In questo sabato freddo e piovoso di fine novembre si
potrebbe parlare di un pareggio misero contro una squadra oggettivamente
modesta, si potrebbe commentare la prestazione inquietante di una squadra che
due settimane fa giocava una delle partite più belle, intense, determinate e
concentrate degli ultimi anni, si potrebbe scrivere di un campo con strane
buche di acqua, di un arbitro spesso in confusione, di un gol subito con due
soli tiri in porta avversari, di una rete messa a segno “in foto” sull’unica disattenzione
del portiere avversario…
Si potrebbe anche sorvolare sulla prestazione di un po’ tutti i ragazzi di Mister Maurinho, senza mordente, senza concentrazione, senza “fame”, si potrebbe tentare di stilare le pagelle di giornata ma ci troveremmo davanti a fitti elenchi di insufficienze, sarebbe cosa buona fare un’analisi seria e onesta della prestazione, ragionare su che cosa non ha funzionato o perché gli avversari, seppur modesti, arrivavano con più convinzione su tutti i palloni, si potrebbero analizzare le presenze (e le assenze) agli allenamenti di questo ultimo periodo e verificare il grado di impegno e di determinazione di tutti, si potrebbe, infine, valutare quali siano gli obbiettivi reali della stagione in corso, se si vuole puntare in alto o se ci si accontenta di disputare un campionato dignitoso…
Si potrebbe fare tutto questo, e forse molte altre cose…ma direi che in questo sabato il primo ed unico pensiero deve andare a un atleta che, appena entrato a far parte della squadra, ha dimostrato grande attaccamento alla maglia, ha messo in campo impegno, determinazione, umiltà, spirito di sacrificio…e proprio dalla sua generosità è stato beffato: lanciato su un pallone che chiunque avrebbe considerato come irraggiungibile, desideroso di trasformarlo in una possibilità di mandare in gol qualche compagno per sbloccare una partita che si stava dimostrando complicata, si è procurato, con un movimento sfortunato, la frattura del perone destro.
Sono per lui tutti i pensieri, con la speranza che si riprenda in tempi brevi e torni presto a indossare la “sua” maglia numero 17 e anche se questa pagina è solo quella di un blog senza followers, l’incoraggiamento da parte di compagni di squadra, tecnici, dirigenti, amici, è reale e vuole essere uno sprone per reagire e non arrendersi alla sfortuna.
Chi scrive è passato per lo stesso calvario 9 anni fa e sa quanto può essere frustrante, ma un leone non si ferma davanti a un ostacolo: ruggisce, lotta, morde e, alla fine, vince! Proprio come fa di solito in campo il nostro Davide Boschini, detto Bosko.
Non mollare: ti aspettiamo!
Si potrebbe anche sorvolare sulla prestazione di un po’ tutti i ragazzi di Mister Maurinho, senza mordente, senza concentrazione, senza “fame”, si potrebbe tentare di stilare le pagelle di giornata ma ci troveremmo davanti a fitti elenchi di insufficienze, sarebbe cosa buona fare un’analisi seria e onesta della prestazione, ragionare su che cosa non ha funzionato o perché gli avversari, seppur modesti, arrivavano con più convinzione su tutti i palloni, si potrebbero analizzare le presenze (e le assenze) agli allenamenti di questo ultimo periodo e verificare il grado di impegno e di determinazione di tutti, si potrebbe, infine, valutare quali siano gli obbiettivi reali della stagione in corso, se si vuole puntare in alto o se ci si accontenta di disputare un campionato dignitoso…
Si potrebbe fare tutto questo, e forse molte altre cose…ma direi che in questo sabato il primo ed unico pensiero deve andare a un atleta che, appena entrato a far parte della squadra, ha dimostrato grande attaccamento alla maglia, ha messo in campo impegno, determinazione, umiltà, spirito di sacrificio…e proprio dalla sua generosità è stato beffato: lanciato su un pallone che chiunque avrebbe considerato come irraggiungibile, desideroso di trasformarlo in una possibilità di mandare in gol qualche compagno per sbloccare una partita che si stava dimostrando complicata, si è procurato, con un movimento sfortunato, la frattura del perone destro.
Sono per lui tutti i pensieri, con la speranza che si riprenda in tempi brevi e torni presto a indossare la “sua” maglia numero 17 e anche se questa pagina è solo quella di un blog senza followers, l’incoraggiamento da parte di compagni di squadra, tecnici, dirigenti, amici, è reale e vuole essere uno sprone per reagire e non arrendersi alla sfortuna.
Chi scrive è passato per lo stesso calvario 9 anni fa e sa quanto può essere frustrante, ma un leone non si ferma davanti a un ostacolo: ruggisce, lotta, morde e, alla fine, vince! Proprio come fa di solito in campo il nostro Davide Boschini, detto Bosko.
Non mollare: ti aspettiamo!