Scontro
salvezza al San Giorgio fra Bonate Sotto e Grassobbio A, chi vince ha qualche
speranza di uscire dalle sabbie mobili della zona retrocessione. Sarà una sfida
spettacolare, con alcuni episodi chiave che ne determineranno l’andamento. Fra
le fila bonatesi si registrano acciacchi in retroguardia e così il
settebello mandato in campo da Mister Panseri vede Omar tra i pali, Puma e
Pizzo in difesa, Manuel in regia con Plati e Alesì cursori laterali a favorire
gli sfondamenti di bomber Pasta. La prima occasione è degli ospiti con un
diagonale insidioso che Omar devia in corner, poi è solo Bonate: Plati fa
gridare al gol ma trova solo l’esterno della rete, poi sono prima la
traversa e poco dopo il portiere
avversario a dire no ai bonatesi, i quali, per giunta, si ritrovano beffati.
Omar rinvia corto, il Grassobbio riparte veloce e fulmina il portierone per il
vantaggio rossoblu. Ospiti galvanizzati e primo momento chiave del match.
EPISODIO 1 – Omar salva da campione su uno spettacolare avvitamento della punta
ospite, il corner successivo si tramuta in ripartenza bonatese con Manuel che
rientra sul sinistro e pareggia i conti. Due minuti dopo lo stesso capitano
bianconeroblu non perdona su punizione: è 2-1 Bonate, che diventa 3-1 al ventesimo
quando Alesì si fa beffe della difesa avversaria e deposita in rete. Il Bonate
spadroneggia e la sensazione è che il quarto gol non debba tardare ad arrivare,
ma la beffa è dietro l’angolo. EPISODIO 2 – Pizzo si infortuna ed è costretto
al cambio, entra a freddo Robertino che naturalmente non può essere al top e 30
secondi dopo il Grassobbio accorcia approfittando di una retroguardia bonatese
che deve ancora assestarsi dopo il cambio. Gli ospiti ci credono e vanno
vicinissimi al pari, ma su un siluro da calcio piazzato ci pensa Manuel a
metterci il petto (chiunque altro sarebbe stramazzato al suolo), proprio sulla linea
di porta. Serve a poco comunque, gli ospiti beneficiano di un penalty per fallo
di mano in area e non sbagliano siglando il 3-3 che manda tutti al riposo. Ad
inizio ripresa si vede subito che il Bonate non è quello spigliato dei primi
venticinque minuti e così arriva il nuovo vantaggio ospite: il centravanti si
beve Puma e infila Omar, per il 4-3 che suggella il miglior momento del Grassobbio
che al settimo della ripresa potrebbe dilagare. EPISODIO 3 – Manuel intercetta
ancora sulla linea ma stavolta con il braccio un altro bolide da punizione,
l’arbitro estrae il rosso, per i bonatesi sono mani nei capelli ed è netta la
convinzione che sia un’annata negativa sotto qualsiasi punto di vista.
Fortunatamente Omarone non è della stessa idea e para il calcio di rigore.
Entrano Visca e Ivan al posto di Pasta e Robertino, ma in inferiorità numerica
c’è poco da fare, il Grassobbio sigla il quinto gol e sul campionato del Bonate
sembra calare un lugubre sipario… EPISODIO 4 – Il n°10 ospite si fa
ingenuamente buttare fuori, ristabilendo così la parità numerica fra le due
squadre ed è questa la molla che fa scattare nei bonatesi la voglia di crederci
ancora: mancano dieci minuti e recuperare due gol non è certo impossibile. Due?
Nel giro di otto minuti di gol ne arrivano addirittura tre, con un Bonate tutto
all’arrembaggio (a difendere ci sono i soli Omar e Puma) e capace di ribaltare
una situazione che sembrava irrimediabilmente persa: Visca riapre i giochi,
Ivan pareggia e poi ancora Visca sigla l’incredibile 6-5 al minuto 28. E qui
c’è tutta la stagione del Bonate, un Bonate protagonista di una miracolosa rimonta
ma che poi non riesce nemmeno a godersela. Un po’ polli e un po’ sfortunati nella
circostanza, i bonatesi subiscono infatti il gol del 6-6 un minuto dopo essere
passati in svantaggio. C’è ancora tempo per una palla che Visca sciupa
frettolosamente e per l’occasione da 3 punti sul piede di Alesì, ma il suo
tentativo è rimpallato in corner. Pareggio quindi, un pareggio che naturalmente
scontenta tutti e che, nonostante il fatto di aver evitato una sconfitta che
sembrava certa, non può soddisfare un Bonate Sotto ancora una volta rimontato
nel finale (come negli ultimi 4 pareggi) e soprattutto ancora a digiuno di
successi in questo campionato. Un campionato che davvero sembra stregato perché
laddove non arrivano i demeriti dei bonatesi, ci si mettono pure gli
infortuni e qualche episodio jellato a complicare tutto. Archiviata questa
partita, non deve essere comunque quello dell’appellarsi alla sfortuna lo
spirito giusto per affrontare il proseguo della stagione: solo giocando le
ultime 10 partite come 10 finali si potrà lasciare il campo a testa alta,
consapevoli che, a prescindere dal risultato del campo, si è dato fondo a tutte
le proprie energie senza lasciare spazio ai rimpianti.