era certo da fidarsi e così lo Sgumì entrò a far parte dello staff tecnico del Bonate a 7. Quattro anni a fianco di Mister Roby Panseri, quattro anni fatti di impegno, dedizione, sacrificio nel cercare di essere di guida e d’aiuto al gruppo, anche nei lavori più umili; in questi quattro anni, durante alcune partitelle in allenamento, c’erano anche stati momenti in cui quel ginocchio aveva fatto capire che non era assolutamente il caso di osare più di tanto. Tutto ciò fino alla decisione di non arrendersi alla sfortuna e anzi di volersi rimettere in gioco, sistemando una volta per tutte l’articolazione per provare a ritornare ad essere un calciatore. Nel dicembre 2008 l’operazione “perché io l’anno prossimo, se mi volete, torno a giocare…”. Legittima aspirazione per un giovane di 25 anni, legittimo desiderio per chi per tanto tempo ha osservato da fuori i compagni sapendo che, se il fisico era a posto, anche lui poteva competere tranquillamente e giocarsi un posto in squadra. Rieducazione, potenziamento, allenamenti e finalmente anche le partite, assolutamente senza forzare, possibilmente senza rischiare e senza lasciar nulla al caso. Quanto Stefano ci teneva a tornare ad essere calciatore, anche se solo in un campionato di calcio a 7, lo abbiamo visto tutti. Quando lo abbiamo visto sul terreno di gioco, maglietta, pantaloncini e calzettoni, penso che tutti abbiamo anche pensato che il Bonate fosse più forte con un giocatore del suo valore in campo e infatti lo si è anche visto: prima dalla panchina e poi finalmente titolare; alla sua “prima”, nella sfida casalinga alle Ghiaie, è stato a detta di molti il migliore in campo. Il bello stava iniziando, il bello, invece, è durato troppo poco. Solo 6 presenze ufficiali, solo 160 minuti giocati, prima di un nuovo, serio infortunio: sempre il ginocchio, ma non è quello operato, è l’altro, ad un anno esatto dall’intervento chirurgico. Si capisce presto che non è una sciocchezza, si intuisce dopo un po’ che non sarà facile rientrare, perché il dolore e gli acciacchi non passano neanche a distanza di settimane, si realizza due mesi dopo, grazie alla risonanza, che il nuovo infortunio è addirittura più grave del precedente. “La mia carriera è finita... UN'ALTRA VOLTA...” Sfortuna, fatalità, destino? Boh, nessuno lo può dire, quel che è certo è che non è questo ciò che lo Sgommino si sarebbe meritato…in molti l’avranno pensato. Dispiace tantissimo, ma purtroppo è andata così e la realtà, seppur cruda, va accettata, anche perché va tenuto presente che comunque nella vita non c’è solo il pallone e forse per quanto riguarda l’aspetto calcistico non è il caso di drammatizzare troppo. E’ più importante invece riuscire ad non avere problemi per quanto riguarda la vita e i movimenti di tutti i giorni, il calcio passa in secondo piano…
Sicuramente Stefano (e con lui nessun altro, credo…) non avrebbe mai voluto leggere un post come questo, in cui si parla di un infortunio ed uno sgomento che sono soprattutto suoi, personali. Non gli piace stare troppo sotto i riflettori, tuttavia ho pensato di scrivere comunque queste righe per ribadire, anche in questa fase, la stima e l’amicizia che l’intera squadra ha verso di lui, per quello che è come persona e per tutto ciò che ha dato in questi 5 anni, una squadra che è quello che è anche grazie allo Sgommino. Come sarà il futuro non lo sappiamo, si ragiona sempre di anno in anno, quello che è certo è che, nonostante gli infortuni, nonostante lo staff tecnico sia numeroso, nonostante tutto, per quelli come lui la porta di questa squadra sarà sempre aperta. Il come e i dettagli si discuteranno al momento più opportuno, quello che conta è che nessuno si senta escluso, specie in casi come questo dove sembra proprio essere la sfortuna a farla da padrone. Le pagelle del derby dicevano “Coraggio, ti aspettiamo”. Sono passati un paio di mesi e non c’è molto da aggiungere (a parte un “TA SET SFIGAT!!” che non può mai mancare e che ben gli si addice….), anzi le parole sono sempre quelle. Ti aspettiamo!!!! Ooohh Stefano!!!!
