Brutta sconfitta casalinga per il Bonate, evidentemente allergico ai recuperi invernali (lo scorso anno sconfitto nel derby…), battuto da una Libertas Longuelo rivelatasi squadra forte fisicamente, compatta nello schieramento, cinica e furba quanto basta per intimorire i bianco-azzurri e portarsi a casa tre punti d’oro che la proiettano in cima alla classifica al giro di boa.
Lo staff tecnico bonatese schiera una formazione improntata alla rapidità e alla tecnica, con Ivan e Leghi esterni, mentre al centro delle manovre “Re Leone” Natali appoggiato da Capitan Stefano, garantiscono un minimo di potenza per opporsi allo strapotere fisico degli avversari; Bobo al centro dell’attacco, Gozzi in marcatura sull’unico avversario valido sotto il profilo tecnico e l’inamovibile Vittorio tra i pali, completano il settebello.
Si inizia con una volèe di Leghi, su prezioso centro di Gozzi, che si perde a lato, mentre è Natali che deve prodursi in una chiusura strepitosa su Roberto Bonato e lo stesso “Re Leone”, poco dopo, si libera bene ma spara di sinistro sul portiere. Lo score si sblocca al 7°, con una punizione strepitosa di Ivan che si infila imparabile, anche grazie alla deviazione della barriera ed è l’1-0 che fa sognare i bianco-azzurri.
La reazione ospite non si fa attendere, ma si esaurisce subito in una saetta diagonale di Fabbri che si stampa sulla traversa, per il resto è solo Bonate, che, però, fallisce l’opportunità di rimpinguare il bottino nel suo momento migliore e parte della sconfitta che maturerà, sarà originata proprio da questo: ci prova Natali con un sinistro sporco che viene parato, ed è ancora bravo il portiere Rizzi a sventare, prima, il tentativo di bis su punizione di Ivan e poi, sempre da calcio piazzato, su un siluro di Bobo.
Gli avversari sembrano poca roba: in effetti tecnicamente offrono poco, ma fisicamente iniziano a far sentire il proprio peso e si rivelano cinici quando, al 16° acciuffano il pari alla prima vera occasione: una palla in area che il Bonate non riesce a spazzare, balla pericolosamente vicino alla porta e quando Vittorio tenta l’uscita per chiudere la questione è anticipato da una spizzata furba di testa di Fabbri: beffardo 1-1 e tutto da rifare.
Il Bonate riparte, ma sembra scosso e non riesce più a imporre la giusta incisività alla manovra anche a causa dei troppi “venezianismi” che prendono un pò tutti e grazie ai quali lo strapotere fisico degli ospiti va a nozze: è il Capitano che prova a scaricare una sassata senza trovare il bersaglio, poi Ivan cerca di dare un senso alla sua gara con una saetta troppo alta, mentre Vittorio deve salvarsi due volte da campione su altrettanti bolidi da lontano di un indiavolato Roberto Bonato. Il rasoterra in diagonale di Bobo è parato di piede da Rizzi mentre su punizione tesa di Leghi Natali arriva in ritardo di nulla alla deviazione aerea di testa che avrebbe riportato avanti i suoi, che invece chiudono la prima frazione in parità.
La ripresa vede un Bonate incredibilmente involuto che fatica a manovrare: troppo lento e senza la solita manovra ragionata e collettiva, persa in mille personalismi, frammentata da un gioco sempre fermo a causa delle troppe interruzioni dovute al gioco spigoloso degli avversari, che, piano piano, salgono in cattedra: il tocco sottomisura di Bobo che batte il portiere ed è salvato sulla linea da Signorelli, invece di caricare i bianco-azzurri e di spingerli a cercare la vittoria, rappresenta un po’ il canto del cigno: Vittorio è sicuro su inzuccata di Fabbri, mentre su corner per gli ospiti la difesa bonatese lascia un varco allucinante nel quale sbuca, liberissimo, Lorenzo Brambilla, il quale non ha difficoltà a infilare il preziosissimo 1-2.