Era l’estate del 2005 e Stefano entrava in squadra, la cosa singolare all’epoca era il fatto che vi entrasse nel ruolo di vice-allenatore, lui, che aveva solo 21 anni ed era uno dei più giovani del gruppo; allenatore e non giocatore? A 21 anni? Eh sì, perché il soprannominato “Aldair” nel frattempo, dopo una brillante carriera giovanile a 11 con la maglia biancazzurra, aveva già appeso gli scarpini al chiodo a causa di un serio infortunio ad un ginocchio… Di scendere in campo non se ne parlava neanche, troppi rischi e poi non c’era certo da fidarsi e così lo Sgumì entrò a far parte dello staff tecnico del Bonate a 7. Quattro anni a fianco di Mister Roby Panseri, quattro anni fatti di impegno, dedizione, sacrificio nel cercare di essere di guida e d’aiuto al gruppo, anche nei lavori più umili; in questi quattro anni, durante alcune partitelle in allenamento, c’erano anche stati momenti in cui quel ginocchio aveva fatto capire che non era assolutamente il caso di osare più di tanto. Tutto ciò fino alla decisione di non arrendersi alla sfortuna e anzi di volersi rimettere in gioco, sistemando una volta per tutte l’articolazione per provare a ritornare ad essere un calciatore. Nel dicembre 2008 l’operazione “perché io l’anno prossimo, se mi volete, torno a giocare…”. Legittima aspirazione per un giovane di 25 anni, legittimo desiderio per chi per tanto tempo ha osservato da fuori i compagni sapendo che, se il fisico era a posto, anche lui poteva competere tranquillamente e giocarsi un posto in squadra. Rieducazione, potenziamento, allenamenti e finalmente anche le partite, assolutamente senza forzare, possibilmente senza rischiare e senza lasciar nulla al caso. Quanto Stefano ci teneva a tornare ad essere calciatore, anche se solo in un campionato di calcio a 7, lo abbiamo visto tutti. Quando lo abbiamo visto sul terreno di gioco, maglietta, pantaloncini e calzettoni, penso che tutti abbiamo anche pensato che il Bonate fosse più forte con un giocatore del suo valore in campo e infatti lo si è anche visto: prima dalla panchina e poi finalmente titolare; alla sua “prima”, nella sfida casalinga alle Ghiaie, è stato a detta di molti il migliore in campo. Il bello stava iniziando, il bello, invece, è durato troppo poco. Solo 6 presenze ufficiali, solo 160 minuti giocati, prima di un nuovo, serio infortunio: sempre il ginocchio, ma non è quello operato, è l’altro, ad un anno esatto dall’intervento chirurgico. Si capisce presto che non è una sciocchezza, si intuisce dopo un po’ che non sarà facile rientrare, perché il dolore e gli acciacchi non passano neanche a distanza di settimane, si realizza due mesi dopo, grazie alla risonanza, che il nuovo infortunio è addirittura più grave del precedente. “La mia carriera è finita... UN'ALTRA VOLTA...” Sfortuna, fatalità, destino? Boh, nessuno lo può dire, quel che è certo è che non è questo ciò che lo Sgommino si sarebbe meritato…in molti l’avranno pensato. Dispiace tantissimo, ma purtroppo è andata così e la realtà, seppur cruda, va accettata, anche perché va tenuto presente che comunque nella vita non c’è solo il pallone e forse per quanto riguarda l’aspetto calcistico non è il caso di drammatizzare troppo. E’ più importante invece riuscire ad non avere problemi per quanto riguarda la vita e i movimenti di tutti i giorni, il calcio passa in secondo piano…
Sicuramente Stefano (e con lui nessun altro, credo…) non avrebbe mai voluto leggere un post come questo, in cui si parla di un infortunio ed uno sgomento che sono soprattutto suoi, personali. Non gli piace stare troppo sotto i riflettori, tuttavia ho pensato di scrivere comunque queste righe per ribadire, anche in questa fase, la stima e l’amicizia che l’intera squadra ha verso di lui, per quello che è come persona e per tutto ciò che ha dato in questi 5 anni, una squadra che è quello che è anche grazie allo Sgommino. Come sarà il futuro non lo sappiamo, si ragiona sempre di anno in anno, quello che è certo è che, nonostante gli infortuni, nonostante lo staff tecnico sia numeroso, nonostante tutto, per quelli come lui la porta di questa squadra sarà sempre aperta. Il come e i dettagli si discuteranno al momento più opportuno, quello che conta è che nessuno si senta escluso, specie in casi come questo dove sembra proprio essere la sfortuna a farla da padrone. Le pagelle del derby dicevano “Coraggio, ti aspettiamo”. Sono passati un paio di mesi e non c’è molto da aggiungere (a parte un “TA SET SFIGAT!!” che non può mai mancare e che ben gli si addice….), anzi le parole sono sempre quelle. Ti aspettiamo!!!! Ooohh Stefano!!!!
9 commenti:
Ste, ti aspettiamo!!! Ancora una volta sarai più forte della sfiga, degli infortuni e delle ginocchia troppo fragili a discapito di un cuore davvero forte e grande!!! So cosa vuol dire stare fuori a lungo per un infortunio, faticare per tentare di tornare competitivo, metterci cuore e testa per recuperare rapidamente ma senza forzare...mai come te! Per cui capisco la tua delusione e la rabbia di aver solo sfiorato un ritorno in campo...questo, però, ti servirà da lezione per rialzarti: il coraggio che ci hai messo la prima volta ti spronerà a tornare...in quale veste lo vedremo, ma il Bonate senza di te non è lo stesso Bonate!!!
MOLA MIA LEU', MOLA MAI CHE TA SET PIO FORT DE LA SFIGA!!!!
stefano, sappi che un posto sul settore per te c'è sempre!
MOLA MIA LEU!!!!
l'importante è che tu resti nel gruppo!!!!!!
in bocca la lupo..
ciao bobo
Vi confesso che mi sono venute le lacrime...forse sarà per il post o forse perchè mi dispiace un sacco non poter più giocare. Ci tenevo tanto quest'anno...speravo davvero in un bell'anno calcistico. Cmq è andata cosi..il gruppo di sicuro non lo abbandonerò anche perchè cominciano a mancarmi alcuni momenti con voi (non la doccia!)
Tre anni fa ho dovuto lasciare il calcio per due ernie al disco. L'anno scorso ho ripreso a giocare in Terza Categoria ma a febbraio altro problema alla schiena... Non mi sono dato per vinto e piano piano facendo da autodidatta un lavoro specifico sono riuscito prima a recuperare una condizione accettabile per la vita di tutti i giorni e poi sono riuscito a riprendere a giocare a calcio a 5 almeno... E' vero il pallone non è tutto nella vita, ma per chi ci mette passione è tanto, perchè ti fa esprimere in quella che ti sembra sia la cosa migliore che ti riesca... In bocca al lupo Ste! Non mollare e armati di SANTISSIMA pazienza...
Da chi ci è passato!
Ema
Quando ho saputo l'esito degli esami ci sono rimasto malissimo...
anche se da quello che ho capito sarà difficile io spero ancora di vederti in campo prima o poi.
Nel frattempo si è liberato un posto da theista se ti interessa:D
il tehista...non ci avevo mai pensato....il Cangelli ha abbandonato???
non ufficialmente ma ormai è da ottobre che non lo si vede più...
Grande Ema!!!!
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