Il Bonate si disunisce, preso dallo sconforto e dalla paura di perdere una partita importante, oltre che innervosito dalle numerose interruzioni e dall’ostruzionismo ospite: ci prova Leghi su punizione ma è centrale e parato senza difficoltà, mentre il sinistro dal limite di Natali è debole e si perde a lato e la Libertas ne approfitta: altro corner che mette in imbarazzo la difesa locale, palla che sfila fin dall’altra parte dove la raccoglie di nuovo Lorenzo Brambilla, sempre smarcato, che però si porta la palla sull’esterno, centra per Trivella che pesca i nuovo la difesa immobile e infila facile facile da sottomisura l’1-3.
Il Bonate si butta all’assalto con il cuore ma senza la necessaria lucidità: Capitan Stefano tenta il diagonale ma è centrale, mentre la percussione di Natali si conclude con un destro fuori misura. Brividi al 58°, con una furibonda mischia in area ospite che porta a tre conclusioni del Bonate sulle quali gli avversari si immolano letteralmente salvando il risultato, mentre all’ultimo minuto una nuova mischia è risolta dalla zampata di Leghi che firma il 2-3 riaprendo il match e regalando una speranza ai suoi che chiudono in un assalto forsennato ma abulico e senza più riuscire a rendersi pericolosi.
Esultano gli ospiti che con questa vittoria balzano al primo posto, mentre il Bonate sprofonda al quarto, con i sogni che sembrano spegnersi. È stata una brutta sconfitta, frutto di troppi errori nella parte migliore e di una mancanza di lucidità nei momenti decisivi: credo che dovremmo imparare dai nostri avversari di oggi, modesti tecnicamente ma determinati e spietati in ogni angolo del campo: hanno saputo indirizzare la partita sulle loro caratteristiche, soffocando la manovra bonatese e sfruttando al meglio le loro caratteristiche di potenza, aggressività ai limiti estremi del regolamento e cinicità nelle poche occasioni avute. Complimenti a loro.
Il Bonate dovrà raccogliere tutta la propria forza e autostima per rialzarsi e ricominciare a correre, sfruttando al meglio ogni occasione per risalire la china di una classifica, comunque ancora molto corta.
Lo staff tecnico bonatese schiera una formazione improntata alla rapidità e alla tecnica, con Ivan e Leghi esterni, mentre al centro delle manovre “Re Leone” Natali appoggiato da Capitan Stefano, garantiscono un minimo di potenza per opporsi allo strapotere fisico degli avversari; Bobo al centro dell’attacco, Gozzi in marcatura sull’unico avversario valido sotto il profilo tecnico e l’inamovibile Vittorio tra i pali, completano il settebello.
Si inizia con una volèe di Leghi, su prezioso centro di Gozzi, che si perde a lato, mentre è Natali che deve prodursi in una chiusura strepitosa su Roberto Bonato e lo stesso “Re Leone”, poco dopo, si libera bene ma spara di sinistro sul portiere. Lo score si sblocca al 7°, con una punizione strepitosa di Ivan che si infila imparabile, anche grazie alla deviazione della barriera ed è l’1-0 che fa sognare i bianco-azzurri.
La reazione ospite non si fa attendere, ma si esaurisce subito in una saetta diagonale di Fabbri che si stampa sulla traversa, per il resto è solo Bonate, che, però, fallisce l’opportunità di rimpinguare il bottino nel suo momento migliore e parte della sconfitta che maturerà, sarà originata proprio da questo: ci prova Natali con un sinistro sporco che viene parato, ed è ancora bravo il portiere Rizzi a sventare, prima, il tentativo di bis su punizione di Ivan e poi, sempre da calcio piazzato, su un siluro di Bobo.
Gli avversari sembrano poca roba: in effetti tecnicamente offrono poco, ma fisicamente iniziano a far sentire il proprio peso e si rivelano cinici quando, al 16° acciuffano il pari alla prima vera occasione: una palla in area che il Bonate non riesce a spazzare, balla pericolosamente vicino alla porta e quando Vittorio tenta l’uscita per chiudere la questione è anticipato da una spizzata furba di testa di Fabbri: beffardo 1-1 e tutto da rifare.
Il Bonate riparte, ma sembra scosso e non riesce più a imporre la giusta incisività alla manovra anche a causa dei troppi “venezianismi” che prendono un pò tutti e grazie ai quali lo strapotere fisico degli ospiti va a nozze: è il Capitano che prova a scaricare una sassata senza trovare il bersaglio, poi Ivan cerca di dare un senso alla sua gara con una saetta troppo alta, mentre Vittorio deve salvarsi due volte da campione su altrettanti bolidi da lontano di un indiavolato Roberto Bonato. Il rasoterra in diagonale di Bobo è parato di piede da Rizzi mentre su punizione tesa di Leghi Natali arriva in ritardo di nulla alla deviazione aerea di testa che avrebbe riportato avanti i suoi, che invece chiudono la prima frazione in parità.
La ripresa vede un Bonate incredibilmente involuto che fatica a manovrare: troppo lento e senza la solita manovra ragionata e collettiva, persa in mille personalismi, frammentata da un gioco sempre fermo a causa delle troppe interruzioni dovute al gioco spigoloso degli avversari, che, piano piano, salgono in cattedra: il tocco sottomisura di Bobo che batte il portiere ed è salvato sulla linea da Signorelli, invece di caricare i bianco-azzurri e di spingerli a cercare la vittoria, rappresenta un po’ il canto del cigno: Vittorio è sicuro su inzuccata di Fabbri, mentre su corner per gli ospiti la difesa bonatese lascia un varco allucinante nel quale sbuca, liberissimo, Lorenzo Brambilla, il quale non ha difficoltà a infilare il preziosissimo 1-2.
Il Bonate si disunisce, preso dallo sconforto e dalla paura di perdere una partita importante, oltre che innervosito dalle numerose interruzioni e dall’ostruzionismo ospite: ci prova Leghi su punizione ma è centrale e parato senza difficoltà, mentre il sinistro dal limite di Natali è debole e si perde a lato e la Libertas ne approfitta: altro corner che mette in imbarazzo la difesa locale, palla che sfila fin dall’altra parte dove la raccoglie di nuovo Lorenzo Brambilla, sempre smarcato, che però si porta la palla sull’esterno, centra per Trivella che pesca i nuovo la difesa immobile e infila facile facile da sottomisura l’1-3.
Il Bonate si butta all’assalto con il cuore ma senza la necessaria lucidità: Capitan Stefano tenta il diagonale ma è centrale, mentre la percussione di Natali si conclude con un destro fuori misura. Brividi al 58°, con una furibonda mischia in area ospite che porta a tre conclusioni del Bonate sulle quali gli avversari si immolano letteralmente salvando il risultato, mentre all’ultimo minuto una nuova mischia è risolta dalla zampata di Leghi che firma il 2-3 riaprendo il match e regalando una speranza ai suoi che chiudono in un assalto forsennato ma abulico e senza più riuscire a rendersi pericolosi.
Esultano gli ospiti che con questa vittoria balzano al primo posto, mentre il Bonate sprofonda al quarto, con i sogni che sembrano spegnersi. È stata una brutta sconfitta, frutto di troppi errori nella parte migliore e di una mancanza di lucidità nei momenti decisivi: credo che dovremmo imparare dai nostri avversari di oggi, modesti tecnicamente ma determinati e spietati in ogni angolo del campo: hanno saputo indirizzare la partita sulle loro caratteristiche, soffocando la manovra bonatese e sfruttando al meglio le loro caratteristiche di potenza, aggressività ai limiti estremi del regolamento e cinicità nelle poche occasioni avute. Complimenti a loro.
Il Bonate dovrà raccogliere tutta la propria forza e autostima per rialzarsi e ricominciare a correre, sfruttando al meglio ogni occasione per risalire la china di una classifica, comunque ancora molto corta.